A tre aziende turistiche calabresi l’attestato di “Ospitalità italiana”

Gli agriturismi,  Masseria Risi di Lamezia Terme (CZ), Villa Cirimarco Bonifati (CS) e Villa Santa Caterina Montalto Uffugo (CS), aderenti a Terranostra-Campagna Amica di Coldiretti, hanno ottenuto l’attestato Ospitalità Italiana, la qualità in sicurezza 2021-2022, una iniziativa delle Camere di Commercio.

«Nato come processo di certificazione per rilevare la qualità del servizio nel settore turistico e della ristorazione – spiega Terranostra Calabria –,Ospitalità italiana si sta trasformando in un vero e proprio HUB in grado di fornire alle imprese turistiche un percorso mirato a migliorare le loro performance in termini di posizionamento e di mercato».

Ospitalità Italiana, infatti, è un’iniziativa del Sistema delle Camere di Commercio che, dal 1997, garantisce al cittadino-consumatore standard qualitativi sulle imprese ricettive e ristorative certificate che hanno tra i punti di forza tradizione e autenticità, qualità e sicurezza. 

L’innovazione più importante riguarda l’integrazione del percorso certificativo con un sistema di rating, studiato per trasformare i requisiti del disciplinare in KPI (Key Performance Index), indicatori chiave delle prestazioni aziendali. Gli indicatori consentono non solo di verificare se l’azienda possiede i requisiti minimi per ottenere la certificazione ma anche di analizzare il livello a cui si attesta l’azienda in quattro aree di indagine, pesando e assegnando a ciascuna azienda coinvolta il livello raggiunto rispetto agli standard richiesti dal rating che è frutto di un confronto costante con le associazioni di categoria con le quali si stabiliscono, a livello nazionale o locale, le modalità più opportune per rispondere ai fabbisogni delle imprese

Grande soddisfazione è stata espressadalla presidente e dal segretario di Terranostra-Campagna Amica Calabria rispettivamente Adriana Tamburi e Mario Ambrogio.

«Questo riconoscimento – ha detto la presidente Tamburi – genera energia positiva che diventa determinante nel creare  valore e innovazione ed emulazione a testimonianza che l’agriturismo nella nostra regione è in crescita costante». (rrm)

 

COSENZA – Successo per la Festa dell’Economia Circolare di Coldiretti

Grande successo ed entusiasmo per la Festa dell’Economia Circolare, che si è svolto al Mercato Coperto di Campagna Amica Piazza Matteotti di Cosenza.

Sono stati organizzati giochi e laboratori didattici  di economia circolare con i bambini delle scuole primarie di Cosenza: ICS I Zumpini Via R. Misasi e di Via Roma e E. Tavolaro, di cui si ringraziano i rispettivi dirigenti Marietta Iusi e Massimo Ciglio, con il corpo docenti che si sono dimostrati disponibili e hanno apprezzato l’iniziativa, nonché le famiglie che hanno condiviso anche loro il progetto.

«Abbiamo riscontrato un grande interesse da parte dei bambini che hanno toccato con mano questo  modello di produzione e consumo – afferma Mario Ambrogio responsabile regionale di Campagna Amica Coldiretti – che punta ad allungare il ciclo di vita dei prodotti riducendo al minimo i rifiuti, in ottica di riutilizzo. È condivisione, ricondizionamento e riciclo dei materiali. È un tipo di economia che favorisce la riconversione delle attività produttive verso un modello che mantenga il più a lungo possibile il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e che riduce al minimo la produzione di rifiuti. Ed è proprio guardando al futuro e quindi coinvolgendo i bambini che dobbiamo  e possiamo cambiare le nostre azioni per porre rimedio all’inquinamento ambientale».

