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Lunedì 19 a Pizzo il XVIII Congresso Nazionale della Fenealuil

Lunedì 19 a Pizzo il XVIII Congresso Nazionale della Fenealuil

Dal 19 al 21 settembre, al Centro Congresso Tui Magic Life Calabria, è in programma il Congresso Nazionale della Fenealuil.

Il congresso, che richiamerà oltre 500 addetti ai lavori, tra ospiti e delegati, sarà trasmesso in diretta streaming sul canale Facebook Feneal e sul sito TerzoMillennio.Uil.it e avrà inizio il pomeriggio del 19 settembre con la relazione del Segretario  Generale Vito Panzarella. Seguiranno gli interventi degli ospiti istituzionali locali e nazionali, dei rappresentanti sindacali e del mondo imprenditoriale di settore.

Previsti gli interventi di Andrea Orlando, ministro del Lavoro, Bruno Giordano, presidente Ispettorato Nazionale del Lavoro, Luca Visentini, segretario Generale Confederazione Europea dei Sindacati. Sono previsti, infine, gli interventi di Giusi Princi, vice presidente delle giunta regionale della Calabria, Sergio Pititto, sindaco del Comune di Pizzo e Vincenzo Serrao, sindaco del comune di Curinga.

Concluderà i lavori Pierpaolo Bombardieri, segretario Generale Uil.

«Abbiamo scelto la Calabria – ha spiegato Vito Panzarella, segretario Generale – per valorizzare questo territorio, simbolo di resilienza e di opportunità mancate, immagine di un Mezzogiorno che soffre e che stenta a restare connesso con il resto del Paese, nonostante le tante energie e risorse disponibili. Simbolicamente ripartiamo da questa terra che rappresenta chi è in difficoltà e va messo nella condizione di esprimere tutto il proprio potenziale e la sua vitalità».

Lavoro, sicurezza, qualità, lotta alle diseguaglianza, innovazione e sviluppo sostenibile del settore i temi al centro dell’importante appuntamento Feneal che eleggerà i nuovi organismi e detterà la linea futura del sindacato delle costruzioni della UIL.

Valorizzare il lavoro, riqualificare il futuro lo slogan scelto. Un messaggio chiaro, ma anche un gioco di parole, dove sostantivi e verbi possono essere invertiti esprimendo sempre lo stesso concetto, cioè la necessità di tornare a mettere al centro dell’agenda politica italiana e non solo, il lavoro, ridare valore e qualità al lavoro e al futuro.

«La pandemia e il conflitto – ha proseguito il segretario – hanno messo a nudo tutte le fragilità del nostro Paese, del progetto europeo e del sistema degli equilibri internazionali ma noi siamo convinti che il lavoro è il vero motore di rimozione delle diseguaglianze. Misura di libertà, dignità e realizzazione dei diritti sociali. Le nostre azioni, le nostre battaglie e le nostre scelte incideranno su un futuro che ha bisogno di qualità e certezze, rimettendo al centro del modello sociale ed economico il valore del lavoro inteso nelle sue varie declinazioni».