Volontari in piazza e Comuni calabresi illuminati per la Giornata nazionale Sla

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la XVI Giornata Nazionale Sla organizzata da Aisla, nata per commemorare il primo sit-in dei pazienti Sla a Roma nel 2006, si presenta come un evento di straordinaria rilevanza per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di combattere la sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e dimostrare solidarietà alle persone colpite da questa terribile malattia.

In Calabria, sono circa 200 le famiglie che, ogni giorno, combattono contro questa malattia neurodegenerativa che provoca la progressiva paralisi dei muscoli volontari. Purtroppo, non esiste ancora una cura definitiva per questa malattia.

Le celebrazioni inizieranno il 16 settembre, al calar del sole, con l’iniziativa “Coloriamo l’Italia di verde”. Grazie al patrocinio di Anni – Associazione Nazionale Comuni Italiani, centinaia di monumenti in tutto il Paese si illumineranno di verde. Questo gesto simbolico rappresenta un messaggio di speranza, testimoniando la resilienza e la determinazione delle famiglie che lottano contro la Sla. In Calabria, saranno illuminati Piazza San Pasquale di Chorio, Palazzo della Maddalena a Campo Calabro, il Monumento ai Caduti e la Fontana Muta a Palmi, e il Palazzo Comunale di Pianopoli. Un gesto di unità e sostegno di una comunità che continua a credere nella possibilità di trovare una cura.

Per continuare ad essere al fianco delle famiglie, domenica 17 settembre ci sarà la possibilità di incontrare i volontari nella piazza San Pasquale a Chorio e in Piazza Kennedy a Cosenza, offrendo il proprio sostegno ad Aisla. I fondi raccolti saranno destinati all'”Operazione Sollievo”, un’iniziativa che permette all’Associazione di fornire gratuitamente una vasta gamma di servizi per le famiglie che devono convivere con la SLA. Tra questi servizi vi sono il trasporto attrezzato, l’acquisto o il noleggio di ausili, il supporto psicologico domiciliare.

Per contribuire a questa iniziativa, con una donazione di soli 10 euro, sarà possibile avere una pregiata Barbera d’Asti Docg. Sono state distribuite 20.000 bottiglie in tutto il Paese grazie ai partner storici di Aisla, tra cui la Regione Piemonte, il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, la Camera di Commercio di Alessandria-Asti, la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, l’Unione industriale della Provincia di Asti e Visit Piemonte. Inoltre, la Fondazione Mediolanum si è impegnata a raddoppiare i primi 50.000 euro raccolti, coinvolgendo i Family Banker di Banca Mediolanum nella promozione dell’iniziativa. Si ringraziano in particolare gli uffici dei consulenti finanziari di Catanzaro, in via Giovanni Jannone.

Contribuire alla Giornata Nazionale Sla non significa solamente donare, ma rappresenta un gesto concreto di generosità di un Paese che si preoccupa dei suoi cittadini più deboli. I piccoli e grandi gesti, uniti insieme, possono fare la differenza. (rcz)

Malattie rare, la Regione Calabria accoglie l’appello di Aisla

Si è svolta nella Sala Verde della Cittadella Regionale di Catanzaro, la seconda tappa della Road Map di Aisla, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il convegno “Malattie neurodegenerative – Il «nuovo» paradigma assistenziale”. Un tavolo di confronto e di formazione ecm gratuita rivolta ai professionisti e agli operatori sanitari. L’obiettivo è stato quello di offrire un punto di vista multidisciplinare sul tema della programmazione e dell’integrazione dei servizi sociosanitari e socioassistenziali per le persone con la Sla. In Calabria prendere in carico adeguatamente le famiglie con Sla è un debito sociale da sanare.

A dichiararlo in apertura lavori è lo stesso Roberto Occhiuto, presidente Regione Calabria e commissario ad acta per la sanità: «Questa occasione è per me preziosa non solo per ringraziare Aisla e tutte le associazioni che si impegnano per fornire assistenza a pazienti che necessitano di cure delicate e importanti, ma anche per esprimere riconoscenza per il lavoro che fate nel dare quelle risposte che talvolta le istituzioni non riescono a soddisfare. Ho coscienza di governare una regione complicata, soprattutto per quanto attiene alla sanità, però questa circostanza ci dà la possibilità di impegnarci a ricostruire il sistema magari in maniera più congeniale ed efficiente, affrontando problemi e bisogni come quelli oggi rappresentati dall’Aisla. Il mio auspicio è che questa attività, in raccordo con le associazioni, possa essere compiuto nella mia regione nel tempo più breve possibile. Io vorrei che nella costruzione della nuova sanità regionale ci fosse grande attenzione al tema delle cure palliative e dell’assistenza domiciliare. Con la mia presenza voglio dunque sottolineare l’attenzione della Regione verso il mondo delle disabilità e l’impegno a trovare le migliori soluzioni dei vari problemi che ancora oggi vivono tanti pazienti sfortunati e le loro famiglie. Sarei davvero felice se questo rapporto con l’Aisla potesse divenire strutturale anche per consentirmi di raccogliere suggerimenti e contributi da utilizzare nella mia attività».

Di fronte ad una malattia che non ha guarigione, il prendersi cura diventa sostanziale. A testimoniarlo è stato il noto avvocato calabrese, Giuseppe Farina, che convive con la Sla dal 2017 e che ha invocato alla corresponsabilità, civica e morale, volta a demolire il muro dell’indifferenza e dell’inettitudine, definiti come i due peggiori nemici e sui quali è urgente intervenire. «Il risultato di queste componenti fa la differenza tra la vita e la semplice sopravvivenza», ha dichiarato. A supporto della testimonianza è l’affermazione del Giudice della Corte costituzionale, prof. Luca Antonini: «La costituzione riconosce l’autonomia regionale in quanto generativa, cioè in grado di attuare i diritti costituzionali nel territorio (sentenza n. 168 del 2021 della Corte costituzionale). Si può quindi dire che dalla assistenza garantita ai deboli e ai vulnerabili si misura il livello di civiltà di una Regione ed in particolare del suo sistema sociosanitario».

