Centinaia gli studenti reggini ammessi alla seconda fase dei Campionati di Astronomia

Sono circa 212 gli studenti reggini che sono stati ammessi alla seconda fase dei Campionati di Astronomia. I ragazzi, infatti, il 14 e 15 febbraio parteciperanno alla gara interregionale in programma al Liceo Scientifico “Da Vinci” di Reggio Calabria.

La finale, invece, si terrà dal 18 al 21 aprile 2023 a Cortina d’Ampezzo, all’Istituto Omnicomprensivo Statale “Valboite”.

Le gare interregionali, della durata di due ore e mezza, si svolgeranno simultaneamente in tutta l’Italia e consisteranno in una prova scritta dedicata alla risoluzione di problemi di Astronomia, Astrofisica e Cosmologia elementare. La prova interregionale, per i residenti nella regione Calabria, si svolgerà proprio a Reggio Calabria, nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”: giorno 14 febbraio svolgeranno la prova gli allievi della categoria Junior 1 mentre giorno 15 sarà la volta delle categorie Junior2, Senior e Master. La Giuria regionale per la Calabria è costituita da docenti dell’Università della Calabria ed è presieduta dal prof. Pierluigi Veltri, già ordinario di Astrofisica.

I Campionati di Astronomia per gli studenti della Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado, sono un’iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione – Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione nel programma di valorizzazione delle eccellenze e vengono organizzate dalla Società Astronomica Italiana (SAIt) in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica. La Società Astronomica Italiana è tra i soggetti esterni accreditati per collaborare con il MI per la promozione delle eccellenze.

Grande soddisfazione è stata espressa dal consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio: «Ancora una volta il nostro territorio si conferma tra le eccellenze nazionali in campo scientifico, classificando un gran numero di studenti alle gare interregionali. La conferma dell’ottimo lavoro svolto in questi anni, grazie all’attività di divulgazione scientifica promossa da una struttura d’eccellenza come il nostro Planetarium, diretto dalla professoressa Angela Misiano, che costituisce un vero e proprio gioiello non solo in campo scientifico, ma per ciò che riguarda anche la formazione umana dei nostri studenti».

«Nel protocollo di intesa, recentemente rinnovato, tra il MI e la SAIt – ha spiegato Quartuccio – viene istituzionalmente riconosciuto il ruolo che il Planetarium Pythagoras della Città Metropolitana di Reggio Calabria svolge nella didattica e nella divulgazione delle discipline scientifiche ed in particolare dell’astronomia, siamo felici che le nostre eccellenze possano essere riconosciute sul piano nazionale ed internazionale».

«Un ringraziamento speciale, dunque – ha concluso – alla professoressa Misiano ed a tutto il suo staff, per il brillante lavoro divulgativo che quotidianamente la struttura promuove e soprattutto per la passione e la dedizione che tutti i docenti rivolgono nella formazione dei nostri ragazzi».

Soddisfazione espressa anche dallo staff del Planetarium che ha sottolineato il brillante risultato ottenuto, in linea con i successi reggini e calabresi conseguiti negli ultimi anni.

«Crediamo che tutto questo debba essere motivo di orgoglio per le nostre Istituzioni – hanno detto – e soprattutto per la Città Metropolitana di Reggio Calabria proprietaria della struttura. È una buona affermazione che deve spronarci a continuare sul nostro lavoro. Per i Campionati Nazionali di Astronomia, il comitato organizzatore nazionale, al fine di consentire ai giovani di affrontare la seconda fase con serenità ed un’adeguata preparazione, organizza, a livello nazionale, in remoto, corsi di preparazione in cui verranno affrontati tutti gli argomenti oggetto della prova. Il Planetario si rende disponibile per qualsiasi chiarimento dovesse rendersi necessario». (rrc)

Versace (Metrocity RC): Legge Finanziaria non fornisce risposte, il sud ancora dimenticato

Il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ha evidenziato come «il Governo nazionale purtroppo dimostra di non essere all’altezza delle sfide che attendono il Paese».

«La legge finanziaria – ha continuato – dimostra tutti i limiti di questa maggioranza parlamentare. Avevano annunciato fuochi d’artificio e nulla, ciò che hanno concepito è semplicemente una sommatoria di mancette elettorali. E quel che è peggio è che il Sud e la Calabria sono completamente fuori dall’agenda di questo Governo. Il Governo dimostra di non saper investire sul futuro del Paese. Non un provvedimento che riguardi il Mezzogiorno o la nostra Regione, a cominciare da temi fondanti come quello della sanità, delle infrastrutture e del sostegno ai giovani, sui quali avevamo peraltro avanzato dei suggerimenti».

«Ed inoltre – ha continuato – sul tema dell’autonomia differenziata il Governo dimostra quella sua trazione nordista, tesa ad avvantaggiare i territori più ricchi, che non farà bene al Paese e che noi fronteggeremo con vigore. Oggettivamente pare proprio che la montagna abbia partorito il topolino. Purtroppo si tratta dell’ennesima occasione persa per dare un impulso decisivo allo sviluppo del Mezzogiorno. Noi continueremo a fare la nostra parte, come sempre, ma pare che il Governo, stando alla somma dei provvedimenti approvati in finanziaria, sia totalmente orientato in altre direzioni». (rrc)

La Garante della Salute Stanganelli ha incontrato il Prefetto di Reggio Mariani

La Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, ha incontrato il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani. Un incontro in cui si è concordato sull’idea di collaborare progettualmente per definire azioni future atte a rafforzare la capacità di lavorare in rete da parte dei vari livelli istituzionali e amministrativi, al fine di garantire non soltanto uniformità di tutela sanitaria alla collettività ma anche maggiore sicurezza al personale medico e paramedico.

