Non è un libro “musicale” da un romanzo “milanese” scritto da Mino Reitano. Pochi sanno che l’amatissimo Mino avesse anche scritto e pubblicato un romanzo che è stato anche selezionato per il prestigioso premio Bancarella 1977. Il libro è stato riedito dal fratello Gegè Reitano che a Mino, da undici anni, dedica uno straordinario memorial a Reggio Calabria il 27 gennaio, nell’anniversario della scomparsa.
«Perché ho scritto questo libro? – scrive Mino Reitano nella presentazione – Perché era una cosa che non avevo mai fatto, ma ci avevo sempre pensato. Ogni volta che nella testa mi girano delle fantasie o che rifletto su quello che ho fatto, su quello che mi è accaduto, alla mia vita, a quella degli altri, mi piace immaginare che sia già storia scritta. Mi piacciono le storie e mi è capitato di alzarmi al mattino convinto di aver scritto un libro, un romanzo. Le facce dei protagonisti sono di gente che conosco, ma si muovono in trame diverse, forse desiderate soltanto. Un giorno ho provato a mettere nero su bianco, mi è costato molta fatica, però mano a mano che scrivevo mi sentivo più libero…».
Un romanzo che sorprenderà (è del 1977) e che farà conoscere un lato quasi inedito, o comunque trascurato, del grande Mino, idolo non solo dei calabresi, ma degli italiani nel mondo. (rl)
Oh Salvatore
di Mino Reitano – Edizioni La vita è così