Solidarietà e impegno espressi anche dal prestigioso parterre dei relatori moderato dall’Avvocato Daniela Infantino, del Foro di Trieste: Daniela Cattaneo Medico-palliativista e Consulente Centro di Ascolto Aisla Bonaventura Lazzaro del Centro Clinico San Vitaliano, Giovanni Malomo Dirigente Medico Responsabile Pneumologia Territorio Asp Cosenza, Fortunata Tripodi Neurologa Asp Reggio Calabria, Antonio Battistini Commissario straordinario Asp Catanzaro e Referente Grandi Emergenze Regione Calabria e Caterina Ermio Neurologa presso il Presidio Ospedaliero Giovanni Paolo II di Lamezia Terme e referente Asp di Catanzaro.

«È fondamentale integrare i servizi sanitari e socioassistenziali – hanno dichiarato Fulvia Massimelli, presidente nazionale di Aisla e Francesca Genovese, consigliere nazionale e presidente per la Calabria dell’associazione, che proseguono – Ciascuno nel proprio ruolo deve fare la sua parte per una ‘società della cura’ che sia capace di rispondere concretamente, anche in Calabria, ai bisogni dei più fragili. Confidiamo nell’impegno della Regione e che possiamo ritrovarci a breve per annunciare l’adozione di un Pdta sulla Sla».

Un impegno che parte dal racconto di storie di vita e di diritti mancati e che hanno ancora bisogno di essere affermati. Sono racconti di Amore e di Coraggio quelli di Maurizio Casadidio e Osvaldo Pieroni. Vissuti dolorosi legati all’esperienza di malattia ma che, intrecciandosi, raccontano con speranza e consapevolezza l’impegno delle famiglie, allora abbandonate in fatto di tutele, assistenza e miglioramento della qualità di vita. La sincera testimonianza sono le parole delle donne che hanno combattuto al fianco di Maurizio e Osvaldo, Francesca Genovese Consigliere nazionale Aislae Presidente sezione di Reggio Calabria e Loredana Ierace, Vicepresidente Aisla Reggio Calabria.

A dieci anni dalla scomparsa, la storia di Maurizio racconta di quanto sia cambiata la conoscenza e la consapevolezza e, di fatto, la percezione della malattia. Lui, romano aveva scelto di sposare la reggina Francesca Genovese e con lei, la sua terra. Insieme, una vita d’amore e una famiglia da costruire insieme ad Andrea, all’epoca neonato. Poi la diagnosi «nel momento più bello della mia vita» – scriveva nel 2012 in una lettera diffusa in occasione dell’inaugurazione della sede Aisla di Reggio Calabria – «quando dal mio mondo finalmente iniziavo a vedere l’universo della vita». È in quel momento che l’unione tra Francesca e Maurizio ha scatenato la forza di una sfida contro la SLA e contro il tempo, in nome del Bene Comune e rivolta verso la Comunità tutta.

Così come la storia di Osvaldo Pieroni, sociologo, attivista, professore ordinario all’Università della Calabria, scomparso a distanza di due giorni da Maurizio. Lui, un vero combattente che aveva fatto dell’amore per l’ambiente e la difesa del territorio il terreno di grandi impegni. Per Osvaldo e Loredana la lotta si è trasformata subito in un impegno per la collettività, per rendere il sistema sanitario regionale capace di accogliere ogni bisogno e rispondere alle necessità. Dal vissuto di Maurizio, già Presidente Aisla Calabria, e di Osvaldo nasce la sezione Aisla Reggio Calabria, fondata il 25 marzo 2012. La vicinanza delle loro anime ha permesso che quelle battaglie individuali diventassero impegno comune, così come il lavoro di squadra, ha fatto volare alta la voce di tutti. (rcz)

Aisla organizza un convegno su “Malattie neurodegenerative – Il nuovo paradigma assistenziale”

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Aisla onlus celebra i suoi 40 anni di attività con una serie di iniziative che coinvolgono le regioni italiane. A dieci anni dalla scomparsa di Maurizio Casadidio e Osvaldo Pieroni, attivisti e fondatori di Aisla Calabria, la comunità Sla calabrese ha scelto di promuovere un momento di riflessione nel convegno “Malattie neurodegenerative – Il «nuovo» paradigma assistenziale”: mercoledì 28 giugno ore 14, alla Cittadella Comunale, Sala Verde, Catanzaro, Viale Europa 35.

La presidente di Aisla Calabria, Francesca Genovese, invita gli organi di stampa a partecipare all’evento: «Sarà un tavolo di confronto concreto sull’atavico problema dell’inadeguatezza e insufficienza delle cure domiciliari, completamente assenti o irrilevanti in molti territori della nostra regione, con ripercussioni spesso drammatiche sulle 200 famiglie calabresi costrette a convivere con la Sla».

Interverranno in presenza: Roberto Occhiuto, Presidente Regione Calabria; Luca Antonini, Giudice della Corte costituzionale; Fulvia Massimelli, Presidente nazionale Aisla; Francesca Genovese, Presidente Aisla Calabria; Daniela Cattaneo, Medico palliativista del Centro Ascolto Aisla.

Di notevole impatto sarà la testimonianza dell’avvocato Giuseppe Farina, affetto da Sla dal 2016, che ha scelto di essere presente per condividere la propria esperienza personale.Nella seconda parte del pomeriggio interverranno dirigenti e medici della Sanità Calabrese. (rcz)