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Orrico e Tavernise (M5S) interrogano Occhiuto su sicurezza sanità privata

La deputata del M5S, Anna Laura Orrico e il consigliere regionale Davide Tavernise, hanno presentato una interrogazione al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, per sapere se è «d’accordo oppure no che servano requisiti più rigidi per l’accreditamento delle strutture sanitarie private che, con soldi pubblici, supportano il servizio pubblico? E se lo è, come intende muoversi?».

L’interrogazione è stata fatta a seguito del  caso di cronaca verificatosi ultimamente a Cosenza in una struttura sanitaria privata, dove è avvenuto il rapimento di una neonata, che «impone delle riflessioni, e delle azioni da mettere in campo, riguardo le misure di sicurezza che i presidi extraospedalieri dovrebbero assicurare ed in base ai quali essere accreditati», hanno spiegato i pentastellati.

«In un sistema sanitario – hanno detto – sempre più privatizzato, al quale i cittadini sono spesso costretti a rivolgersi, sarebbe doveroso che le regole sulla sicurezza siano adeguate e per questo è indispensabile agire in modo da prevenire ogni circostanza che metta a rischio non solo i pazienti quanto gli stessi operatori della salute».

«Per farlo dobbiamo partire dal quadro normativo regionale – hanno sottolineato – ed appare evidente come i requisiti previsti per le strutture private convenzionate propedeutici all’accreditamento siano da modificare e aggiornare. Ne servono, cioè, di più stringenti: non è possibile, in sostanza, tagliare sul personale di portineria o di vigilanza. Senza per questo dimenticare gli standard da garantire sulla formazione, i supporti e gli strumenti tecnologici, le verifiche periodiche sul rispetto della legge».

«D’altronde – hanno proseguito gli esponenti pentastellati – anche il Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, in accordo con la Garante regionale della Salute, ha pubblicamente sollecitato la definizione di un protocollo di sicurezza per la sorveglianza e il controllo delle strutture sanitarie regionali e l’apertura di un tavolo istituzionale permanente». (rrc)