Questo “Circular Tour” che vede impegnati Coldiretti ed Eni continuerà con altri appuntamenti in un viaggio a tappe tra laboratori, contenuti multimediali e attività esperienziali per far conoscere sempre di più, i principi dell’economia circolare e le nuove tecnologie che trasformano gli scarti organici in nuova energia. IlTour via via, vedrà impegnate le fattorie didattiche a raccontare e spiegare ai bambini il tema dell’economia circolare attraverso alcuni degli argomenti, come il riciclo e il non spreco, che Campagna Amica porta avanti da anni anche all’interno delle scuole con il progetto legato all’educazione alimentare che promuove stili di vita consapevoli e corretti.

All’interno dei mercati saranno allestiti spazi didattici per grandi e piccini come postazioni di compostaggio o dove differenziare l’olio usato in cucina per evitare i rischi per l’ambiente connessi a le cattive pratiche che spesso vengono applicate in tema di rifiuti. E’ un grande gioco di squadra con Donne Impresa Calabria, la fattoria Didattica Anima Agricola di Rende (CS) e la Cooperativa Sociale Felice da Matti di Roccella Jonica.

Molto gradita la distribuzione di una succulenta merenda a Kmzero e di gadget sulla sostenibilità. (rcs)

A Reggio il convegno “Donne dell’acqua impegnate nella legalità agro-ambientale”

Il 7 marzo, alle 9.30, alla Camera di Commercio di Reggio Calabria il convegno Le Donne Dell’acqua e la loro impronta sulla legalità agro – ambientale, promosso congiuntamente dalla Coldiretti Donne Impresa Calabria e dal Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume con il patrocinio della Camera di Commercio di Reggio Calabria e dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare.

Un confronto atteso che vedrà, con la relazione introduttiva, tra i relatori,  il già procuratore Gian Carlo Caselli presidente del “Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura e sul sistema agroalimentare” Ed ancora, tra gli altri,  Giusy Princi Vice-Presidente Regione Calabria, Massimo Bastiani coordinatore Tavolo Nazionale dei Contratti di fiume, Floriana Fanizza responsabile Nazionale di Donne Impresa Coldiretti, Maria Rosaria Russo Dirigente scolastica, Patrizia Piro che insegna  Costruzioni Idrauliche al Dipartimento Ingegneria dell’Unical, Lorenza Paoloni che insegna diritto Agrario e Agroalimentare all’Università del Molise, Paola Brambilla WWF e il Col. Giorgio Borrelli Comandante dei Carabinieri Forestali. Coordina i lavori Paola Rizzutocoordinatrice Donne dell’acqua tavolo nazionale contratti di fiume.Si porrà in evidenza, l’impronta femminile nella legalità declinata nella tutela della risorsa idrica, della natura e biodiversità e agro-alimentare e i temi connessi delle agro-mafie, reati ambientali e diritto alimentare. Le donne “sentinelle” dei territori e della legalità, driver fondamentali di vigilanza e cura dei luoghi di cui sono parte.

L’incontro si inserisce nell’ambito della campagna nazionale di sensibilizzazione avviata sia dal Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume (TNCdF) che da Coldiretti Donne Impresa, per valorizzare il contributo che le donne danno alla sicurezza alimentare e alla nutrizione, all’acqua, alla terra, alla montagna, al fine di superare atavici gap di genere, potendo partecipare in modo attivo e propulsivo alle decisioni delle politiche agro-ambientali e idriche. Occorre valorizzare il contributo delle donne per favorire il dibattito sull’empowerment femminile come strumento di crescita nei settori dell’agricoltura e idrico, che sono strettamente legati e per creare percorsi di consapevolezza e fare il punto sugli sviluppi delle politiche di genere in tali settori. Non più la sola tutela dell’ambiente separata dalla qualità agro-ambientale e alimentare, ma l’idea della “legalità” come elemento unificante: il rispetto delle regole quale garanzia di tutela delle comunità, del produttore e del cittadino –consumatore.(rrc)

 

I giovani di Coldiretti alla Fieragricola di Verona contro la guerra

È la Fieragricola di Verona il luogo in cui i giovani di Coldiretti si sono mobilitati per la pace e contro la guerra che fa perdere vite umane e mette in pericolo il futuro di un’intera generazione nata dopo la caduta del muro di Berlino, con il rischio della perdita del lavoro, della stabilità economica ma anche delle forniture alimentari in Italia e nel mondo.

