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Il Mipaaf ammette a finanziamento tre progetti del Consorzio di Bonifica Tirreno Vibonese

Il Mipaaf ammette a finanziamento tre progetti del Consorzio di Bonifica Tirreno Vibonese

Il Mipaaf ha ammesso a finanziamento tre importanti progetti del Consorzio di Bonifica Tirreno Vibonese. Lo ha reso noto il presidente dell’Ente, Domenico Piccione.

«Un risultato che, da un lato – ha spiegato – premia l’attività di progettazione e programmazione sulla quale il Consorzio sta investendo e puntando grazie alle proprie professionalità e competenze, dall’altro potrà consentire di fare affidamento su rilevanti entrate economiche per garantire strategici interventi di ammodernamento ed efficientamento di altrettanto strategici impianti di irrigazione che ad oggi per il Consorzio costituiscono un servizio importantissimo ma fortemente sottodimensionato rispetto la reale  domanda degli agricoltori».

«Ed invero, l’attività progettuale del Consorzio – ha continuato il presidente – premiata con l’ammissibilità , è finalizzata proprio ad un fondamentale riammodernamento ed efficientamento degli impianti di Capo Vaticano, Spilinga-Ricadi e quello del Murria che serve tutta la fascia costiera del Comune di Briatico. Progetti per assicurare in concreto lo sviluppo del territorio in cui, ad esempio, la produzione della famosa cipolla rossa di Tropea e degli altri prodotti tipici,  hanno un ruolo promozionale fondamentale per il rilancio dell’economia».

«Progetti che attestano il costante impegno del Consorzio – ha proseguito – per assicurare servizi di qualità non solo ai propri consorziati,  ma a tutto il territorio vibonese; interventi a tutto campo per contribuire alla bonifica del territorio ed al miglioramento di tutto il comparto agroalimentare. Il Consorzio di Bonifica Tirreno Vibonese è un Ente vivo e sano che vuole contribuire con le proprie energie alla rinascita del territorio e della convinzione che solo mediante interventi e sostegni concreti potrà prevalere l’ idea di un’agricoltura sostenibile, che concorra allo sviluppo del territorio. Un’agricoltura che al contempo tenda ad avvicinare gli agricoltori alla comunità locale e che al tempo stesso non li faccia sentire abbandonati dalle Istituzioni».

«Il riconoscimento dell’importanza di tali progettualità – ha concluso – dovrà divenire  un presupposto fondamentale anche per favorire e dare nuove opportunità all‘imprenditoria giovanile ed alle start up Vibonesi dando una seconda giovinezza al settore agroalimentare Vibonese  e ciò mediante un nuovo modo di fare impresa, con un occhio di riguardo all’innovazione, coinvolgendo vari settori, da quello prettamente agricolo  a quello del turismo agroalimentare». (rvv)