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incontro con viceministro Cancellieri

Il viceministro Cancellieri: «Il Governo si è messo in testa che la Calabria è una priorità»

«La 106 Jonica rappresenta, per Anas, il cantiere più grande della Calabria e questo conferma che per lo Stato adesso il Sud è una priorità, perché leva del rilancio di tutto il Paese» ha dichiarato il viceministro alle Infrastrutture, Giancarlo Cancellieri, nel corso della presentazione del progetto dei lavori necessari per la realizzazione della tratta Sibari-Rossano della statale 106.

Presenti, all’incontro, la sottosegretaria al Sud, Dalila Nesci, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi e il presidente f.f. della Provincia di Crotone, Simone Saporito.

«Ritengo opportuno – ha aggiunto – ricordare l’impegno, che è stato motore dell’azione necessaria a riavviare i lavori ed i cantieri della grande opera, dei Sindaci e dei territori. La sinergia fra gli enti locali e lo Stato come sempre porta a risultati concreti e veloci. Alla Calabria, quindi, insieme, siamo riusciti a dare la giusta attenzione. La direzione strade e autostrade ha dato mandato ad Anas di contemplare nel progetto per la tratta Mandatoriccio-Crotone una strada a 2 carreggiate, 4 corsie, di categoria B».

«Finora – ha proseguito Cancellieri – il progetto della nuova 106 nel tratto che collega la Sibaritidie al Crotonese prevedeva una sola corsia. Un dato importante, un passaggio che fino a gennaio 2021 nella storia di questa strada non c’era. Qualche settimana fa, avevo interessato la direzione strade e autostrade del Ministero chiedendo di avere da Anas una indicazione chiara sul tratto Mandatoriccio-Crotone della Statale 106, chiedendo di prendere una decisione su quella tipologia di tracciato e dare mandato ad Anas di mettere in piedi un progetto per una strada di tipologia B per non creare disparità con il resto della strada ed avere una visione di sviluppo per una zona che ha un porto, un aeroporto, una vasta possibilità di sviluppo».

«Opereremo ancora – ha detto ancora – sulla 106 su tratto Mandatoriccio Crotone per manutenzione, ma non significa che manterremo quella, ma che vogliamo realizzare altro. Il Governo si è messo in testa che la Calabria è una priorità».

Il viceministro, poi, ha parlato anche del tratto Crotone-Simeri, spiegando che «si procede  con la realizzazione dello Studio per la Crotone-Catanzaro a quattro corsie e cercheremo di procedere velocemente. Ho dato mandato ad Anas di iniziare ad incontrare le amministrazioni comunali e provinciali per concordare il tracciato».

Soddisfazione è stata espressa dalla sottosegretaria Nesci, «per lo stato dell’arte dei lavori del nuovo tracciato della strada statale 106 Jonica, la tratta Rossano-Sibari».

«Un risultato – ha aggiunto – ottenuto grazie alla proficua sinergia tra tutti i livelli istituzionali, in primo luogo all’attività dei parlamentari del territorio che in questi anni hanno profuso grande impegno politico sulla questione della SS 106 e al binomio Mims – Ministero del Sud e della Coesione territoriale, che ritengo strategico per accelerare la realizzazione dei più importanti interventi infrastrutturali al Sud».

«Quello che è emerso dalla riunione – ha proseguito – in cui si è parlato anche delle tratte Rossano-Mandatoriccio, Mandatoriccio-Crotone e Crotone-Catanzaro, è che il lavoro di questi mesi sta portando già i suoi frutti: la SS 106 sarà a quattro corsie fino a Catanzaro. La ripresa dell’economia nazionale non può prescindere dalla sicurezza e dall’efficienza delle vie di comunicazione del nostro Mezzogiorno».

Il presidente f.f. Saporito, invece, ha sottolineato il lavoro svolto dall’ente intermedio per mettere insieme i comuni non solo crotonesi in una prospettiva di sviluppo globale.

«Abbiamo fatto scuola  – ha detto Saporito – territori piccoli uniti per cooperare e recuperare il gap per chiedere una strada di tipologia B a 4 corsie. Cooperazione e sinergia tra istituzioni per trasformare l’anello debole della catena in anello forte e fare diventare questa strada non più la strada della morte, ma la strada della Magna Grecia, dello sviluppo e della opportunità». (rcs)