Si svuotino gli arsenali, si colmino i granai è il filo conduttore della manifestazione che riprende il messaggio di fine anno agli italiani nel 1979 dal presidente partigiano Sandro Pertini, di grande attualità con le armi che sono tornate a sparare e i granai che sono svuotati e il rischio reale di scaffali deserti ma anche di speculazioni e carestie che nel passato hanno provocato tensioni sociali e politiche e flussi migratori.

«Come il petrolio e il gas anche il prezzo del grano – riferisce Coldiretti – balza e raggiunge i massimi da 14 anni ad un valore di 33,3 centesimi al chilo che non si raggiungeva dal 2008 ma su valori alti si collocano anche le quotazioni di mais e soia necessarie per l’ alimentazione degli animali negli allevamenti. È una emergenza mondiale che riguarda direttamente l’Italia che è un Paese deficitario ed importa addirittura il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais di cui ha bisogno per l’alimentazione del bestiame. L’aumento di mais e soia sta mettendo in ginocchio gli allevatori che devono affrontare aumenti vertiginosi dei costi per l’alimentazione del bestiame (+40%) e dell’energia (+70%) a fronte di compensi fermi su valori insostenibili».

«Per fermare le speculazioni a livello internazionale – continua – e garantire la disponibilità del grano occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali. Dai giovani viene un messaggio forte: “Occorre sostenere il fenomeno del ritorno alla terra e la capacità dell’agricoltura di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo superando le tensioni internazionali, ristabilire la pace e investire su un settore strategico per far ripartire l’Italia e l’Europa grazie anche a una nuova generazione di giovani attenti all’innovazione e alla sostenibilità”». (rrm)

Consegnati gli Oscar Green 2021 della Coldiretti

Si è svolta con successo ed entusiasmo, all’agriturismo Bardari di Curigna, la finale regionale il premio Oscar Green 2021 promosso da Coldiretti Giovani Impresa, che ha visto la partecipazione di 50 aziende under40.

Presente, alla cerimonia, il procuratore Nicola Gratteri, che ha espresso soddisfazione e entusiasmo per l’incontro con i giovani, «proiezione di una Calabria che io amo, che io sogno».

«La potenzialità sfruttata nella nostra Regione – ha spiegato Gratteri – non è che al 50%, perciò c’è ancora da tanto ma tanto da fare. Indica che l’unica via d’uscita per la Calabria è l’agricoltura e il turismo. Incentiviamo i giovani ad iscriversi alla facoltà di Agraria e proponiamo di aprire una facoltà universitaria per creare alte competenze sul turismo con le nostre innumerevoli potenzialità. Da esperto e cultore dell’agricoltura ha affermato con una convinzione straordinaria e contagiosa che “l’agricoltura con i suoi ritmi e la sua bellezza è un attività che mi fa tornare umano».

«Il premio conferma l’indiscutibile appeal dell’agricoltura ed agroalimentare, che non si sono arresi alla pandemia» ha dichiarato Enrico Parisi leader dei giovani Coldiretti, parafrasando il libro scritto dal Procuratore Non chiamateli eroi, afferma che «non ci sentiamo eroi ma determinati e in prima linea si; ci sono idee, ispirazioni e suggestioni che si traduciamo in progetti innovativi e l’intervento del Procuratore è un immenso stimolo a fare di più e meglio. E lo faremo!».

«Ringrazio il dott. Gratteri per tutto quello che ci ha detto non solo con le parole ma con la sua quotidiana testimonianza. Ancora una volta – ha aggiunto Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria – i giovani, che non sono il futuro ma già il presente, hanno messo in mostra il proprio talento innescando un messaggio positivo che punta a rendere praticabili valori e aspirazioni rispettosi dell’ambiente, tecnologicamente equilibrati e all’avanguardia».

