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LONGOBUCCO (CS) - Domani l'incontro pubblico del Pd su crollo viadotto, SS 106 e linea jonica

LONGOBUCCO (CS) – Domani l’incontro pubblico del Pd su crollo viadotto, SS 106 e linea jonica

Domani pomeriggio, a Longobucco, alle 18, al Chiostro dell’ex Convento Francescano, il gruppo regionale PD, con la partecipazione di Marco Simiani (Capogruppo Commissione Trasporti Camera dei Deputati) e dei vertici regionali del partito, terrà un incontro dedicato all’analisi di tre emergenze di pressante attualità: il crollo del viadotto della Sila-Mare, la S.S. 106 e l’elettrificazione della linea ferroviaria ionica. 

All’incontro, che sarà aperto dal segretario locale del partito Cristian Berardi, parteciperanno anche Franco Madeo (segretario Pd Corigliano-Rossano), Peppe Cufari (segretario Pd Cariati), Maria Teresa Aiello (Capogruppo consiliare Pd Mirto Crosia) Franco Iacucci (vice presidente Consiglio regionale) e il presidente del gruppo consiliare Pd Mimmo Bevacqua.

«Abbiamo deciso di tornare  a Longobucco, dopo l’iniziativa del 3 luglio scorso – viene spiegato in una nota – per rafforzare la nostra vicinanza a una comunità profondamente provata a causa dell’isolamento che si protrae oramai da tre mesi e per affrontare nodi infrastrutturali essenziali sui quali è necessario tenere alta l’attenzione. Proprio a seguito della dettagliata interrogazione presentata in Commissione dai deputati Pd, il Ministero ha sbloccato 9 milioni di euro per la messa in sicurezza della Strada statale 177 Sila-Mare; è un primo importante passo e, da parte nostra, incalzeremo l’Anas per chiedere una decisa accelerazione dei lavori per l’apertura del primo lotto della strada fino al bivio ortiano. Cosi come chiederemo al governo regionale quali iniziative intende avviare per giungere al totale completamento dell’opera». 

«Quanto alla elettrificazione della linea ferroviaria ionica e alla 106, pare che, sistematicamente – continua la nota – ogni lavoro o fornitura relativi a queste infrastrutture registri ritardi e nessuno vigili sui contratti di programma stipulati. Si aggiunga che nel Def, il Governo ha inserito la miseria di 36 milioni per le opere pubbliche in Calabria. Dal calcolo di queste briciole è esclusa la 106, i cui lotti rimanenti rischiano, peraltro, di restare sulla carta anche a causa della pomposa macchina mediatica avviata per il ponte sullo Stretto; al quale, evidentemente, i calabresi dovranno giungere a dorso di mulo».

«La salvaguardia e implementazione dei diritti fondamentali dei cittadini – conclude la nota – non meritano i fumi e le aleatorie promesse della propaganda. Noi parleremo di numeri, di dati, di fatti, di realtà». (rcs)