«Da Nord a Sud –ha evidenziato il Garante della Salute, Stanganelli – stiamo assistendo ad una vera e propria escalation di minacce e aggressioni ai danni di medici e, in generale, di personale sanitario e la nostra regione, purtroppo, non è affatto esente dai numerosi casi di cronaca e dalle centinaia di segnalazioni di operatori sanitari preoccupati per la loro incolumità».

«Il grave fenomeno delle aggressioni verbali e fisiche – ha aggiunto – nei confronti dei professionisti sanitari richiede la messa in atto di opportune iniziative di prevenzione e protezione come la stipula e l’ampliamento di protocolli operativi con le forze dell’ordine, in caso di aggressione in ospedali e luoghi di cura. Tali episodi di violenza mettono in discussione la sicurezza di medici e infermieri impegnati nelle cure, quella dell’utenza che si rivolge alle strutture sanitarie e, dunque, lo stesso diritto alla salute».

«Un argomento, questo, che è stato motivo di articolate riflessioni con S.E. il Prefetto Mariani – ha concluso – che ringrazio per la grande disponibilità e sensibilità dimostrata».

Il Prefetto Mariani, da parte sua, ha ritenuto come sempre utile e necessario prestare la massima attenzione ad iniziative di collaborazione istituzionale e di comunicazione pubblica, ancor più sul fenomeno delle aggressioni agli operatori sanitari che richiederebbero attività di coinvolgimento dei cittadini sul valore del diritto alla salute e del lavoro dei professionisti sanitari. (rrc)

 

In Consiglio metropolitano ok a variazione di Bilancio per adeguamento dei prezzi per edilizia scolastica

Disco verde dal Consiglio metropolitano di Reggio Calabria per la variazione di Bilancio a favore dell’adeguamento dei prezzi per l’edilizia scolastica, un nuovo piano marketing e il monitoraggio sulle emissioni del termovalorizzatore di Gioia Tauro.

Dopo il minuto di silenzio richiesto dal sindaco f.f. della Metrocity, Carmelo Versace, per le vittime della tragica frana a Ischia, il consigliere delegato Giuseppe Ranuccio ha relazionato su alcune modifiche di bilancio dovute all’incremento degli importi per il “caro-prezzi” su opere già programmate dall’amministrazione. In particolare, «lo straordinario aumento del valore delle materie prime ha portato al riequilibrio delle somme impegnate per la realizzazione di undici edifici scolastici, su tutto il territorio metropolitano, per complessivi 20 milioni di euro, coperti negli aumenti, per una quota del 10%, da fondi governativi.

Con gli avanzi di amministrazione 2021 invece si prevederà la copertura per l’aggiornamento dei prezzi per l’adeguamento strutturale del Conservatorio “Francesco Cilea” e per la demolizione e ricostruzione della scuola “Nostro-Repaci” di Villa San Giovanni».

«Nel primo caso – ha spiegato Ranuccio – serviranno ulteriori 60 mila euro e per l’istituto scolastico 524 mila». Sul punto, il dirigente del settore, Giuseppe Mezzatesta, ha confermato come «la spesa complessiva si attesti sui 6,5 milioni».

Il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, ha quindi ricordato «l’impegno profuso dall’amministrazione, a partire dal sindaco Giuseppe Falcomatà, per dotare il territorio di scuole all’avanguardia seguendo il modello dei campus».

«Avremmo potuto pensare di realizzare progetti semplici che prevedevano strutture “vecchio stile” – ha detto – ma gli istituti che vedranno la luce, da qui ai prossimi anni, saranno all’altezza delle più avvincenti sfide del futuro. L’investimento sul “Nostro-Repaci”, per esempio, è il più importante fra quelli programmati dalla Città metropolitana. È, dunque, una partecipazione costruita nel tempo ed oggi, vederla arrivare alla luce, è una cosa che ci deve inorgoglire».

Sempre sulle finanze dell’Ente, il consigliere Ranuccio ha relazionato rispetto alla variazione di capitoli di entrata e di spesa per interventi programmatici.

«Bisogna dare merito al lavoro della macchina amministrativa – ha spiegato – perché, attraverso questa variazione, registriamo maggiori incassi, più di quelli stanziati e messi in bilancio. Il tutto senza aumentare i tributi, ma efficientando i termini di riscossione».

Successivamente, dopo l’illustrazione da parte di Chiara Parisi, responsabile del servizio Promozione e Marketing del territorio, è stato discusso ed approvato il Piano di Marketing 2022/2024 con un impegno triennale di 2,3 milioni. Attività evidenziata anche dalla dirigente del Settore, Giuseppina Attanasio, che si è soffermata sul «risultato di un’attività capillare, fatta negli anni, che ha avuto riscontri molto buoni».

«Quello di cui abbiamo bisogno – ha affermato – è un forte recupero di identità. Sia con il sindaco Falcomatà sia col facente funzioni Versace, abbiamo avuto la possibilità di operare in piena libertà raccogliendo spunti ed esigenze direttamente dai territori. Spero che il biennio ‘23-’24, con la modifica delle schede allegate, possa risolversi con esiti più che positivi. Le premesse per farlo ci sono tutte».

Il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, ha ripercorso «le ottime iniziative portate avanti di recente e consacrate con l’imponente ritorno d’immagine avuto in occasione del 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace».

