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L’OPINIONE/ Fabio Pugliese: Sulla Statale 106 siamo alle comiche finali

di FABIO PUGLIESE* – I sindaci dei comuni interessati dai lavori del 3° Megalotto, ieri (venerdì 21 maggio ndr) hanno occupato pacificamente la sede e gli uffici di Trebisacce dell’Anas al fine di definire con concretezza tanto le opere compensative quanto la gestione dei cantieri che stanno sorgendo nei vari comuni.

Al fianco dei sindaci, si è subito schierato il consigliere regionale e capogruppo del Partito Democratico, Mimmo Bevacqua, il quale, dopo aver partecipato e festeggiato per l’inaugurazione dell’Opera avvenuto il 19 maggio scorso alla presenza dell’allora ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli del Partito Democratico ha affermato che sul 3° Megalotto «tutto si sta svolgendo come se mancasse un organico piano di cantierizzazione degli interventi e ciò è francamente intollerabile».

In tutto questo, i sindaci dei comuni interessati ed il consigliere Regionale del Partito Democratico Bevacqua ignorano che l’Anas, così come il contraente generale, non possono cacciar fuori neanche un euro per le opere compensative e non possono neanche creare un piano di cantierizzazione fino a quando non avverrà la consegna dei lavori che, ad oggi, è avvenuta ma solo con riserva. Quindi, non c’è stata!

Su questo aspetto, pubblicamente diffuso la scorsa settimana dall’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, non è stato detto nulla da alcun rappresentante istituzionale. La notizia, inoltre, non è stata pubblicata da nessun quotidiano. In pratica nessuno ha detto nulla!

Intanto il tempo passa e c’è da chiedersi: quando finirà l’Opera? Quanto costerà? Quando interverrà l’Autorità Nazionale Anticorruzione e la Dia…? Avvisate Gratteri! Davanti a questo spettacolo indegno di pessima politica che ovviamente allontana i cittadini dalla politica e dalle istituzioni appare incredibile la querelle innescata sui giornali nei giorni scorsi tra l’on. Rosa Abate del M5S ed il Sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi.

L’Abate accusa il primo cittadino della terza città della Calabria di non aver deliberato a favore della proposta progettuale per l’ammodernamento della Statale 106 da Sibari a Corigliano-Rossano. Il secondo, invece, ritiene che sull’idea progettuale debba esprimersi il territorio e la città.

Eppure all’on. Abate bisognerebbe far capire che su questo fantomatico progetto non c’è neanche un centesimo di euro. Manca persino la metà che il sottosegretario Cancelleri annuncia di avere. Basterebbe poco a dimostrare il contrario per un parlamentare in seno al Senato della Repubblica Italiana: dimostrare che quanto affermo è falso citando e dimostrando (carte alla mano!), chiaramente le fonti di questo presunto ed incompleto finanziamento.

Al sindaco Stasi, invece, bisognerebbe ricordare che se solo avesse mantenuto l’impegno tradito con i cittadini di dar vita al tavolo tecnico operativo permanente sulla Statale 106, qualora le barzellette di Cancelleri & Company fossero state vere, ora non avrebbe avuto bisogno di perder tempo per far condividere il “progetto barzelletta” nascosto e sconosciuto al territorio ed alla città…

Non solo. Al sindaco Stasi bisognerebbe anche ricordare che l’illuminazione dello svincolo di Schiavonea non si estende a sud fino allo svincolo per Villaggio Frassa, ed a nord fino agli svincoli per contrada Torricella. Questo è, senza dubbio, un merito esclusivo di cui può vantarsi l’attuale Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano poiché da sola ha gestito questo processo iniziato anni prima da altri con ben altri presupposti ed impegni.

Mentre bisognerà capire come l’attuale Amministrazione gestirà altri aspetti imminenti: l’intero rettilineo di Insiti sarà illuminato da Anas Gruppo Fs Italiane nell’ambito della realizzazione delle rotatorie in costruzione per lo svincolo dell’Ospedale della Sibaritide? Riuscirà l’Amministrazione di Corigliano-Rossano ad evitare che i lavori di Insiti (che fin qui procedono fortemente a rilento…), e quelli per la realizzazione della rotatoria di Santa Lucia (che fin qui non sono neanche partiti), non finiscano per dare origine a disagi dovuti all’installazione di semafori e lunghe code chilometriche per i lavori nel corso della stagione estiva grazie alla loro totale incapacità di gestire i processi?

Sulla Statale 106, in passato sono state costruite carriere politiche ma questa volta la musica è cambiata: quanti hanno mentito ai cittadini con annunci e promesse piano, piano saranno assediati dalla verità che, a differenza della propaganda e della demagogia politica, è più forte e spazzerà via loro e le loro menzogne così lontano da farli dimenticare per sempre!

Altro che elezioni regionali ed ambizioni politiche… (fp)

* autore del libro “Chi è Stato?”, un racconto-inchiesta sulla strada Statale 106, già presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”