;
Nicola Carè

Nicola Carè spiega perchè ha lasciato il Pd per Italia Viva

Eletto per il Pd nella circoscrizione estera Africa Asia Oceania Antartide l’on. Nicola Carè ha lasciato il gruppo dem per passare a Italia Viva di Renzi.

«La scelta di aderire ad Italia Viva, ad un partito nuovo – ha dichiarato l’on. Carè – è nata dall’aver attentamente valutato una serie di fattori. Ho sempre seguito attivamente la politica che Matteo Renzi ha inaugurato anni fa, apprezzandone la capacità di mettersi in gioco con determinazione, ascoltando e collaborando anche con visioni politiche differenti per un progetto più ampio. Penso che l’Italia abbia proprio bisogno di una nuova stagione politica che si traduca in inclusione, nuove idee ed impegno. Ho deciso di aderirvi perché voglio essere parte attiva, attore e non più spettatore di una moderna sfida politica che si propone di lavorare con passione e dedizione verso i tanti traguardi e successi, che il nostro Paese ha diritto di raggiungere e che si tradurranno in benessere per l’Italia e gli italiani. La mia personale scelta di adesione a questo nuovo Governo è stata dettata da un forte senso di responsabilità e da un altrettanto sentito rispetto per le istituzioni. Per il bene dell’Italia e degli italiani, è stata inaugurata una nuova stagione politica e un moderno percorso di collaborazione ed impegno che, sono sicuro, fronteggerà con coraggio tutti i problemi sociali ed economici di questa nostra Italia».

Cosa cambia per gli italiani all’estero col Governo Conte 2? Il sottosegretario Merlo è stato riconfermato… «Le parole chiave del nuovo governo, – ha detto Carè – sono ‘internazionalizzazione’, ‘apertura’ e ‘ricerca’. Con queste premesse, è certo che i tantissimi cittadini italiani anche di seconda, terza generazione, nonché tutti i giovanissimi che si trasferiscono all’estero per accrescere le proprie competenze avranno un ruolo determinante nella realizzazione dei progetti ambiziosi che si profilano all’orizzonte. Sta progressivamente crescendo la consapevolezza dell’enorme patrimonio costituito dalla nostra l’Italia oltre confine’, che lavora all’estero e per l’estero. Io certamente continuerò a battermi affinché l’opzione pubblica sia sempre più conscia di questa enorme ricchezza nazionale. Necessità, problematiche e pregi degli italiani oltre confine devono avere la giusta considerazione e ricevere il merito e lo spazio da tempo attesi. Tutto ciò è stato e continuerà ad essere la ‘mission’ del mio mandato parlamentare e il motivo fondamentale per cui ho deciso di dedicarmi ad essa con determinazione.»

Carè si schiera anche contro il progetto di riduzione del numero dei parlamentari. «Da tempo il nostro elettorato, più di sei milioni di connazionali i soli iscritti all’Aire, chiede una maggiore considerazione per chi, all’estero, contribuisce ad esportare il Made in italy ed il Softpower italiano. Ridurne la rappresentanza, ignorare il loro apporto insostituibile potrebbe incidere sulla fiducia nelle istituzioni democratiche; spero perciò che questa nuova maggioranza sia in grado di adottare politiche più lungimiranti, attente e moderne». (rp)