«Arriva – ha aggiunto – dai campi la spinta alla ripresa e alla resilienza da parte di chi con lungimiranza ed estro anche nel 2021 ha inventato prodotti e straordinarie innovazioni rigorosamente ‘Made in Calabria”. Realizzazioni e attività che motivano e Coldiretti da anni lavora nello scouting di talenti».

Ecco chi sono i premiati per le sei categorie. Per la categoria sostenibilità, premiato Antonio Lancellotta della Lao GreenhouseSoc.Agr.Arl di Scalea che si occupa di Agrofotovoltaico, con la copertura delle serre dove si coltiva il cedro, con modalità tali da azzerare l’impatto ambientale e il consumo di suolo agricolo proteggendo il frutto dagli eventi atmosferici. Si mixa la produzione agricola con quella di energia pulita solare. Giuseppe Porcelli dell’azienda Livasì di Spilinga (VV) è stato premiato per la categoria “Campagna Amica”. Ha realizzato in collaborazione con un maestro pasticcere “il pandujotto Dark”dove l’ingrediente principe è la ‘nduja. Un Panettone lavorato tradizionalmente con lievito naturale con un sapore autentico e genuino.

Èun dolce salato dove il piccante della ‘Nduja si sposa con il cioccolato fondente. Un contrasto audace, bilanciato e gustoso. Per il segmento “Noi per il sociale” il riconoscimento alla coop.Sociale “Felice da Matti” di Roccella Jonica (RC), rappresentata da  Maria Teresa Nesci. Opera a favore dell’ambiente e delle comunità. Effettua la raccolta di recupero e riciclo di oli esausti e grazie all’aggiunta di oli essenziali di agrumi e materie prime naturali, produce detergenti della linea “Bergolio Eco” e saponi. La coop.

Applica l’economia circolare, promuove l’inserimento per soggetti svantaggiati e persone con disabilità mentale. Nella categoria Impresa Digitale è stato premiato Andrea Patrizio Romano dell’Azienda Agricola Bio Land Romano di Rossano (CS) specializzata in agrumi, olio e biologico. L’idea di far conoscere i prodotti ha favorito la rivoluzione digitale  e la realizzazione, di un sito internet, di un logo personalizzato, di pagine social (Instagram-Facebook) arricchiti dall’e-commerce. Con l’ingresso nell’online, ha offerto i prodotti bio ai consumatori appassionati con un positivo riscontro economico.

Nella categoria Creatività, premiato Antonio Greco dell’azienda elicicola “Chiocciola” di Cosenza. Dalle chiocciole da gastronomia produce, in collaborazione con l’Istituto di Elicicoltura, lo Spray igienizzante “S’Agapò”. L’idea nasce per offrire in questa situazione pandemica un prodotto igienizzante che possa disinfettare e proteggere le mani con gli effetti benevoli della bava delle chiocciole.

Nella tipologia “Fare Rete” emerge il“Passaporto Biologico Circolare”di “Calabria Maceri” di Rende (CS). L’azienda, parte dai principi dell’economia circolare, con il legame tra i diversi attori della filiera e buone pratiche, produce un ammendante compostato dalla trasformazione della frazione organica dei rifiuti, denominato “Terrasana Bio”, destinato all’agricoltura biologica. L’azienda collabora con il Dipartimento di Chimica dell’Università della Calabria, di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e con l’Arsac.

Due “menzioni speciali” assegnate la prima a Martina Aceto di Montalto Uffugo (CS) per il progetto “Kigold: Chips” di kiwi disidratato. Snack che soddisfa il fabbisogno giornaliero di vitamina C, pratico e comodo nell’assunzione. La seconda a Salvatore Friscia dell’ azienda Agricola Friberga di Motta San Giovanni.

Valorizza i prodotti con le colture autoctone come il bergamotto di Reggio Calabria e l’olio delle cultivar Sinopolese e Ottobratica. Da questo connubio nasce“Regginoro” l’olio aromatizzato al bergamotto. È stato annunciato che Antonio Lancellotta della Lao GreenhouseSoc.Agr.Arl di Scalea parteciperà alla finalissima nazionale.

