A Reggio inaugurato il ponte del Waterfront, intitolato all’ambasciatore Luca Attanasio

Reggio è la prima città, in Italia, ad aver dedicato uno spazio alla memoria dell’ambasciatore Luca Attanasio e alla sua scorta, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista dell’autovettura Mustapha Milambo, morti in un agguato in Repubblica Democratica del Congo il 22 febbraio 2021, inaugurando il ponte del Waterfront alla loro memoria.

Una cerimonia toccante, voluta fortemente voluta dalla Città metropolitana e dal Comune e a cui hanno preso parte, fra gli altri, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il Prefetto, Massimo Mariani, il vicesindaco, Tonino Perna, il consigliere metropolitano con delega alle Politiche Internazionali, Comunitarie e del Mediterraneo, Giuseppe Marino, i vertici territoriali di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, i genitori e la moglie dell’ambasciatore Luca Attanasio, Zakia Seddiki e la fidanzata del carabiniere Iacovacci, Domenica Benedetto.

Un momento carico di emozione che ha preceduto l’avvio della tre giorni del The Last 20, che vedrà confrontarsi a Ecolandia i rappresentanti diplomatici di venti Paesi “impoveriti” da sfruttamento coloniale, guerre e conflitti etnici e catastrofi climatiche.

«È stato un momento davvero molto toccante quello vissuto oggi – ha detto Falcomatà – e, per noi, è motivo d’orgoglio e un grande onore essere la prima città in Italia a dedicare uno spazio alla loro memoria, un luogo fortemente simbolico sotto due punti di vista: è la zona più nuova della città e coinvolge un ponte non casualmente, ma come simbolo di collegamento e attraversamento, ovvero di quanto Luca Attanasio anche in Congo ha provato a fare, cercando di stabilizzare una situazione che sotto il profilo politico, dell’agibilità democratica e dello sfruttamento delle risorse naturali di quel paese, rimane ancora oggi molto difficile. Siamo molto felici che questo ponte abbia la loro anima perché il loro lavoro, il loro spirito di servizio diventano un punto di riferimento per tutta la cittadinanza».

Ma è anche un modo, ha evidenziato il primo cittadino, «per continuare a chiedere che resti altissima l’attenzione su una vicenda su cui bisogna ancora fare piena luce e noi da Reggio Calabria chiediamo giustizia per quello che avvenuto in Congo. E la giornata di oggi, anche con l’avvio del Last 20, conferma ancora di più quanto Reggio Calabria possa e debba essere centrale nell’ambito del dialogo, della cooperazione internazionale e del lavoro per mantenere o ripristinare la pace nei territori in cui ancora manca e soprattutto rispetto al percorso, che ci vede tutti protagonisti, sul terreno dell’inclusione, dell’accoglienza e del rispetto dei diritti umani».

Di giornata importante, ha poi parlato anche la moglie dell’ambasciatore Luca Attanasio, Zakia Seddiki: «attraverso un gesto che viene direttamente dal cuore di questa città. Per la nostra famiglia e per quanti conoscevano Luca, Vittorio e Mustapha, questa iniziativa contribuisce a mantenere vivo il loro ricordo. E forse l’aspetto più bello e significativo di ciò che ha voluto promuovere Reggio Calabria, è la possibilità di veicolare un messaggio di convivenza pacifica, nel segno di persone che hanno servito il loro Paese fino all’ultimo istante».

Un ambasciatore che ha portato in Africa la parte migliore dell’Italia, ha proseguito Perna, «ovvero quello della solidarietà. E noi oggi onoriamo quel sacrificio aprendo un importantissimo meeting internazionale che vede riuniti a Reggio Calabria i rappresentanti e le comunità provenienti da vari paesi dell’Africa e dell’Asia che sono agli ultimi posti nelle classifiche mondiali. Un modo anche per guardare il mondo da questa prospettiva ma soprattutto per avviare un percorso ragionato sulle possibili alternative, di visione internazionale, legate al lavoro e alle prospettive climatiche. Reggio Calabria ha sempre avuto una forte connotazione in termini di accoglienza e ha tutte le carte in regola per ambire ad un ruolo internazionale sul fronte della cooperazione».

