Le Consulte studentesche calabresi e la mascotte per la lotta al covid-19

di PINO NANOPer Franca Falduto, la Responsabile delle Consulte studentesche calabresi è un successo mediatico senza precedenti, almeno tra gli studenti calabresi. Una intuizione che va nella direzione sperata.

Dopo il lancio, avvenuto in occasione del primo anniversario della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus indetta dalla Commissione Affari costituzionali del Senato, la mascotte delle Consulte della Calabria continua infatti a riscuotere successo, diventando sempre più popolare e non solo tra i ragazzi. Coordinati dalla loro Responsabile Franca Falduto, infatti, gli studenti Rappresentanti hanno voluto rinnovare il loro impegno sociale con un gesto altamente simbolico, ovvero la creazione di un simpatico personaggio allo scopo di offrire un’ulteriore, rinnovata chance alla promozione della campagna vaccinale.

L’iniziativa segue le precedenti, ovvero la realizzazione di originali locandine rese “virali” dall’uso delle tecnologie perché diffuse attraverso i social, ma anche distribuite in tutte le scuole con metodi più tradizionali unitamente alla riproduzione delle stesse in miniatura su supporti con funzione di pen drive. Tali attività sono state rese note ad un ampio parterre di persone in vari ambiti, nonché ai massimi vertici istituzionali sia a livello locale che nazionale. Tutti concordi nel condividerne la valenza e gli obiettivi: dal Presidente della Regione Calabria al Ministro dell’Istruzione e tante altre autorevoli Personalità che si sono congratulate con gli studenti calabresi il cui impegno costante e plurimo, sviluppato in stretta sinergia istituzionale, è stato più volte oggetto di apprezzamenti.

«La realizzazione della mascotte e delle altre iniziative intraprese, – dichiara Franca Falduto – rendono testimonianza, materializzandolo, del percorso degli studenti attraverso l’enorme disagio causato dalla pandemia e non solo, affermando contestualmente la ferma volontà degli stessi di reagire e sostenere i più deboli. Nel caso specifico, dando vita ad un divertente peluche, è stato più facile diffondere un messaggio fondamentale attraverso uno slogan, che campeggiando in bella mostra, è divenuto ormai virale: “Come l’ago del riccio Riccino, non fa male, è solo un vaccino».

Con questa semplice ma ingegnosa trovata i nostri studenti hanno voluto “fare la loro parte” accanto a: scienziati e ricercatori, medici ed infermieri, pubblici amministratori, donne e uomini della Protezione civile, militari e Forze dell’ordine, volontari”.  E così, anche le nostre Consulte studentesche, citando il Presidente Mattarella «dopo lo smarrimento dinanzi ad una minaccia così insidiosa, hanno lasciato spazio ad una reazione tenace, fatta di coraggiose scelte collettive e di avveduti comportamenti individuali, che ha consentito di affrontare una sfida senza precedenti nella storia recente dell’umanità». (pn)