Giovedì a Curinga la finale regionale del Premio Oscar Green Calabria di Coldiretti

Giovedì 14 ottobre, a Curinga, alle 10.30, in contrada Trunchi nell’Agriturismo Bardari, saranno rese note le sei imprese che hanno vinto il Premio Oscar Green Calabria “Giovani che sfidano il Covid”, la selezione regionale del Concorso nazionale sull’innovazione in agricoltura promosso da Coldiretti Giovani Impresa.

In ognuna delle sei categorie in concorso, Impresa 5.Terra, Campagna Amica, Sostenibilità Ambientale, Fare Rete, Noi per il sociale e Creatività verrà proclamato il vincitore regionale che prenderà parte alla selezione nazionale. 

Sarà una giornata impegnativa ed emozionante, anche perché interverrà il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, che presenterà il suo ultimo libro, Non chiamateli eroi, scritto a quattro mani con Antonio Nicaso.

Si tratta di una raccolta di storie di uomini delle istituzioni e semplici cittadini che si sono opposti alla mafia. Il Procuratore, ama coltivare la terra e parlerà ai e con i giovani Coldiretti, raccontando anche la sua passione di esperto agricoltore, che come spesso ha detto, «andare in campagna a lavorare dopo un duro lavoro fatto di sacrifici e rinunce è il mio momento di relax ma anche di impegno di contadino» così come, cogliendo la vocazione della Regione, più volte ha sottolineato l’importanza «di avere in Calabria più scuole e facoltà universitarie ad indirizzo agrario, ambientale e turistico»

«Sono i talenti del territorio – commenta il presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto – che gareggiano con progetti imprenditoriali legati alla tradizione con uno spiccato indirizzo moderno. Realizzazioni messe in campo per “sfidare il Covid”. I progetti delle aziende partecipanti da tutta la regione evidenziano la possibilità di trasformare le difficoltà in un’opportunità».

 All’interno della manifestazione, il produttore Antonio Morrone guiderà una degustazione di birre calabresi alla quale darà il contributo il prof. Giuseppe Caruso, autore del libro La botanica della birraAll’importante evento parteciperanno insieme ai giovani, provenienti dalla regione, il delegato regionale Enrico Parisii delegati provinciali, i Presidenti e Direttori della Coldiretti della Calabria.

 

La Fattoria della Piana sul podio del Premio nazionale Oscar Green di Coldiretti

Prestigioso riconoscimento per Federica Basile, della Cooperativa agricola Fattoria della Piana, che è salita sul podio, per la categoria sostenibilità, del Premio nazionale Oscar Green di Coldiretti e svoltosi nei giorni scorsi a Roma.

Protagoniste assolute tante imprese condotte da giovani, che hanno esposto straordinarie innovazioni nate durante la pandemia Covid dall’ingegno delle nuove generazioni e presentate all’Oscar Green, il salone della creatività Made in Italy.

Giovani motivati che, hanno idee chiare in occasione di Youth4Climate che anticipa la riunione dei ministri della Cop26, la conferenza mondiale dell’Onu sui cambiamenti climatici in programma a Glasgow dall’1 al 12 novembre.

La storia professionale ed imprenditoriale di Federica Basile è affascinante e un esempio per tanti giovani. Federica, ad un certo punto cambia vita, da operation manager nei magazzini robotici di Amazon, in Inghilterra, ritorna a Rosarno e si dedica alla fattoria agricola più hi-tech del Sud Italia.Nella sua azienda fa economia circolare, produce latte e formaggi di alta qualità, ma soprattutto energia pulita con i pannelli solari, impianto di biogas e fitodepurazione.

