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Il ministero degli Esteri scrive (anche) ai sindaci calabresi: Aderite al progetto "Turismo delle Radici"

Il ministero degli Esteri scrive (anche) ai sindaci calabresi: Aderite al progetto “Turismo delle Radici”

È una lettera firmata dal ministero degli Affari Esteri, Antonio Tajani, quella arrivata sulle scrivanie dei sindaci di tutta Italia, compresi quelli calabresi. L’oggetto è Il turismo delle Radici, un progetto Pnrr di promozione gestito dal Ministero e che costituisce un’offerta turistica strutturata per i borghi.

Nella lettera, il ministro ha evidenziato come «attraverso appropriate strategie [il turismo delle radici] consente di coniugare l’offerta di beni e servizi (alloggi, enogastronomia, artigianato, Made in Italy, etc.) con la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine delle nuove generazioni di italiani e italo-discendenti residenti all’ estero».

«Si tratta, vale la pena ricordarlo – continua la lettera – di un bacino di utenza che sfiora la cifra di 80 milioni di persone, ed è molto probabile che vi siano cittadini italiani residenti all’estero, o discendenti di italiani, originari del Tuo Comune».

È un progetto ambizioso, che vuole far riscoprire agli italiani residenti all’estero o ai discendenti di emigrati, appunto, le proprie radici. Una cosa non nuova in Calabria, considerando che sono tantissimi i figli di emigrati di seconda o terza generazione che decidono di viaggiare fino in Calabria per riscoprire le proprie radici.

Ed è proprio in Calabria che è partito il primo corso sul Turismo delle Radici che ha preso il via lo scorso 12 gennaio, organizzato da a Sdi Confcommercio Cosenza col patrocinio dell’Università della Calabria.

Si tratta di lezioni dal taglio pratico ed operativo che si rivolgono a diverse figure professionali, quali: operatori turistici, guide ed accompagnatori turistici, strutture ricettive, fornitori di servizi di accoglienza, transfer, amministratori pubblici, associazioni, pubblici esercizi, funzionari pubblici.

Il corso si prefigge di fornire conoscenze e competenze sul fenomeno del turismo delle radici, strumenti adeguati e strategie efficaci per poter attirare questo specifico segmento di mercato e soddisfare al meglio le sue esigenze ed attese in termini di servizi offerti.

Tornando all’iniziativa del Ministero, nell’ambito del programma di iniziative del progetto, «sarà possibile sia organizzare eventi ,e attività di interesse per gli italiani all’estero, sia individuare presso il Tuo Comune strutture atte ali ‘accoglienza e soggetti disposti ad aderire al programma di scontisti ca in favore dei discendenti degli emigrati italiani all’estero. A tal fine, ho il piacere di proporti la realizzazione di una rete di comunicazione per verificare la disponibilità ad aderire a tale iniziativa mediante una convenzione con il Maeci».

L’obiettivo è chiaro: «la riscoperta dei luoghi di provenienza, consentendo ai visitatori di rivivere le tradizioni accompagnati anche da momenti musicali che coinvolgano, ad esempio, le associazioni di musica popolare e amatoriale, le bande musicali, i cori e i gruppi folklorici residenti nel Tuo Comune».

Una opportunità – chiude la lettera scritta da Tajani – per il Tuo Comune sia in termini di visibilità sia in termini di sviluppo di presenze turistiche anche in un eventuale tentativo di destagionalizzazione». (rrm)