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Occhiuto presenta la nuova rete territoriale e ospedaliera

Milletrecentoventiquattro posti letto in più, 67 strutture di prossimità tra Case di Comunità e ospedali di Comunità finanziati con le risorse del Pnrr; Tre Hub-Dea di secondo livello, otto Spoke-Dea di primo livello, cinque ospedali generalisti con pronto soccorso, 6 ospedali di zona disagiata e due stabilimenti di azienda di riferimento. È questo il Piano del presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, per la nuova Rete Territoriale e Ospedaliera.

Ma non è finita: nell’ambizioso progetto del commissario ci sarà un incremento di posti letto per l’oncologia, passando a 105 a 155 tra degenza ordinaria e day hospital; stesso discorso per gli hospice: da 94 posti si passa a 148. Inoltre, sul territorio della Regione saranno attivati Punti salute, attrezzati con sistemi telemedicina di ultima generazione (trasmissione Ecg, teleconsulto cardiologico, algoritmi decisionali infermieristici, telemonitoraggio) gestiti da personale sanitario in collaborazione con le sale operative del 118.

«Era un piano necessario perché avevo detto che avrei ricostruito il sistema sanitario dalle fondamenta», ha dichiarato Occhiuto in conferenza stampa, ricordando i due obiettivi che si era posto: «la chiusura dei conti con la normalizzazione della contabilità e il disegno della nuova sanità della Calabria».

«È un piano ambizioso  ha spiegato – ma questa volta abbiamo le risorse proprio perché abbiamo chiuso i bilanci dimostrando un avanzo di amministrazione. Gli investimenti nel piano sono già messi in cantiere. Per fine anno avremo un incremento di 60-70 mezzi per l’emergenza urgenza, stanno arrivando nuove tecnologie. Da qui in poi possiamo riempire di contenuti il progetto di sanità che abbiamo in mente”. Sul personale, Occhiuto ha aggiunto: “Continueremo con il reclutamento chiedendo al governo di rendere più attrattivo il lavoro del personale sanitario in Calabria. Il problema del reclutamento lo hanno tutte le regioni».

«Addirittura il Veneto sta invitando il personale dicendo che daranno la casa – ha aggiunto –. Se mancano in Veneto figurarsi in Calabria. Abbiamo fatto qualche legge regionale che ci consente di avere qualche leva in più. Gli ospedali che abbiamo deciso di riaprire da subito (Cariati, Trebisacce e Praia a Mare) saranno operativi, stiamo già facendo dei lavori».

«Abbiamo in animo – ha sottolineato Occhiuto –  di riorganizzare il sistema dell’assistenza territoriale rendendo più efficiente  l’utilizzo delle risorse che attualmente ci sono, perché se mettiamo i medici di lavorare tutti insieme nelle strutture di assistenza territoriale, nelle case di comunità, negli ospedali di comunità, i turni allora i turni possono essere organizzati in maniera più efficiente,e  il tema della penuria del personale sanitario possiamo avvertirlo di meno».

«Riorganizzare il sistema dell’assistenza territoriale risponde all’obiettivo di rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse e l’organizzazione del personale. C’è una interlocuzione molto positiva con il Ministro della Salute, molte nostre proposte che riguardano il reclutamento di medici e infermieri sono state recepite in provvedimenti del Parlamento», ha aggiunto Occhiuto, evidenziando come non è costretto a portare il Piano all’attenzione del Tavolo Adduce, «mentre sono obbligato com’è giusto, che sia valutato dal tavolo che si occupa della rete ospedaliera e territoriale, e così farò».

«Io rispetto le norme – ha concluso – vorrei le rispettassero anche le strutture del governo nazionale che a volte svolgono delle azioni sulla base di norme che non esistono, sulla base di previsioni o di accordi che non esistono». (rcz)