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Ospedale Paola

PAOLA (CS) – Il segretario-questore Di Natale: riattivare il servizio di endoscopia all’Ospedale

Una situazione che ha dell’inverosimile è quella che sta avvenendo all’Ospedale Civile di Paola, dove manca il servizio di endoscopia. L’appello della sua riattivazione era già stato lanciato dalla Uil-Fpi, ma è rimasto inascoltato. A fargli eco, il segretario-questore Graziano Di Natale, di Io Resto in Calabria, che ha ribadito quanto sia indispensabile per la diagnostica tale servizio e che il territorio tirrenico – e in particolare l’hinterland paolano – non possa rimanere senza.

«Da oltre due mesi – ha dichiarato Graziano Di Natale – dal giorno in cui è scoppiata l’emergenza Covid-19, l’ospedale spoke Paola-Cetraro non può effettuare diagnostica, in riferimento alla attività di endoscopia. In particolare, l’Unità operativa di Medicina del ‘San Francesco di Paola’, è molto penalizzata per la mancanza di un lavaendoscopio con colonna. E come la Medicina sono penalizzate tutte le altre unità operative ospedaliere». 

«Mi risulta – ha proseguito il segretario-questore – che il 98 per cento dei pazienti viene dimesso senza indagine endoscopica, mentre le urgenze vengono dirottate a Cosenza. E ho appreso – devo ammettere con incredulità – che un novantatreenne per sottoporsi ad esame diagnostico endoscopico ha dovuto raggiungere l’ospedale di Praia a Mare per due giorni consecutivi. Solo in Calabria può avvenire una cosa del genere. Credo che sia quantomai necessario oggi fornire l’Ospedale Civile della strumentazione necessaria per riattivare il servizio. Dico riattivare perché era già in essere e questa sospensione del servizio sta causando enormi disagi ai pazienti».

«Chiedo, pertanto – ha concluso il consigliere di Io Resto in Calabria – formalmente al Commissario Zuccatelli di porre immediato riparo a questa situazione che ha dell’inverosimile». (rcs)