«Tutte quelle attività – ha aggiunto – verranno rilanciate e potenziate in un Piano di Marketing ben fatto, nato e cresciuto dalle esperienze condivise con i singoli Comuni».

Anche il consigliere Giovanni Latella ha parlato di «un percorso giusto che mira a tramandare le bellezze di un territorio accogliente, ricco di storia e pieno di borghi da visitare e conoscere».

La partecipazione è il principio sul quale si è fondata anche l’elaborazione dell’Autorizzazione unica ambientale, presentata all’aula dal consigliere delegato all’Ambiente, Salvatore Fuda: «Ringrazio la dirigente Domenica Catalfamo ed il funzionario Francesco Forestieri per l’encomiabile lavoro che ha portato alla redazione di un testo che semplifica e velocizza numerose pratiche in campo ambientale».

«Un’attività – ha aggiunto – che ha coinvolto gli sportelli unici dei Comuni, l’Asp e l’Arpacal per migliorare i servizi, soprattutto nei Comuni». Sulla questione è intervenuta la stessa dirigente Catalfamo, ribadendo il percorso partecipativo mirato a declinare le linee guida: «Puntiamo ad uniformare, regolamentare e semplificare gli atti così da supportare le attività produttive e l’intero tessuto socioeconomico della Città metropolitana».

Il consigliere delegato alle Politiche sociali, Domenico Mantegna, si è poi concentrato sulla modifica del Regolamento per l’istituzione e la tenuta dell’Albo Unico Metropolitano delle Associazioni”: «Si tratta di piccoli adeguamenti dove ogni dirigente competente per materia sarà tenuto ad istruire le richieste delle associazioni. Le varie richieste che verranno divise per aree di interesse».

Infine, il consigliere Salvatore Fuda ha presentato la convenzione con Arpacal per raccogliere e pubblicizzare le emissioni prodotte dal Termovalorizzatore di Gioia Tauro: «Anche se dal 31 dicembre tutta l’attività prodotta dalla Città Metropolitana dovrebbe passare alla Regione in forza della nuova legge sul tema dei rifiuti, con senso di responsabilità ci siamo impegnati a consegnare il comparto in una condizione migliore rispetto a quella ricevuta nel 2019. Verrà risistemato il vecchio monitor all’interno dei locali del Comune di Gioia Tauro e verranno attivati nuovi processi di diffusione delle informazioni attraverso i portali della Città Metropolitana che, quotidianamente, trasmetteranno i dati acquisiti e validati da Arpacal».

In questo caso, il dirigente alla Gestione del Ciclo integrato dei rifiuti, Vincenzo De Matteis, ha parlato di «un’attività che attendeva di essere messa in atto da diversi anni».

«Il monitoraggio delle emissioni del camino – ha spiegato – è stato attivo soltanto per un paio di anni, poi non si è mai implementato. Arpacal, da adesso, validerà i dati e li restituirà per informare in tempo reale cittadini ed autorità. La convenzione partirà dal 1 gennaio 2023 e, oltre alla trasmissione giornaliera dei dati, seguirà un report semestrale da parte dell’Agenzia regionale».

In chiusura, il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, ha affermato come «possiamo vantare di consegnare alla Regione uno strumento utile». «Ed in virtù del passaggio della gestione del ciclo dei rifiuti alla Regione – ha concluso – per il prossimo 7 dicembre, su sollecitazione dei territori, abbiamo convocato una Conferenza dei sindaci alla presenza del Governatore, Roberto Occhiuto, per avere un ulteriore confronto sul tema così da fugare ogni possibile dubbio rispetto agli obblighi di legge cui si dovranno attenere i sindaci entro ed oltre il 31 dicembre». (rrc)

Artigiano in Fiera, il Bergamotto di Reggio Calabria tra i prodotti più graditi

Il bergamotto di Reggio Calabria è tra i prodotti più venduti nella parte e-commerce di “Artigiano in fiera”, in programma a Milano dal 3 all’11 dicembre.

«Non abbiamo mai avuto dubbi sulle qualità e le potenzialità del nostro agrume», ha commentato il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, che nei prossimi giorni sarà presente nello stand della Città Metropolitana allestito, per l’occasione, alla Fiera di Milano.

«È un prodotto versatile – ha aggiunto – che si presta a diversi tipi di lavorazione ed occupa, stabilmente, un posto di prim’ordine in svariati mercati. Il bergamotto di Reggio Calabria, quindi, è certamente un valore aggiunto per il nostro territorio sul quale l’amministrazione metropolitana punta molto anche grazie alle partnership istituzionali con altri attori socioeconomici del comprensorio. Non è un caso che abbiamo voluto sceglierlo, anche grazie alle sinergie attivate sul territorio, come prodotto simbolo per la nostra partecipazione a questa fiera».

«I dati di vendita forniti e pubblicizzati da “Artigiano in fiera” – ha concluso l’inquilino di Palazzo Alvaro – non fanno altro che confermare la bontà delle nostre scelte e ci spingono a vivere con ancora più trasporto e partecipazione l’evento in Lombardia che permetterà di mostrare altre ed importanti materie prime e peculiarità dell’area metropolitana reggina. Siamo fiduciosi che la Città Metropolitana e l’insieme del suo comparto produttivo, ancora una volta, possano uscire rinforzate da una vetrina internazionale che porterà lustro e benessere alle nostre aziende e ai nostri territori». (rrm)

Alta velocità, il sindaco f.f. Versace: Politica si adoperi per superare ostacoli che rallentano il progetto

Il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ha raccolto le preoccupazioni espresse dal mondo accademico e dall’associazionismo calabrese, chiedendo al Governo ed alla Regione un netto cambio di passo nell’iter progettuale che rischia di impantanarsi mettendo a serio rischio il finanziamento dell’opera.