Gli scarti di potatura, insieme al letame, al siero, alla sansa d’olive e al pesto di agrumi prodotti qui e in altre 80 aziende agricole che aderiscono alla cooperativa, sono la premessa per produrre gas biologico, con il 55% di metano e concime per nutrire 260 ettari di terreno che danno vita ai foraggi per le mucche da latte. L’energia termica e l’elettricità prodotta dai pannelli solari alimentano la fattoria, l’energia elettrica invece da biometano alimenta le abitazioni di oltre 6.500 famiglie. Per la creazione di biogas si utilizzano gli scarti della Fattoria di altre aziende agricole in un sistema di economia circolare che usa materie prime che prima erano un problema e le trasforma in una risorsa.

Il letame e il liquame provenienti dalle stalle, unitamente al siero che rimane come residuo dalle lavorazioni del caseificio, vengono raccolti in due fermentatori, all’interno dei quali, grazie alla tecnologia di miscelazione e riscaldamento, avviene un processo di fermentazione anaerobica che produce biogas, un gas biologico che contiene una percentuale del 55% di metano. Attraverso il processo di fermentazione e la combustione del biogas tutti gli scarti agricoli vengono trasformati in fonte energetica, mentre i resti della fermentazione diventano concime organico per le coltivazioni di foraggi.

La Fattoria della Piana è così un vero e proprio ecosistema autosufficiente, capace di produrre energia dagli scarti dell’industria agroalimentare e zootecnica, e di fornire una opportunità di smaltimento e di valorizzazione di biomasse che da rifiuto possono diventare risorsa e ricchezza per la nostra terra.

«Siamo sempre in prima fila – è il commento del Presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto che parla di aziende della nostra regione innovative e che già stanno facendo transizione ecologica riducendo l’impatto della chimica nei campi; questo processo che si sta affermando nei nostri territori – spiega – non assolve solo ad interessi aziendali ma anche collettivi».

«Per Coldiretti – ha concluso – abbiamo chiaro che ciò che fa bene all’agricoltore deve far bene anche alla società e alla natura». (rrm)

Domenica al Villaggio Mancuso di Taverna arriva il Mercato di Campagna Amica di Coldiretti

Domenica 1° agosto, a Taverna, al Villaggio Mancuso, all’interno del piazzale dell’Olimpo Sila Hotel, si svolgerà il Mercato di Campagna Amica, con i tradizionali gazebo gialli e i prodotti provenienti direttamente dagli agricoltori.

«Per venire incontro – si legge in una nota – alle esigenze dei turisti che in questo periodo si recheranno per le vacanze nella Sila piccola catanzarese, nel ridente e affascinante Villaggio Mancuso dalla forte impronta green, il mercato si terrà tutte le domeniche di agosto e settembre p.v. dalla mattina con prolungamento al pomeriggio. Campagna Amica vuole unire accoglienza, turismo e sostenibilità».

Il direttore interprovinciale di Coldiretti Catanzaro-Crotone e Vibo Valentia, Pietro Bozzo, ha sottolineato come le imprese agricole ed agroalimentari calabresi contribuiscono in modo determinante alla valorizzazione del territorio e come la multifunzionalità sia la leva che può permettere di realizzare iniziative produttive offrendo la possibilità a tanti imprenditori agricoli di fare la vendita diretta e incrementare il proprio fatturato.

«Dopo l’emergenza Covid – ha dichiarato il presidente della Coldiretti interprovinciale, Fabio Borrello – vogliamo contribuire a valorizzare il turismo di prossimità e i sapori del nostro territorio con i prodotti della terra e degli allevamenti acquistati direttamente dalle mani degli agricoltori senza intermediazioni. In molti, quest’anno, hanno scelto una destinazione vicino casa, all’interno della propria regione di residenza, con molti turisti che hanno deciso di riaprire le seconde case di proprietà o di recarsi nelle strutture alberghiere ed agrituristiche».

