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Pino Aprile

Il Movimento di Pino Aprile a Cosenza: un nuovo soggetto politico per la Calabria

L’appuntamento è per questa mattina a Cosenza, a partire dalle 9.30 fino alle 14, al Cinema Modernissimo: lo scrittore e giornalista meridionalista Pino Aprile presenta il suo Movimento 24 agosto, un nuovo soggetto politico per il riscatto delle regioni meridionali che potrebbe anche raccogliere la sfida delle prossime elezioni regionali calabresi. Aprile ha scritto decine di libri sul Mezzogiorno e i continui scippi consumati a suo danno, adesso, accanto alla sue pubblicazioni che lo hanno visto protagonista in moltissimi appuntamenti teatrali in tutte le regioni del Sud, lo scrittore più meridionalista d’Italia si mette alla guida del popolo del Mezzogiorno indignato e stufo di subire.

I libri di Pino Aprile

La scelta di Cosenza, quasi al centro delle regioni meridionali non è casuale. A Cosenza è attivo il gruppo meridionalista Agenda Sud Calabria «ragazzi svegli, pratici – dice Aprile – la cui capacità, fantasia ed efficienza sono state ampiamente dimostrate». Il nome del Movimento (M24A) è nato dalla data dell’incontro di Pino Aprile nel parco della Grancia, in Basilicata, con numerosi esponenti dei movimenti meridionalisti per contrastare le continue sopraffazioni ai danni del Mezzogiorno «da parte dei governi di ogni colore, disposti a contrattare la concessione di ulteriori privilegi alle Regioni più ricche e addirittura a votare quale “priorità nazionale”, la realizzazione della linea Tav per le merci, da Torino a Lione, pur dichiarata un’opera in perdita dall’apposita commissione ministeriale, mentre da quasi 160 anni, Matera aspetta ancora di essere raggiunta dalla ferrovia; le due più grandi città del Mezzogiorno continentale, Napoli e Bari, sono ancora senza collegamento diretto; in Sicilia, possono volerci sino a 14 ore per fare in treno 300 chilometri, ma nella sola Lombardia ci sono più corse ferroviarie che in tutte le sette regioni del Sud messe insieme. Vedere i parlamentari del Mezzogiorno votare per quella inutile Tav, senza dire una parola sull’abbandono del Sud a se stesso” – dice Aprile – “è stato il colmo della vergogna».  (rcs)