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Costabile

LAMEZIA – Un successo la Rêverie degli Ulivi – Echi e suggestioni di poetica Costabiliana

È stata un vero e proprio successo la Rêverie degli Ulivi – Echi e suggestioni di poetica Costabiliana, la manifestazione svoltasi nella Parrocchia di San Francesco di Lamezia Terme organizzata da Dorian – La cultura rende giovani per ricordare il poeta Franco Costabile, in occasione del novantacinquesimo anniversario dalla sua nascita.

Tra focus biografici, declamazioni poetiche, traduzioni in lingue straniere, approfondimenti, live-painting e premiazioni, si è dato vita a uno spettacolo che ha delineato in ogni suo aspetto Franco Costabile, poeta e uomo. Tra gli ospiti, Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia Terme.

«Sono lieto di partecipare a questa Rêverie – ha dichiarato Monsignor Schillaci, nel suo intervento di saluto – un sogno ad occhi aperti per andare “oltre”, un “oltre” da riscoprire dentro di noi, nei rapporti umani. Ringrazio Giovanni Mazzei per l’incontro culturale che ha saputo creare e per il libro di Costabile che tempo addietro mi ha recapitato. Tramite questa manifestazione ho compreso lo spirito di questo autore, che è lo spirito del nostro sud, di questo sud che ha bisogno di essere amato è servito».

Presente fra il pubblico anche un cugino di Franco Costabile, il quale – dopo l’excursus biografico-poetico realizzato da Mazzei in apertura – intervenendo sul palco, oltre un accorato ricordo umano del poeta sambiasino, ha anche letto due poesie ancora inedite del Costabile! Poesie autografe del periodo giovanile che sono state, dunque, per la primissima volta lette, costituendo un’esclusiva assoluta.

Un momento di particolare partecipazione, durante la Rêverie degli Ulivi, è stata la consegna di due targhe celebrative a due personaggi che costantemente si sono spesi per il ricordo e la valorizzazione di Franco Costabile, ovvero i professori Umberto Zaffina e Antonio Iacopetta.

«Ho fortemente voluto la realizzazione di questi premi – spiega Giovanni Mazzei, ideatore della serata – per ricordare due persone che hanno sempre fatto tanto di concreto con pochi proclami: Iacopetta è il critico letterario che più e meglio si è occupato di Franco Costabile; Zaffina è un monumento vivente di Sambiase, memoria portante di un passato che sempre più si allontana. In una serata per ricordare Costabile non si può non premiare chi davvero ha operato per la valorizzazione del poeta originario di Sambiase».

Le declamazioni poetiche si sono avvicendate per tutta la durata della serata, Sono di garofani, Mio cortile solo per citarne alcune, oltre alle traduzioni in lingua straniera di alcune poesie per esempio: Rosa in arabo a cura del siriano Ayman Albwab; Per altri sentieri… in rumeno, tradotta dalla tredicenne Dana Vulpescu; e Ultima uva in inglese, ad opera del dottor Pino Aiello. Sensazioni ed emozioni che hanno trovato una consistenza artistica e pittorica, nelle opere realizzate dal vivo da Gessica Davoli e Isabella Parisi: un ritratto con in evidenza alcuni passi poetici e un delicato acquerello, che conferiscono linee e colori all’immaginario poetico di Franco Costabile.

Infine, l’approfondimento ermeneutico di Pierpaolo Sacco, il quale ha preso in esame situazioni echi e suggestioni di poetica costabiliana, proponendo approcci e prospettive per uno studio scientifico del poeta.

La serata si è conclusa con l’esibizione di Nino Forestieri, cantautore che può fregiarsi di una quarantennale esperienza. Forestieri ha lavorato sui testi di Franco Costabile, musicando Per altri sentieri…, Mio sud, e la celebre ed eponima La rosa nel bicchiere, le esecuzioni di questi brani ha fortemente emozionato il pubblico, che si è poi abbandonato alle ulteriori note e parole del cantautore calabrese. (rcz)