;
AGOSTINELLI

SAN FERDINANDO (RC) – All’ammiraglio Agostinelli conferita la cittadinanza onoraria

L’ammiraglio Andrea Agostinelli, commissario dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, ha ricevuto la cittadinanza onoraria del Comune di San Ferdinando: il sindaco, Andrea Tripodi, gli ha consegnato all’ammiraglio le chiavi della città come segno di riconoscimento «per gli eccezionali ed insperati risultati, riconducibili alla competenza, alla passione e all’assorbente dedizione con merito profusi, dall’attuale governance gestionale dello scalo portuale».

Un riconoscimento che ha emozionato l’ammiraglio Agostinelli: «Oggi, grazie a voi che mi fate questo regalo, che mi ripaga di tanti momenti di solitudine e scoramento vissuti quando questo porto non riusciva a trovare lo sbocco produttivo che noi tutti auspicavamo, possiamo finalmente brindare ad un sogno che si sta realizzando: 3 milioni di teus saranno raggiunti quest’anno. Un aumento a doppia cifra rispetto al 2019, e a dispetto del Covid, ma più che alla montagna di contenitori, allegoricamente sempre più alta, brindiamo a questa nuova consapevolezza calabrese, fatta di lavoro, di impegno e di professionalità, che tutta la Calabria e che tutta Italia ricomincia a conoscere e ad apprezzare».

Alla cerimonia, presenti Mons. Francesco Milito, vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, l’amministratore delegato di MedCenter Terminal Container, Antonio Testi, il dirigente del commissariato di Polizia di Gioia Tauro, Diego Trotta, e il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio.

Il primo cittadino, inoltre, ha voluto condividere con la propria cittadinanza una scelta nata dalla volontà di esprimere stima e apprezzamento 1per la coraggiosa attività portata avanti dall’ammiraglio Agostinelli, che è stato chiamato a risollevare le sorti di uno scenario drammatico con 377 licenziamenti. Da buon marinaio – ha aggiunto Tripodi – il commissario Agostinelli ha creato le giuste sinergie per avviare il porto lungo una traiettoria di sviluppo e di crescita che noi da tanto tempo evocavamo». (rrc)