LAINO BORGO (CS) – La Sagra del Tartufo

Oggi, a Laino Borgo, al via la Sagra del Tartufo, organizzata dall’Amministrazione Comunale, guidata da Mariangelina Russo, in collaborazione con l’Associazione Pro Loco 2016.

Si parte alle 15.00, con una visita ad una tartufaia in località Tavernito. Poi, dalle 19.00, in Piazza Navarro, l’apertura degli stand di gastronomia con gli chef Gabriele Sirufo e Amelia Leone, che delizieranno il palato con un menù dedicato all’ecotipo del Pollino

Ma anche tanto artigianato e stand di promozione turistica con le società di rafting ed il parco avventura pronti a raccontare ai visitatori il fascino di un territorio dalle mille attrattive. Ad animare la festa, la musica blues di Francesco De Mare, in arte Missipi Eyes.

L’idea dell’amministrazione – ha commentato il sindaco Russo – è quella di rendere attrattivo il territorio di Laino Borgo durante tutto l’anno destagionalizzando le presenze che attraverso le sagre, momento per valorizzare i prodotti tipici del territorio, fungono da attrattore per coloro che scelgono il Pollino per una esperienza a contatto con le comunità ed i borghi ricchi di fascino». (rcs)

Nella Valle del Mercure si cerca l’antica “Laos”

In località San Gada di Laino Borgo, per la precisione nella Valle del Mercure, è stata portata scoperta una città nascosta: sembrerebbe l’antica Laos.

Tale scoperta è avvenuta nel corso di una campagna di scavi condotta dall’Università di Messina, il cui gruppo, composto da studenti di archeologia, era diretto da Fabrizio MolloSfacteria.

«Un progetto di scavo – rende noto l’amministrazione comunale – iniziato dopo l’incontro tra il docente messinese ed il compianto Sindaco di Laino Borgo, Francesco Armentano, che fu il primo a credere nelle potenzialità di questa attività archeologica ed inserirla in un quadro di valorizzazione del turismo culturale di Laino Borgo e dell’intera Valle del Mercure».

Il Sindaco Mariangelina Russo ha, poi, continuato nel solco di quella esperienza positiva finanziata per la prima volta proprio dall’Amministrazione guidata dal primo cittadino Armentano, e che ha dato esito positivo chiedendo all’Ente Parco del Pollino di supportare la continuazione degli scavi che ha portato ad un progetto più compiuto – redatto dall’Università di Messina – per avviare una campagna archeologica in località San Gada che ha portato ad importanti rinvenimenti che sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa.

Quella ritrovata nella Valle del Mercure è una grande città con una maglia viaria regolare attorno alle abitazioni, muri tutti perfettamente allineati, una serie di reperti (figure fittili, testine, oggetti di ornamento) e, soprattutto, tracce di intonaco parietale in stile rosso pompeiano, così come il pavimento con uno strato di calce (presente, per capirsi, solo nelle case di Pompei).

Se, poi, si aggiunge che all’interno dei quasi 200 metri quadri di saggio è stato rinvenuto lo scheletro di un uomo sicuramente schiacciato dalle pareti di una casa crollata durante un sisma – la storia ci dice che Laos fu distrutta da un forte terremoto -, e più in là altri segni evidenti di crolli di dispense con cocci di vasi da bere e per mangiare disseminati lungo il campo sondato dagli archeologi, e che questo sito si trovi in posizione baricentrica, nella valle del Lao, tra la Calabria e la Campania a poca distanza dalle tracce dell’antica via Annia Popilia le suggestioni per presupporre che quella ritrovata sia l’antica Laos ci sono tutte.

«Si è sempre pensato – ha spiegato il prof. Fabrizio Mollo –  potesse essere verso il mare senza mai cercarla invece nell’entroterra. Qui, a Laino Borgo, nei primi dell’800 furono trovate le monete antroposofiche (nel mondo ce ne sono una decina) ma nessuno se n’è mai occupato con grande rilevanza. Su questo sito – attraverso studi con strumenti avanzati – abbiamo rilevato circa 40 ettari cosparsi di materiale archeologico per questo bisogna continuare a fare ricerca e dare la certezza di ciò che oggi è solo una forte suggestione».