«Sul tema dell’alta velocità ferroviaria vogliamo vederci chiaro – ha evidenziato –. Su un aspetto strategico come questo è giunto il momento di scoprire tutte le carte. Governo e Regione si attivino con urgenza, individuando e superando tutti gli ostacoli tecnici che ancora si frappongono alla conclusione dell’iter procedurale per la cantierizzazione delle opere previste dal progetto».

«La questione non va in alcun modo personalizzata – ha aggiunto Versace – è convinzione della politica, al di là di ogni schieramento, oltre che dell’intera comunità calabrese, che sul tema infrastrutturale la realizzazione dell’alta velocità ferroviaria fino a Reggio Calabria sia un obiettivo non più rinviabile, non solo per i reggini, ma per l’intera Calabria. Leggere di progetti che addirittura allungherebbero il tracciato ferroviario, portandolo dagli attuali 393 chilometri a 445, caso più unico che raro, lascia oggettivamente perplessi».

«Così come preoccupa non poco – ha aggiunto – la richiesta di integrazioni avanzata dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici trasmessa nelle scorse settimane a Rete ferroviaria italiana. A fronte dei pesanti ritardi registrati, nonostante qualche tecnico avesse prefigurato il rischio, oggi comincia a prefigurarsi l’ipotesi, da scongiurare con ogni mezzo, che possa andare in fumo il finanziamento dell’intera infrastruttura, producendo di fatto un danno incalcolabile per i cittadini calabresi».

«Condividiamo quindi le preoccupazioni avanzate dal mondo accademico e da alcune associazioni calabresi – ha concluso –. L’alta velocità per Reggio e per la Calabria è un obiettivo irrinunciabile e propedeutico a qualsiasi altro progetto di sviluppo immaginato per il nostro territorio. La politica tutta, al di sopra di ogni schieramento, oggi ha il dovere di pretendere che il progetto vada in porto, al di là di fantasiose elucubrazioni tecniche che addirittura propendono per un allungamento del tracciato ferroviario, e fuori da ogni rivendicazione campanilistica. La Calabria intera ha bisogno di essere collegata in modo veloce e sicuro al resto del paese». (rrc)

A Reggio le Muse a confronto con Confcommercio e Confindustria: Tornare al dialogo tra politica e istituzioni

Si torni al dialogo tra politica e istituzioni. È stato questo il focus dei Dialoghi Metropolitani, evento organizzato dall’Associazione Le Muse di Reggio Calabria, che si è confrontata con il presidente di Confcommercio, Lorenzo Labate e il vicepresidente di Confindustria, Giuseppe Febert.

Il presidente dell’Associazione, Giuseppe Livoti, nella sua premessa ha chiarito come nella programmazione annuale di volta in volta, verranno chiamati presidenti o referenti di istituzioni importanti all’interno dell’area metropolitana proprio per capire lo stato dell’arte, ciò che è stato fatto o ciò che è un diritto sapere.  

La Città metropolitana di Reggio Calabria e la sua conseguente area è stata individuata e riconosciuta per legge solo a partire dal 5 maggio 2009 grazie alla legge delega n 42 in materia di federalismo fiscale in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione. In base a quella legge il Governo era delegato ad adottare entro 36 mesi dalla data in entrata in vigore della legge (entro il 21 maggio 2012) un decreto legislativo per l’istituzione delle 10 città metropolitane individuate dalla legislazione italiana, tra le quali la città di Reggio Calabria.

La Città metropolitana di Reggio Calabria è stata istituita dall’ordinamento giuridico nazionale con il decreto legge 5 novembre 2012, n. 188 “Disposizioni urgenti in materia di Province e Città metropolitane”. Si è ricordato, inoltre, come dell’area metropolitana di Reggio Calabria, si discute sin dagli anni Settanta, principalmente in funzione della conurbazione con la corrispondente area metropolitana di Messina e per la istituzione dell’area metropolitana dello Stretto.

Ed ancora il territorio definito dall’Aspromonte ai due fronti costieri del basso ionio reggino e del tirreno fino alla sua conformazione lineare dal comune di Rosarno a nord al comune di Melito di Porto Salvo a sud. In evidenza i comuni di Villa San Giovanni, Campo Calabro, Montebello Ionico e Motta San Giovanni mentre  l’ area di gravitazione principale è formata da otto comuni: Calanna, Cardeto, Fiumara, Laganadi, San Roberto, Scilla, Bagnara Calabra e Melito Porto Salvo mentre i rimanenti comuni formano i “sistemi secondari aggregati” che fanno riferimento per i servizi di livello inferiore principalmente su Palmi e Gioia Tauro. 

Due confronti dunque e due ospiti importanti alle Muse ovvero il presidente di Confcommercio Lorenzo Labate ed il vicepresidente di Confindustria Giuseppe Febert. La Confcommercio di Reggio Calabria è oggi una moderna Associazione che ha come propria mission rappresentare gli interessi gli operatori del commercio, del turismo, dei servizi e delle professioni.

I principali obiettivi dell’Associazione – ha chiarito subito il presidente Labate – sono promuovere e tutelare gli interessi morali, sociali ed economici degli associati nei confronti di qualunque organismo pubblico o privato, in armonia con gli indirizzi della Confcommercio nazionale e delle organizzazioni nazionali di categoria, dare identità e voce ai settori rappresentati come soggetti collettivi, organizzare le relazioni tra gli associati per la risoluzione di problemi comuni, promuovere la formazione professionale, tecnica e sindacale degli imprenditori e degli aspiranti imprenditori, fornire assistenza e consulenza alle imprese, servizi e opportunità esclusive di risparmio nella gestione aziendale.