L’intitolazione del ponte che unisce la città al suo porto, ha infine aggiunto Marino, «vuole essere soprattutto il segno di un percorso che Reggio Calabria intende iniziare a svolgere nel Mediterraneo. Una città di pace in grado di stabilire connessioni positive tra le nazioni come dimostra anche la tre giorni del Last 20. Un confronto di respiro internazionale che getterà le basi per una nuova riflessione su come cambiare il destino di quei territori segnati ancora oggi da conflitti e assenza di diritti. Il modo migliore per onorare la figura di Luca Attanasio».
«Sono molto grato alle autorità municipali di Reggio Calabria, per aver dedicato un ponte alla memoria dell’ambasciatore Attanasio. È una scelta che ci onora tutti» si legge nel messaggio del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, inviato per la cerimonia di intitolazione del nuovo ponte sul waterfront di Reggio Calabria.
«Abbiamo dedicato all’Africa – ha spiegato Di Maio – una sessione dei lavori della Ministeriale Esteri-Sviluppo del G20 di Matera e ospiteremo a Roma a inizio ottobre, nel quadro della co-presidenza italiana della COP26, l’evento ministeriale ‘Incontri con l’Africa’, sulla transizione ecologica ed energetica. Su questi obiettivi si concentreranno anche gli incontri dei ‘The Last 20’ che si aprono oggi, proprio con l’inaugurazione del ponte alla memoria dell’ambasciatore Attanasio. Non esiste simbolo più immediato e universalmente comprensibile di cooperazione e vicinanza».
«Sono certo – ha concluso Di Maio – che anche Luca Attanasio lo avrebbe apprezzato, forte della sua convinzione che l’Italia abbia capacità e sensibilità senza pari per affrontare le sfide globali della contemporaneità promuovendo una visione del mondo equa e fondata sulla leale collaborazione tra i popoli e gli Stati». (rrc)

Il Ponte del Waterfront di Reggio sarà intitolato all’ambasciatore Luca Attanasio

Il ponte del Waterfront di Reggio Calabria sarà intitolato a Luca Attanasio, l’ambasciatore nella Repubblica del Congo ucciso lo scorso febbraio nell’adempimento delle proprie funzioni. È quanto ha deciso la Giunta di Reggio Calabria, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, avviando, così, l’iter che porterà la richiesta alla valutazione della Commissione Toponomastica per gli atti di propria competenza ed alla Prefettura di Reggio Calabria.

Siamo particolarmente orgogliosi di questa proposta – ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà – perché segna un riconoscimento all’operato, ai valori ed ai principi che hanno fatto di Luca Attanasio una delle persone più sensibili alle varie emergenze sociali del continente africano. Lo ricordiamo, infatti, per il suo grande attivismo in molti programmi di aiuto promossi dalla “Comunità di Sant’Egidio”, tanto da ricevere, nel 2020, il Premio internazionale Nassiriya per la Pace proprio per il suo impegno volto alla salvaguardia della pace tra i popoli».

«Ancora è forte nella memoria di ognuno di noi – ha aggiunto il primo cittadino – il ricordo di quel vile e tremendo agguato che, il 22 febbraio 2021, strappò alla vita una persona buona, rimasta vittima di un tentativo di rapimento dagli esiti nefasti e drammatici che sconvolse l’intera comunità diplomatica internazionale. In quel momento, Luca Attanasio era a bordo di un convoglio del Programma alimentare mondiale insieme ad uomini impegnati nella missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione della Repubblica Democratica del Congo. Il commando, armato di mitragliatori, che entrò in azione aprendo il fuoco contro il mezzo diretto a Rutshuru, uccise anche l’autista del convoglio Mustapha Milambo ed il carabiniere della scorta, Vittorio Iacovacci».

«Una pagina tristissima della storia contemporanea del Paese – ha concluso il sindaco Falcomatà – che la città di Reggio Calabria vuole imprimere nel ricordo perenne intitolando un luogo simbolo della Città a chi, nell’adempimento del proprio dovere, ha perso la vita infondendo al mondo una lezione di umanità, di altruismo, coraggio, dedizione al lavoro e sostegno agli ultimi, dei più poveri e fragili del pianeta». (rrc)