Nel corso della presentazione degli esiti di ricerca del primo campo di scavi archeologico finanziato dal Parco Nazionale del Pollino, che ha «creduto da subito nell’alto valore culturale e scientifico di questo sito» – ha ribadito ieri il Presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra -, è stato anche annunciato da Luigi Bloise, responsabile dell’Ufficio Geoparco del Parco Nazionale del Pollino, che un poster scientifico sui dati archeologici ritrovati a Laino Borgo verranno presenti e discussi nel corso della 15esima conferenza europea dei Geoparchi Unesco «segno evidente della grande attenzione internazionale di cui gode questa sensazionale scoperta».

Soddisfatta l’amministrazione comunale di Laino Borgo che attraverso il Sindaco, Mariangelina Russo, ha ringraziato il professor Mollo e la sua equipe per il prezioso contributo offerto alla comunità per «riappropriarsi della propria identità storica e culturale e rilanciare Laino Borgo nel campo del turismo culturale ed esperienziale didattico che ora deve essere messo al centro di un sistema più complesso e organizzato per la fruizione degli scavi e dei reperti rinvenuti».

Gli ha fatto eco il vice sindaco, Innocenzo Donato, uno dei membri dell’amministrazione che ha seguito da vicino gli scavi, il quale ha ribadito che ora serve realizzare una «prima esposizione per mostrare la mondo gli oggetti recuperati» e pensare nel prossimo futuro alla creazione di un museo che possa custodire nella maniera più degna possibile questo «grande tesoro culturale e storico» che Laino Borgo ha recuperato anche grazie alla attiva partecipazione di tanti cittadini che si sono coinvolti nella ricerca.

«Fu giusta – ha ribadito ancora il Sindaco Russo – l’intuizione del compianto sindaco, Francesco Armentano, di prendere contatti con l’Università di messi per avviare una prima ricognizione sul terreno nel 2018. Oggi noi siamo qui convinti a continuare quell’esperienza di ricerca che potrà far parlare di Laino Borgo nel mondo. Da parte nostra c’è l’impegno istituzionale a valorizzare, con tutte le nostre risorse e la stretta collaborazione con gli enti che oggi sono al nostro fianco, questo importante sito archeologico». (mp)

 

LAINO BORGO (CS) – Il XXII “Palio cu i Ciucci”

È in corso, a Laino Borgo, la 22esima edizione del Palio cu i Ciucci, organizzato dall’Associazione Pro Loco 2016 e dall’Amministrazione Comunale.

Per la giornata di oggi, alle 16.30 partiranno i cortei da ogni singolo rione, che si ritroveranno a Piazza della Repubblica. Da lì, inizierà la sfilata che li condurrà al campo di gara, allestito nella zona mercantile. Alle 19.00 partirà il Palio.

Ad animare la giornata, i Tamburi di Moncerviero di Mormanno e gli Sbandieratori di Bisignano. La manifestazione si chiude con il concerto, a PIazza della Repubblica, alle 22.00, degli Stereotto.

Il Palio cu i Ciucci nasce dall’imitazione del Palio di Siena da una idea del lainese Settimo Rossi, che decise di replicare l’importante evento equestre alla maniera calabra: invece dei cavalli, la competizione tra i rioni prevede l’utilizzo di asini.

«Il palio cu i ciucci – ha sottolineato il primo cittadino, Mariangelina Russo – è per noi un momento di festa della comunità che si traduce in azione di marketing territoriale e strategia complessiva di valorizzazione dell’identità locale, culturale, agroalimentare in una due giorni di grande valenza attrattiva che sa coinvolgere e far divertire la cittadinanza ed i turisti che sempre più in gran numero scelgono di seguire ed appassionarsi a questo evento di territorio». (rcs)