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REGGIO – Il convegno sulla filiera mandorlicola in Calabria

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 16.00, al Consiglio Regionale della Calabria,il convegno La nuova filiera mandorlicola in Calabria: opportunità di sviluppo rurale e di tutela paesaggistica, organizzata dall’Associazione Sphera, l’Associazione Italiana Biologi, l’Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina, la Nutraceutical Academy, la costituenda OP Nutfruit Italia e la Dolceamaro srl – Confetti Papa con il patrocinio del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Reggio Calabria e del Centro di Ricerca “Basile Caramia” – Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

Si parte con i saluti istituzionali di Nicola Irto, presidente del Consiglio regionale della Calabria, di Giuseppe Zimbalatti, direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, e di Francesca Giuffrè, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Reggio Calabria.

Rosario Previtera, esperto di sviluppo locale, introduce i lavori rispetto alla filiera della mandorla in Calabria, ai suoi risvolti economici e di tutela ambientale e paesaggistica, alle caratteristiche tecnico-agronomiche necessarie per ottenere impianti razionali e dedicati alla richiesta di mercato in atto. Il dott. Pasquale Venerito, del C.R.S.F.A.”Basile Caramia” – Università di Bari, tratterà il tema della Tutela e valorizzazione del germoplasma autoctono ad alto potenziale economico per il rilancio della mandorlicoltura di qualità. Il Cav. Claudio Papa, rappresentante della Nutfruit Italia e della Dolceamaro srl – Confetti Papa di Isernia, approfondirà lo status del mercato della mandorla in Europa e illustrerà l’offerta commerciale della filiera mandorlicola italiana che Nutfruit sta istituendo nelle regioni del sud Italia, con lo scopo di ottenere mandorle per l’industria confettiera che necessiterà sempre più di materia prima “made in Italy”, di alta qualità e con alto valore nutraceutico.

Le conclusioni, successive agli interventi dei rappresentanti delle associazioni di categoria e dei GAL, sono affidate al dott. Giacomo Giovinazzo, direttore Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Calabria, che con lungimiranza già dai primi incontri estivi individuò in tale filiera tradizionale una risorsa innovativa e remunerativa per l’agricoltore.

Per il presidente Nicola Irto, che ha patrocinato l’iniziativa «l’agricoltura rimane uno dei pilastri dell’economia calabrese. Una nuova filiera, che affonda le radici nel passato rurale del nostro territorio, come quella mandorlicola, risulta essere importante quando si basa su canoni di innovatività e di certezza commerciale per il tessuto agricolo delle numerose aree vocate calabresi. La partnership con enti di ricerca, Gal, Comuni ed associazioni di agricoltori dimostra che è fondamentale fare rete e ottenere massa critica, in un’ottica di cooperazione che, con gli enti e le strutture regionali, sosteniamo e stimoliamo fortemente, oggi più che mai».

Secondo l’agronomo Rosario Previtera, «l’iniziativa ha come obiettivo l’introduzione e l’ampliamento delle coltivazioni di mandorlo nelle aree vocate, grazie alla Nutfruit Italia che necessita di ben tremila ettari di mandorleti nel meridione la cui produzione sarà destinata all’industria confettiera Dolceamaro-Confetti Papa, terzo produttore italiano e primo esportatore di confetteria. È un’occasione da non perdere quella di avere a disposizione un grande acquirente che garantisca un contratto quindicennale per gli agricoltori che introducono o ampliano la propria attività nel campo delle mandorle. Un comparto in cui la nostra regione era tra le migliori produttrici fino agli anni ’60 e ’70, vista la predisposizione mandorlicola di vaste aree in tutte le province calabresi. Abbiamo integrato e adattato il Disciplinare di produzione di Nutfruit Italia per la coltivazione alle nostre latitudini. Inaspettatamente, il tour nato quasi per caso a fine luglio, ha riscontrato un grande interesse ed una partecipazione crescente, soprattutto da parte dei territori in ambito GAL; i Gruppi di Azione Locale stanno inserendo, laddove non precedentemente già prevista, la filiera mandorlicola tra le attività finanziabili dai propri Bandi nei prossimi mesi».

Ad arricchire l’evento, la mostra pomologica con le principali varietà di mandorle, soprattutto autoctone, a cura del prof. Vito N. Savino, del dott. Pasquale Venerito e del dott. Vincenzo Roseti, costituenti il Gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze del Suolo, delle Piante e degli Alimenti dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” – Centro di Ricerca Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia” di Locorotondo (BA), specializzato nella ricerca e studi sulle drupacee e sul mandorlo. (rrc)