L’artista calabrese Mario Benedetto in mostra a giugno al Bipielle Arte di Lodi

Il 10 giugni, al Bipielle Arte di Lodi, s’inaugura la mostra Homo Sum dell’artista calabrese Mario Benedetto, organizzata dalla Fondazione Banca Popolare di Lodi e a cura di Vera Agosti e patrocinata dal Comune di Scilla, dal Museo della Permanente di Milano e dall’Associazione Liberi Incisori.

L’esposizione, visitabile fino al 3 luglio, è composta da oltre 70 opere fra dipinti ad olio, disegni, incisioni e Accept-painting raccontano di una figurazione moderna e incisiva tanto nel segno quanto nelle soluzioni cromatiche; una pittura che arriva dritto al cuore perché spontanea nella forza delle immagini e che prende spunto dall’interesse dell’artista per l’umanità in tutte le sue espressioni e dal fortissimo legame che ha da sempre con la sua terra di origine, la Calabria, non tanto intesa come paesaggio ma come territorio, espressione di valori, di vita vissuta, di storie pubbliche e private.

Pittore e scultore di grande tecnica, alla Bipielle Arte di Lodi Mario Benedetto, nato a Scilla nel 1946, si concentra volutamente solo sulla sua attività pittorica e figurativa dagli anni Settanta ad oggi.

La narrazione del suo procedere ha come punto di partenza le storie dipinte, incise o disegnate, rivelatrici di sentimenti, sogni, delusioni e gioie di uomini e donne, giovani e anziani.

Attraverso i volti, gli sguardi e i gesti i suoi personaggi Mario Benedetto racconta semplicemente l’esistenza così com’è nella sua trasparenza, nella sua crudezza, e lo fa nell’intensità della pittura che riflette la passione e il sentimento che lo legano a quelle storie, a quei volti, a quei territori, che lui conosce bene perché li ha visti e vissuti in prima persona.

Il titolo stesso della mostra, Homo sum, Sono un uomo, è l’abbreviazione della frase latina Homo sum, humani nihil a me alienum puto, ovvero Sono un essere umano, niente di ciò che è umano mi è estraneo, utilizzata da Terenzio nella sua commedia Heautontimorùmenos (Il punitore di se stesso, v. 77) del 165 a.C. La citazione sottolinea come l’interesse per tutto quello che riguarda l’umanità è basilare nella ricerca di Mario Benedetto.

«L’interesse per tutto quello che riguarda l’umanità – ha spiegato Vera Agosti – è basilare nella ricerca di Mario Benedetto, che, avulso da finalità politiche, abbraccia da anni un umanesimo glorioso e lirico, spesso raccontando le storie degli umili o dell’uomo della strada. Proprio la necessità impellente e urgente della narrazione spinge l’artista al ricorso continuo alla figurazione, per essere compreso in una maniera il più possibile immediata ed efficace».

«La mostra “Homo Sum” ci accompagna nell’universo di un autore di grande originalità offrendoci una selezione di alcuni tra i suoi lavori più significativi – ha commentato Guido Duccio Castellotti, Presidente della Fondazione Banca Popolare di Lodi – Un’esposizione che permette al pubblico di Bipielle Arte di confrontarsi, in molti casi per la prima volta, con un’esperienza artistica ampia, intensa e varia, dedicata interamente all’umanità nelle sue espressioni concrete colte nel momento del loro formarsi. Un’occasione che abbiamo voluto cogliere per offrirla alla città e al territorio lodigiano e che aggiunge all’attività della Fondazione un importate e ulteriore traguardo nella promozione della cultura e dell’arte italiana contemporanea».

 Lorenzo Maggi, assessore alla Cultura del Comune di Lodi: «Un’esposizione ricchissima che offre al pubblico lodigiano l’opportunità di conoscere a tutto tondo un artista poliedrico, incisore, pittore, scultore, mosaicista, capace di colpire il nostro immaginario con il suo racconto della quotidianità, semplice e diretto e al tempo stesso estremamente incisivo. Per la città di Lodi ospitare nello spazio prestigioso della Bipielle Arte un evento così significativo, con una curatela di livello e che ha ottenuto il patrocinio, oltre che del Comune di Lodi, anche del Comune di Scilla e del Museo della Permanente di Milano, è motivo di orgoglio e un segnale davvero incoraggiante, dopo un periodo estremamente complesso per il nostro territorio e il mondo della cultura che finalmente riparte con slancio e passione».

Completano la mostra alcuni disegni a tecnica mista, che mostrano il valore assoluto del disegno nel processo creativo di Mario Benedetto, diverse incisioni, oltre a sette Accept-Paintings, collages realizzati nell’ultimo decennio dove convivono grafica, disegno, pittura e fotografia. Opere realizzate con materiali di recupero che si sovrappongono uno sull’altro per letture molteplici, dove le parole completano il piano compositivo e cromatico facendo emergere in maniera ironica e critica il pensiero dell’artista su alcuni dei personaggi più importanti del mondo culturale, politico e sociale: fra questi Don Tonino Bello, meglio conosciuto come Don Tonino e dichiarato venerabile da Papa Francesco nel novembre del 2021, Anna Politkovskaya la più famosa giornalista russa che ha pagato con la propria vita la ricerca delle verità, Nicola Gratteri, magistrato calabrese che combatte a viso aperto per rendere libera la sua terra e quella di Mario Benedetto dalle mafie e dalle ingiustizie.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da La Serigrafica Arti Grafiche srl, con testi di Vera AgostiMarzio Dall’AcquaMarco Fiori, oltre a due estratti critici di Robin Lehleitner ed Emidio Di Carlo(rrm)