di PINO NANO – Uomo di fiducia e braccio destro del nuovo Direttore del TG2, Antonio Preziosi, Alfonso Samengo è a tutti gli effetti il nuovo vice direttore del TG2. Aveva ricoperto fino a ieri l’incarico di vicedirettore di Rai Parlamento con delega ai telegiornali quotidiani di cronaca parlamentare.
Ma viene da lontano Alfonso Samengo. Dal luglio 2015 al novembre 2016 è stato Caporedattore Responsabile della Tgr Calabria, una stagione esaltante la sua per i risultati di ascolto e di condivisione raggiunti per la prima volta da una sede regionale, ma non poteva che essere così data l’esperienza importante che lo stesso Alfonso Samengo in precedenza aveva già maturato all’interno della testata come vice caporedattore responsabile degli approfondimenti e degli speciali regionali.Portano infatti la sua firma i primi programmi regionali che all’interno dei tg raccontavano le bellezze dei paesi e dei borghi più inaccessibili della Calabria, un format di grande impatto mediatico, che è poi diventato punto di riferimento delle altre sedi regionali di tutta Italia. Ma anche una intuizione e una sfida culturale, che arrivava alla redazione da un giornalista con alle spalle una importantissima esperienza universitaria alla Bocconi di Milano e dove lui era finito per fare forse da grande un mestiere completamente diverso.
Ricordo, per aver lavorato con lui per tantissimi anni, che in quel periodo la direzione editoriale della Rai, guidata da Carlo Verdelli, aveva espresso apprezzamenti lusinghieri nel Piano Editoriale della Rai nei confronti della Tgr Calabria targata Alfonso Samengo, “che in un anno ha completamente cambiato il proprio prodotto, senza dubbio superato dai tempi e ancora fortemente condizionato dalla politica. Ora i notiziari televisivi, Buongiorno Regione e le rubriche di questa sede sono tra i migliori di tutte le sedi regionali”. Tutto questo detto da Carlo Verdelli, straordinario progfessionista della storia della televisione italiana, è un certificato di qualità che vale molto più di un elogio formale.
Poi ancora, la stagione della maturità professionale. Dal 2009 al 2012 Alfonso Samengo viene chiamato a ricoprire l’incarico di Vicedirettore di Rai Internazionale, la testata giornalistica dedicata all’informazione degli italiani nel mondo, e qui questo intellettuale calabrese prestato al giornalismo produce il meglio di se stesso. È per lui una stagione esaltante durante la quale firma e cura personalmente i programmi “Regioni d’Italia“, in collaborazione con la Tgr, e “Italia chiama Italia”, che vuol dire la storia più esaltante del nostro made in Italy, dalla cultura alla musica, dall’imprenditoria alla società reale, insomma il meglio del meglio per ogni regione del Paese, e tutto questo produce per la storia della tv italiana all’estero una vera e propria radicale innovazione. Ma non solo questo. Per Rai International si occupa anche di approfondimenti economici relativamente alle povertà delle regioni del Sud Italia che in passato hanno provocato la grande emigrazione, e per la prima volta finalmente la tv degli italiani dedica ampi spazi all’analisi di ciò che è stata l’emigrazione italiana nel mondo, con un linguaggio finalmente moderno e ideale per gli italoamericani di terza generazione e che mai prima di allora si erano sognati di seguire i programmi della Rai.
Nel 2004 entra poi a far parte dello Staff del direttore Generale Rai, Flavio Cattaneo. Ma va ricordato che precedentemente era stato anche Caporedattore presso l’Agenzia Nazionale della Tgr (la Testata Giornalistica Regionale della Rai). Alle spalle il neo Vice Direttore del TG2 ha anche un’esperienza sindacale di tutto rispetto. Nel triennio 1997-2000 svolge infatti attività sindacale in qualità di Segretario regionale dell’Associazione della Stampa della Calabria, ma anche di membro del consiglio nazionale della Federazione Nazionale Stampa Italiana e di membro della Commissione Contratti della Fnsi, nonché direttore Responsabile del primo periodico sindacale dei giornalisti calabresi, che si chiamava Il Giornalista della Calabria.
Nell’editoriale con cui il direttore presentava questa sua nuova creatura si leggeva quello che è poi è stato il leit motiv della sua vita futura all’interno delle redazioni, un mix di passione civile e soprattutto di rispetto sacro per i colleghi, a cui Alfonso ha sempre risposto con la semplicità e la modestia dell’ultimo arrivato., ma forse questa è sempre stata la chiave del suo successo.
«In questo nostro giornale – scriveva Alfonso Samengo – parleremo dei tanti problemi della categoria, daremo visibilità alle esigenze nascoste dei giornalisti che in questo periodo storico del nostro paese non sono tanto amati, considerati i ripetuti attacchi da parte di alcuni personaggi della politica. Sappiamo perfettamente bene che dobbiamo fare autocritica, che dobbiamo ragionare senza pregiudizi sulla qualità dei nostri giornali e telegiornali. E se abbiamo commesso degli errori, occorre trovare il metodo per evitarli. Ma è giusto che la gente sappia che spesso siamo lasciati allo sbando dagli editori, e mortificati dai ridotti o cattivi investimenti nel campo dell’editoria».
«Cercheremo, grazie alla diffusione di questo periodico – concludeva Alfonso Samengo – di farci amare dalla gente, come lavoratori che quotidianamente lottano per la soluzione di problemi dei quali finora nessuno ha mai parlato».
Trent’anni dopo l’uomo è rimasto quello di allora. Lo conosco così profondamente bene per non dirvi che ai vertici del Tg2 arriva oggi un grande signore del giornalismo italiano, che questa volta ha un privilegio assoluto che altri in passato non hanno avuto:quello di poter continuare a lavorare con Antonio Preziosi, il direttore del TG2, uno dei giornalisti italiani più equilibrati, più sereni e più preparati della Rai di questi anni. Una garanzia doppia per chi paga il canone. (pn)