Labate chiamato ad intervenire sulle ultime posizioni della città sull’indagine realizzata da Italia Oggi con l’Università La Sapienza vede Reggio Calabria al 95 ° posto e al 101° nel più recente rapporto del Sole 24 ore sulla qualità della vita, ha ribadito come i sondaggi non sono mai delle verità assolute perché dipendono da vari parametri richiesti agli intervistati ed occorre sempre considerare altri riferimenti quali (sanità, pericolosità, servizi sociali ecc…).

Dunque, esaminare un territorio vuol dire avere molteplici parametri di riferimento ed attribuibili a più fasce d’età cosa che effettivamente non viene mai fatta e da questo ne scaturisce che la polemica anche nel caso di Reggio ha sempre un successo mediatico.  «Occorre tornare e parlare alla politica – ha detto – occorre che la politica faccia parte della vita di impresa non dimenticando che dal 2021 hanno chiuso 320 mila tra aziende e società. Nella nostra città e Provincia, poi, manca proprio l’educazione all’impresa ed occorre una strategia comune, una scelta comune che regioni magari come la Sicilia gestiscono meglio e con più facilità per forma mentis».

Tra le iniziative che farà per la città per Natale Confcommercio offrirà Via per Via, ovvero 10 mila euro per una pubblica illuminazione ad una zona della città (lo scorso anno fu il Viale Aldo Moro), e poi una novità ovvero la nascita di una applicazione da scaricare sul cellulare denominata Movibel utile ai turisti  per fare scaturire informazioni del territorio ed orientarli alla conoscenza dei siti storico-artistici e non solo ed infine si sta pensando ad istituire un Festival Internazionale dedicato al Bergamotto con chef da tutto il mondo.

Per Confindustria ha conversato il vice presidente Giuseppe Febert: «rappresento la principale associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia a cui aderiscono volontariamente oltre 150 mila imprese di dimensioni piccole, medie e grandi, per un totale di 5.382.382 addetti», ha subito chiarito Febert.

«La mission dell’associazione – ha spiegato – è favorire l’affermazione dell’impresa quale motore della crescita economica, sociale e civile del Paese. In questo senso, definisce percorsi comuni e condivide – nel rispetto degli ambiti di autonomia e influenza – obiettivi e iniziative con il mondo dell’economia e della finanza, delle Istituzioni nazionali, europee e internazionali, della PA, delle Parti Sociali, della cultura e della ricerca, della scienza e della tecnologia, della politica, dell’informazione e della società civile. Noi puntiamo alla politica del -rimani al Sud- magari divenendo una regione attrattiva per i ragazzi del Nord, poiché la nostra città con le sue ottime condizioni meteo climatiche e la sua predisposizione al turismo potrebbe essere la California  dell’Italia».

«Strategico il Porto di Gioia Tauro – ha proseguito – unico per la sua conformazione geografica e strutturale, ecco perché Msc opera in questa importante realtà che è l’area portuale che non dovrebbe essere solo un importante riferimento per il tracking. Per Confindustria sarà decisiva la costruzione del ponte sullo Stretto che va vista non in una ottica di scelta politica ma di aspetto economico, di sviluppo del territorio, basti pensare che sarebbero impegnate alla sua realizzazione circa 120 mila persone e si creerebbe una sinergia continua con la vicina Sicilia al centro del Mediterraneo».

Tra gli interventi si segnala quello del vice sindaco di Bova Gianfranco Marino, il quale ha sostenuto che le scelte politiche devono essere sempre fatte ad ampio raggio, non limitandosi al tempo attuale, ma verificando i benefici negli anni, e questo lo si evince anche da precise volontà che storicamente hanno visto rinascere centri come Roccella o ancora lo storico borgo di Bova, esempio rappresentativo delle buone pratiche della politica.  Dunque un riscatto emotivo, sociale, economico ed umano per un’area metropolitana che ancora non ha una sua identità precisa ed unitaria. (rrc)

 

La Metrocity RC al lavoro per Bronzi patrimonio Unesco

Quella della candidatura dei Bronzi a patrimonio Unesco è «una sfida ambiziosa che ci proietta oltre l’anniversario», ha dichiarato il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio, Carmelo Versace.

A Reggio, infatti, si è svolta al Museo Archeologico Nazionale la conferenza internazionale che ha messo a confronto per più giorni esperti, studiosi, istituzioni su un tema ancora di grande attualità, a cinquant’anni dal ritrovamento delle due magnifiche statue bronzee.

In chiusura e per rilanciare l’attività di studio, analisi, promozione e valorizzazione che, secondo il Sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace «non deve fermarsi al momento delle celebrazioni del cinquantenario, ma deve andare oltre, deve aprire una prospettiva futura anche al territorio e alla Città che ospita i Bronzi sulla base di una proiezione e di una visione condivisa», è stata data comunicazione dell’iniziativa in capo alla Città Metropolitana di Reggio Calabria relativa all’istituzione di un tavolo di lavoro finalizzato all’avvio di una procedura Unesco

L’idea progettuale è stata presentata da Patrizia Nardi, esperta in valorizzazione del patrimonio culturale e candidature Unesco, su introduzione del dott. Fabrizio Sudano, Segretario Regionale del Ministero della Cultura, del prof. Daniele Castrizio e del folto pubblico di studiosi ed istituzioni presenti in sala.