«Il contesto silano – ha aggiunto – permette di unire sostenibilità e imprenditorialità, due concetti chiave intorno ai quali si sviluppa il progetto di Campagna Amica. L’opportunità non è solo di fare una spesa di qualità e ascoltare i preziosi suggerimenti dei produttori, ma anche di acquistare come ricordo della vacanza i prodotti agroalimentari tipici del territorio, da gustare con amici e parenti al rientro dalle vacanze». (rcz)

I giovani agricoltori calabresi lanciano la petizione contro i pannelli mangia suolo

I giovani imprenditori calabresi hanno lanciato una petizione contro i pannelli solari mangia suolo per combattere il rischio idrogeologico di fronte ai cambiamenti climatici, e spingere, invece, il fotovoltaico pulito ed ecosostenibile sui tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole.

Obiettivo della petizione, chiedere « alle istituzioni di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica dei nostri territori, che andrebbero compromessi senza una programmazione territoriale degli impianti fotovoltaici a terra».

«Una mobilitazione – ha dichiarato Enrico Parisi, leader dei giovani di Coldiretti Calabria – a tutela del suolo agricolo chiedendo alle istituzioni di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica dei nostri territori, che andrebbero compromessi senza una programmazione territoriale degli impianti fotovoltaici a terra»

«Preoccupati per l’emergenza climatica, i giovani agricoltori – ha spiegato Parisi – vogliono cogliere ogni opportunità offerta dalle tecnologie innovative, avendo come obiettivo la piena attuazione dell’accordo di Parigi sul clima e l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile».

«Il consumo di suolo agricolo destinato al fotovoltaico a terra – ha dichiarato Coldiretti Giovani Impresa – minaccia il futuro delle nuove generazioni di agricoltori».

«Come giovani agricoltori, sosteniamo e promuoviamo ogni giorno l’innovazione tecnologica sostenibile, ma destinando i suoli agricoli al fotovoltaico non ci saranno più terreni da coltivare ed accelereremo la perdita di biodiversità unica della nostra Regione» ha spiegato ancora Parisi, nel sottolineare che «il suolo vocato all’agricoltura appartiene agli agricoltori e la di multifunzionalità energetica va sviluppata come attività integrata alla coltivazione e all’allevamento, sino a un massimo del 5% della superficie dell’azienda, da realizzare direttamente dagli agricoltori e in aree marginali».

«Possediamo – ha evidenziato – terreni non destinati all’agricoltura che potrebbero essere messi a valore con il fotovoltaico, ci domandiamo perché utilizzare terreni fertili che già producono valore economico, sociale ed ambientale togliendo traiettorie di futuro alle nuove generazioni di agricoltori».

«La pandemia da Coronavirus – ha commentato Coldiretti – ha rivoluzionato le priorità dei mercati e dei consumatori con le produzioni agricole, dalle quali dipendono le forniture alimentari, diventate più preziose e richieste del petrolio, con l’emergenza che ha ribaltato la geografia del valore della terra che è divenuta una ‘riserva naturale’ strategica da tutelare e proteggere».

«Coinvolgeremo altre associazioni che hanno a cuore il tema – ha concluso Parisi – per adesso i cittadini possono recarsi per la firma negli uffici della Coldiretti, nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica». (rrm)

In copertina, Enrico Parisi

IL MIELE È AMARO ANCHE PER LA CALABRIA
OGGI IL GIORNO DELLE API PER L’AMBIENTE

Sono 118 mila gli alveari a rischio in Calabria. Un gravissimo danno, se si considera che, nella nostra regione, secondo i dati della Anagrafe Nazionale Zootecnica – Banca Dati Apistica, lavorano 1385 apicoltori tra professionisti e hobbisti e, questi ultimi, producono miele per autoconsumo ma possiedono il codice di attività. Gli apiari sono 5406, gli alveari 118.465 e gli sciami 12.103.

«Dati e numeri nel tempo sono aumentati in parallelo con gli alveari dedicati al biologico, ma che adesso stanno subendo un duro colpo. Sono più di 3.500.000 i Kg di miele che si produce, che genera un valore alla produzione di oltre 15 milioni di euro. In media una singola ape visita in genere circa 7 mila fiori al giorno e ci vogliono quattro milioni di visite floreali per produrre un chilogrammo di miele». È l’allarme lanciato da Coldiretti Calabria, in occasione della Giornata Mondiale delle Api, che si celebra il 20 maggio, sottolineando come «l’inverno bollente e la primavera primavera segnata da ripetute gelate, hanno creato gravi problemi agli alveari con le api che non hanno avuto la possibilità di raccogliere il nettare, a causa delle basse temperature che hanno danneggiato i fiori».

