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Pierluigi Caputo

Edilizia pubblica e privata, Caputo: Regione sospenda i sistemi informatici

Il sistema informatico denominato Calabria Sue e Sismi.ca destinato a normalizzare le procedure per l’edilizia pubblica e privata sta creando molti disagi per il suo cattivo funzionamento. Il consigliere regionale Pierluigi Caputo ha chiesto a FinCalabra di scorporare i due sistemi informatici finché non sarà completata la transazione informatica e amministrativa: «Stiamo vanificando il lavoro fatto con gli emendamenti approvati in consiglio regionale».

«I problemi che i professionisti del settore dell’edilizia stanno riscontrando in questi giorni sulla piattaforma del “Calabria Sue” e su quella della “Sismi.ca” stanno rendendo vani tutti gli sforzi fatti con il percorso che ha portato all’approvazione degli emendamenti approvati in consiglio regionale ed in IV Commissione e che hanno aggiornato e sostituito la legge regionale numero 37 del 2015 ed il suo regolamento. La nostra priorità era quella di snellire la burocrazia per agevolare uno dei settori fondamentali della nostra regione, l’edilizia, già duramente indebolito dalla pandemia, ma non potevamo immaginare che dei passaggi di natura amministrativa e informatica potessero complicare ancora di più le cose. Tutto questo non può essere più tollerato e serve che si prendano dei provvedimenti urgenti».

Con queste le parole  il consigliere regionale Pierluigi Caputo, presidente della quarta commissione “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente” ha chiesto agli uffici della regione di intervenire per ripristinare il pieno funzionamento della piattaforma “Calabria Sue” che riguarda l’edilizia privata oltre alla ‘Sismi.Ca’, la cui funzione è legata alla trasmissione telematica degli elaborati strutturali al servizio tecnico regionale (ex genio civile). «Questa fase di transizione – prosegue Caputo – deve essere superata nel più breve tempo possibile. Per questo motivo chiedo a Fincalabra che, in attesa che si risolvano i problemi di natura informatica, le due piattaforme vengano scollegate e rese indipendenti nel loro funzionamento. Solo in questo modo potremo evitare di fatto il blocco di un settore che ha bisogno di certezza nell’esecuzione della parte documentale e amministrativa, non di ostacoli insormontabili da superare». «Solo quando sarà superata questa fase – conclude il consigliere regionale –  si potrà ritornare all’utilizzo di un’unica struttura informatica dando piena attuazione agli aggiornamenti di natura amministrativa che abbiamo realizzato in consiglio regionale e in commissione». (rcz)