Fabrizio Sudano ha sottolineato la piena disponibilità alla collaborazione ad una prospettiva che non può non ingenerare condivisione, a livello territoriale così come a livello nazionale, evidenziando il valore delle connessioni e della sussidiarietà tra Enti.

«I Bronzi di Riace sono patrimonio universale a prescindere da un percorso Unesco – ha detto Patrizia Nardi – ma un progetto  internazionale di questo tipo apre ambiti straordinari perché avora sui processi di consapevolezza, ciò che implica percorsi di formazione e di educazione al patrimonio che sono alla base del coinvolgimento attivo di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nella tutela, nella salvaguardia e nella fruizione; perché produce opportunità di cooperazione internazionale che moltiplicano le possibilità di espressione di un territorio; perché determinano la possibilità di operare attraverso piani strategici di gestione che sono fondamentali per lo sviluppo sostenibile di qualsiasi area, anche quella più problematica».

Il primo step sarà la costituzione del tavolo di Coordinamento tecnico-scientifico a cura della Città Metropolitana che vedrà la luce nelle prossime settimane,  lavorerà al piano di fattibilità partendo dall’attenzione alla Convenzione Unesco del 2001 sul Patrimonio archeologico subacqueo e che coinvolgerà, a vari livelli, esperti Unesco di fama internazionale, soggetti di competenza ministeriale, la Direzione del Museo, gli enti pubblici territoriali e regionali, le università, la componente di comunità così come da indirizzo delle Raccomandazioni Unesco e della Convenzione di Faro.

«Una sfida davvero importante per tutti noi – ha infine commentato Versace – un obiettivo di squadra che abbiamo voluto lanciare in questo periodo caratterizzato dalle celebrazioni del cinquantesimo anniversario, ma che intende andare oltre, innalzando l’asticella delle ambizioni per un territorio, che ha ancora tanto da raccontare». (rrc)

Welfare di Comunità, il sindaco f.f. Versace: Indispensabile collaborazione tra sanità pubblica e privata

Quando si parla di welfare di Comunità, per il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, diventa indispensabile «la collaborazione tra sanità pubblica e privata».

Versace ed il consigliere delegato alle Politiche Sociali, Domenico Mantegna, sono intervenuti nel corso del seminario “Welfare di comunità: immaginare un futuro amico delle persone con demenza e delle loro famiglie” organizzato, presso la sala “Perri” di Palazzo Alvaro, da FederSanità Anci con il contributo di Caffè Alzheimer Calabria e Associazione per la ricerca Neurogenetica.

All’iniziativa, moderata dal presidente FederSanità Anci Calabria, Giuseppe Varacalli, oltre ad esperti, studiosi e luminari della materia, hanno preso parte la consigliera regionale e scienziata, Amalia Cecilia Bruni, Vittoria Vardè e Valentina Laganà per il Caffè Alzheimer ed il presidente del consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso.

Riflettendo proprio sul tema dell’evento, il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, ha parlato di «questione focale che, probabilmente, viene troppo spesso sottaciuta e che, più in generale, rientra in un problema complessivo del sistema sanitario calabrese».

«A giugno – ha ricordato ringraziando il consigliere Mantegna ed il settore Politiche sociali dell’Ente – in Città Metropolitana abbiamo votato un protocollo che possa aiutare le associazioni impegnate sul territorio e che, tantissimo, si spendono sul delicato mondo delle demenze. Tutto questo, deve impegnare la politica a lavorare, da subito, con una prospettiva precisa. Dai dati Istat, infatti, emerge come, nel 2050, in Italia aumenterà esponenzialmente la popolazione degli over 85. Stiamo, dunque, consegnando una generazione futura che avrà bisogno di una forte assistenza e dobbiamo essere preparati ad affrontare l’impatto di un problema che sarà serio. Se pensiamo, poi, che nel 2035, su scala nazionale, avremo circa 300 mila mamme in meno, capiamo bene che non c’è più tempo da perdere».

Versace ha chiesto alla Regione di «non perdere l’opportunità offerta dai fondi del Pnrr».

«A tale scopo – ha concluso – servono professionalità e competenze in grado di indirizzare le istituzioni a spendere le risorse in maniera mirata e funzionale ai bisogni presenti e futuri delle comunità».
Secondo il consigliere metropolitano delegato, Domenico Mantegna, la politica e le istituzioni «devono impegnarsi a costruire un welfare culturale».

«Noi – ha detto – stiamo cercando di andare incontro alle esigenze del territorio su una tematica fragilissima che si scontra con realtà difficili e rimaste indietro rispetto a tante altre. Come settore stiamo cercando, pur nelle ristrettezze dei nostri bilanci, di dare delle risposte chiare e precise. Per primi, in Calabria, abbiamo fatto il bando sull’autismo, successivamente replicato dalla Regione. A giugno, abbiamo istituito la Consulta metropolitana per la tutela della salute mentale, delle demenze, della disabilità e delle fragilità in genere, una realtà inclusiva, aperta e che coinvolgerà tutte le realtà associative che possono contribuire con idee, proposte e progetti ad alleviare o risolvere problemi di una complessità estrema».

Ed ancora: «Abbiamo inviato, ai 97 Comuni metropolitani, dei questionari, elaborati in collaborazione con gli assistenti sociali delle Ato, per raccogliere i fabbisogni degli over 65 e cercare di capire le difficoltà di questa fascia di popolazione così da fornire riscontri esatti agli anziani che vivono soli o in famiglia».

