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L’Università Magna Graecia di Catanzaro tra gli Atenei che crescono di più

 

25 settembre – L’Università Magna Graecia di Catanzaro è tra gli Atenei italiani che crescono di più. È ciò che emerge dopo la pubblicazione dei decreti ministeriali  n.585 e 587 del 2018 relativi al Costo Standard e al Fondo di Finanziamento Ordinario  2018, che registra, per l’Ateneo calabrese, un incremento positivo pari a +3.84 del Fondo di Finanziamento Ordinario rispetto al 2017.
«Ciò rappresenta – ha commentato Giovambattista De Sarro, Magnifico Rettore dell’Università Magna Graecia – un’ulteriore testimonianza della qualità scientifica e didattica della nostra Università, considerato che la ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario tra le Università Statali è effettuata dal Ministero dell’Università, tenendo conto della quota base, dell’intervento perequativo e della quota premiale».
«Il risvolto positivo di questi eccellenti risultati – ha proseguito il Magnifico Rettore – si concretizzerà in maggiori risorse economiche per la nostra Università che, così, potrà aumentare la quota di investimento finanziario destinata a servizi per gli studenti e ai giovani talenti calabresi. L’Ateneo si è già dotato di un tavolo anatomico, nonchè è stato istituito un Centro di Simulazione all’avanguardia, di cui solo pochi Atenei sono dotati e, questi, sono solo alcuni degli esempi degli interventi di eccellenza realizzati a favore della comunità accademica».

Il Tavolo Anatomico dell’Università Magna Graecia di Catanzaro

La mission è in linea con i parametri ministeriali che, da quest’anno, come ha affermato lo stesso Ministro dell’Università Marco Bussetti, mettono al centro gli studenti la loro possibilità di accesso ai percorsi universitari anche in contesti economicamente svantaggiati, e dove i collegamenti con le ralrà accademiche sono più difficili.
«Per tale ragione – ha continuato il Magnifico Rettore De Sarro – il Miur è intervenuto sull’effetto “perequativo”, accrescendo i fondi agli Atenei nei quali sono presenti gli studenti con i redditi in media più bassi, o con difficoltà a raggiungere, a causa di trasporti meno efficienti e difficoltà logistiche, le aule dove seguire le lezioni».
A premiare l’impegno costante profuso da tutte le professionalità presenti in Ateneo, è l’incremento della quota premiale, che è aumentato sia per effetto del risultato positivo della VQR, indicatore della qualità della ricerca, sia per effetto delle politiche di reclutamento condotte dall’Ateneo nonché per la valorizzazione dell’autonomia responsabile degli Atenei. (rrm)