Per questo, l’Associazione, visto il momento di grave difficoltà per gli agricoltori, ha ribadito la richiesta al Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria «di verificare i danni sulle aziende apistiche per la dichiarazione dello stato di calamità in questo delicato comparto, fondamentale per la salvaguardia della biodiversità e delle produzioni di qualità».

«Le anomalie del meteo – ha sottolineato Coldiretti – che si sono registrate hanno colpito le piante in piena fioritura, con pesanti conseguenze sul raccolto di miele mentre la pioggia ed il forte vento hanno ulteriormente ostacolato l’attività di bottinatura delle api per salvare le quali sono state somministrate sostanze zuccherine. Un intervento straordinario e costoso a causa della carestia da clima pazzo. Le difficoltà delle api sono un pericolo grave per la biodiversità, considerato che questi insetti contribuiscono all’impollinazione».

«Il ruolo delle api è fondamentale considerato che – ha evidenziato la Coldiretti – dall’impollinazione dalle api dipendono, in una certa misura, ben 3 colture alimentari su 4, come mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri e i meloni e secondo la Fao, ma l’impollinazione operata dalle api è fondamentale anche per la conservazione del patrimonio vegetale spontaneo. La crisi delle api rappresenta un danno ambientale ed economico in una situazione in cui ha spinto all’aumento del 13% degli acquisti familiari di miele nel 2020. Ma sugli scaffali dei supermercati italiani, più di 1 vasetto di miele su 2 viene dall’estero.  Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica.

«La Coldiretti – si legge in una nota – ricorda che il miele prodotto sul territorio è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti».

A ribadire che il contrasto alla moria delle api sul territorio italiano passa necessariamente dal sostegno agli apicoltori, è il deputato del Movimento 5 StellePaolo Parentela, ricordando che «numerosi sono tati i risultati raggiunti a tutela delle produzioni made in Italy: creazione dell’anagrafe apistica, introduzione dell’obbligo dell’indicazione del Paese di origine in etichettatura, lotta al coleottero Aethina Tumida, potenziamento dei controlli dell’Ispettorato Repressione Frodi (Icqrf) sul falso miele cinese, semplificazioni burocratiche per la vendita diretta, per il nomadismo e limitazioni e divieti all’utilizzo di fitofarmaci così da tutelare le api».

«Agli interventi normativi, incluso il riavvio del Tavolo apistico al Mipaaf grazie all’impegno dell’ex Sottosegretario Giuseppe L’Abbate – ha proseguito – si sono aggiunti i sostegni economici come i 2 milioni di euro per progetti finalizzati a sostenere produzioni e allevamenti di particolare rilievo ambientale, economico, sociale e occupazionale. Il comparto apistico potrà contare anche su parte dei 10 milioni di euro messi a disposizione delle cosiddette filiere minori nell’ultima Legge di Bilancio nonché è stato tra i settori che hanno sempre beneficiato degli esoneri contributivi previdenziali e assistenziali per 10 mesi nel 2020 e ora nel 2021».

«L’impegno del MoVimento 5 Stelle – ha concluso Parentela – per la salvaguardia delle produzioni apistiche continua. Stiamo lavorando per l’abbassamento dell’Iva sulla pappa e gelatina reale e servizi di impollinazione, per estendere l’obbligo in etichetta dei paesi di origine anche dei mieli in miscela, l’estensione del credito d’imposta per investimenti innovativi (Transizione 4.0) per tutelare le arnie dai furti e dai parassiti nonché per prevedere un ecoschema dedicato agli impollinatori nel Piano Strategico Nazionale della nuova Pac, dove il settore apistico è l’unico a vedersi raddoppiate le risorse». (rrm)