«L’auspicio – ha concluso Mantegna – è di poter finalmente realizzare un welfare di comunità e, per farlo, serve una condivisione di idee e di coprogettazione che coniughi gli interessi pubblici e del privato sociale per migliorare i servizi di prossimità e contrastare la povertà e l’isolamento». (rrc)

PERCHÈ VA SOSTENUTA L’UNICITÀ ITALIANA
DEL “BERGAMOTTO DI REGGIO CALABRIA”

di SANTO STRATI – Se qualcuno dice Bergamotto soltanto,  il prof. Pasquale Amato, presidente dell’omonimo Comitato, s’inalbera, con buona ragione: si chiama “Bergamotto di Reggio Calabria”  e non è una tipicità locale, ma un’unicità nazionale, espressione fino ad oggi mai adeguatamente utilizzata. Il Bergamotto di Reggio Calabria è l’oro della Calabria (senza di esso non si produrrebbero i profumi in qualunque parte del mondo) e costituisce la parte più cospicua dell’export regionale, ma in realtà dovrebbe essere acquisito e promosso da prodotto identitario reggino a unicità nazionale. Pochi lo sanno ma il Bergamotto di Reggio Calabria cresce soltanto in 45 comuni della Città Metropolitana di Reggio, dove venne avviato, in Rada Giunchi, il primo bergamotteto nel 1750: hanno provato a farlo crescere altrove, ma la pianta non attecchisce. Evidentemente il microclima di Reggio e l’aria dello Jonio sono essenziali per far crescere la pianta. Hanno tentato molti anni fa i francesi, massimi utilizzatori del Bergamotto di Reggio a usare un distillato sintetico per fare a meno dell’agrume, ma i risultati sono stati disastrosi e la richiesta dell’essenza originale è tornata a crescere costantemente di anno in anno. E c’è di più: del Bergamotto di Reggio Calabria non si butta via niente: in passato addirittura il succo veniva classificato “tossico”, da tempo si è scoperto che contiene diverse centinaia di principi attivi contro colesterolo e, da ultimo, contro la glicemia elevata (diabete), senza contare gli usi che i meravigliosi chef e pasticceri del capoluogo dello Stretto hanno saputo cogliere, proponendo leccornie indescrivibili sia a livello dolciario che in molte pietanze della tavola tradizionale.

Di tutto ciò si è parlato domenica sera a Reggio in un incontro promosso dalla Conpait (l’associazione nazionale dei pasticceri che ha per presidente il reggino Angelo Musolino) e organizzato dal prof. Pasquale Amato, apprezzato storico e docente reggino e principale promotore della tutela del nome completo del Bergamotto di Reggio Calabria. L’incontro è avvenuto nell’ambito dell’evento EpiCuRe realizzato dalla Camera di Commercio di Reggio per festeggiare i suoi 160 anni.

Il prof. Amato ha chiamato il Rettore dell’Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, il presidente del Consorzio di tutela Ezio Pizzi, il sindaco ff della Città Metropolitana Carmelo Versace, l’assessore comunale alle attività produttive Angela Martino e il presidente della locale Camera di Commercio (e presidente dell’Unioncamere regionale) Ninni Tramontana per discutere delle potenzialità del principe degli agrumi e della tutela del suo brand. Il dibattito, moderato da chi scrive questa nota, è stato vivace e, sicuramente, propositivo, in quanto sono emerse le tante opportunità che questa ricchezza “unica” della Città metropolitana di Reggio è in grado di offrire.

La relazione introduttiva del prof. Amato, peraltro autore di un magnifico volumetto sul principe degli agrumi, ha offerto un quadro esaustivo, anche storicamente parlando, del Bergamotto di Reggio Calabria e spiegato le finalità dell’omonimo Comitato che ha l’obiettivo di difendere e promuovere ovunque la denominazione corretta. «Abbiamo adottato come logo – ha spiegato il prof. Amato – la suggestiva immagine liberty realizzata dall’architetto reggino Michele Prestipino per la Ditta Vilardi all’alba del ‘900. “È intenso il profumo nel giardino di Rada Giunchi” si leggeva in un antico libro a proposito della prima piantagione di bergamotti di Nicolò Parisio “vicinissima al mare, in luogo protetto dai venti e con tiepide brezze. La nuova coltura dei bergamotteti si è rapidamente diffusa ai piedi della dorsale appenninica reggina, lungo. il mare…”. Amato ha messo a confronto altre tipicità (ma non unicità) che hanno investito sul marchio: il parmigiano è “reggiano” l’aceto balsamico è “di Modena”, il prosciutto “di Parma”, etc: solo del bergamotto c’è ritrosia a declamare il nome completo, aggiungendo “di Reggio Calabria”, al contrario di altre tipicità (e non unicità) del territorio. Amato ha fatto l’esempio della cipolla “di Tropea” (pur essendo coltivata nella Riviera dei cedri, un po’ più a nord della perla marina del Tirreno, o la ‘nduja “di Spilinga”, o la patata “della Sila”. La differenza tra tipicità e unicità non è sottile: le patate crescono dovunque, quelle della Sila sono solo più buone e  lo stesso vale per la cipolla rossa divenuta “regina” della gastronomia calabrese, ma il bergamotto no, è un prodotto unico che non cresce da nessun’altra parte al mondo, eppure c’è chi parla di bergamotto calabrese, o addirittura (sfidando il ridicolo e spacciando il falso) “siciliano”. Quindi la tutela del marchio identitario non è una questione di orgoglio o di campanile, ma è l’opportuno riconoscimento di un prodotto che rappresenta un elemento straordinario di crescita e sviluppo per l’intero territorio reggino.

Il Bergamotto di Reggio Calabria è diventato una DOP (denominazione di origine protetta) nel 2001 per quel che riguarda l’olio essenziaa. Oggi – come ha spiegato l’avv. Pizzi – si sta lavorando per ottenere l’estensione a tutto il frutto, visto che viene praticamente utilizzata ogni parte, sia a livello farmacologico sia per gli usi gastronomici. È un obiettivo di grande importanza – ha detto il prof. Amato – perché consente una tutela completa e totale del prodotto e la sua valorizzazione. Che – aggiungiamo noi – non dev’essere soltanto a livello locale o regionale, bensì deve diventare un elemento di “unicità” italiana, nel novero delle esportazioni mondiali. occorre interessare e coinvolgere, attraverso l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo che si è mostrato molto sensibile alla coltivazione reggina, il ministero delle Politiche agricole perché avvi una campagna di sostegno all’unicità italiana del Bergamotto di Reggio Calabria: significherebbe, non solo dare prestigio al made in Italy nel campo dell’agro-alimentare ma anche in quello medico-scientifico. I risultati eccellenti degli studi dei prof. Enzo Montemurro e Vincenzo Mollace sono davvero sorprendenti e la Grande Distribuzione Organizzata ha cominciato a rifornire non solo l’Italia, ma gran parte del mondo, del prodotto fresco e dei succhi da esso derivati. Sono ormai acclarate le proprietà benefiche di questo agrume in grado di ridurre i livelli di glucosio nel sangue e di agire, al pari delle statine, per bloccare gli enzimi della sintesi del colesterolo cattivo (LDL), alzando quelli del colesterolo buono (HDL), nonché la sua riconosciuta azione antiossidante che limita la produzione di radicali liberi.

Le iniziative sul Bergamotto di Reggio Calabria, però, non si fermano alla difesa del brand, di un marchio che – per pigrizia o ignoranza – viene declinato a metà, senza la specificità “di Reggio Calabria”, ma riguardano una filiera produttiva che, in prospettiva, diventa determinante per lo sviluppo del territorio.  Secondo il Rettore Zimbalatti ci sono tutte le condizioni per creare un distretto produttivo che offra opportunità di lavoro, oltre che di studio, con un ruolo attivo della Facoltà di Agraria e dell’intera Università Mediterranea.

C’è un vecchio progetto per l’istituzione di un Istituto Superiore di Profumeria, destinato a formare i “nasi” che servono a creare nuovi profumi ed estrapolare essenze: una professionalità ricercatissima in tutto il mondo. Ma si può andare oltre all’Istituto per profumieri – ha detto l’assessore Angela Martino – occorre pensare agli altri utilizzi, soprattutto nel campo agro-alimentare e gastronomico, per immaginare una struttura di formazione ben più ampia con il coinvolgimento dell’Università e di altre realtà di istruzione professionale.

Il Bergamotto di Reggio Calabria rappresenta, dunque, una ricchezza solo parzialmente utilizzata e messa a profitto: il sindaco ff della Città metropolitana Carmelo Versace ha sottolineato l’esigenza di fare rete e di coinvolgere nel tessuto di crescita tutti i 45 comuni interessati alla coltivazione: non è più soltanto – come avveniva un tempo – un’industria di estrazione dell’olio essenziale, ma un comparto a tutto tondo che comprende svariate attività produttive che vanno promosse e sostenute. L’utilizzo totale del frutto lascia ipotizzare la crescita di nuove imprese per la lavorazione dei succhi, l’imbottigliamento, la distribuzione alimentare. La cucina mediterranea arriverà – non è un’esagerazione – a non poter fare a meno del Bergamotto di Reggio Calabria: perciò è una risorsa che va sostenuta e tutelata, anche con incentivazioni e agevolazioni per stimolare lavoro e crescita del territorio.

Di grande rilevanza, poi, il ruolo della Stazione sperimentale delle essenze agrumarie e derivati, caduta nel dimenticatoio per anni e completamente “rigenerata” grazie al presidente Ninni Tramontana della Camera di Commercio: la Stazione sperimentale di Reggio (una delle otto create da una legge del 91918, firmata guarda caso dall’illustre parlamentare reggino Giuseppe De Nava) oltre a essere un laboratorio di altissimo livello, possiede una biblioteca unica e straordinaria per quel che riguarda l’ambito agrumario. E a questo proposito, nel corso del dibattito, si è parlato della vecchia Fiera Agrumaria di Reggio: un appuntamento che fino agli anni Sessanta era il punto di riferimento mondiale e di tutto il Mediterraneo per produttori e coltivatori. La Fiera – ha “promesso” a nome del sindaco di Reggio il primo cittadino metropolitano ff Versace – dovrà tornare a essere un elemento distintivo della città di Reggio. Un auspicio che la Regione dovrebbe impegnarsi a far tornare realtà. Bergamotto e Bronzi due simboli identitari di Reggio, una città che vuole (deve) emergere dall’incuria e l’abbandono cui è stata costretta. Rimane pur sempre la più popolosa e importante città della Calabria e fa da traino, con il capoluogo e le altre province, a una rinascita ineludibile di una Regione che sarebbe ora cominciasse a scoprire le sue ricchezze e condividerle con il mondo. Dunque, l’obiettivo dev’essere: «Bergamotto di Reggio Calabria, unicità italiana nel mondo». Un claim che va fatto proprio dal Paese, a supporto del made in Italy sempre più apprezzato in ogni angolo del pianeta.. (s)