RIFIUTI URBANI 2020 IN CALO IN CALABRIA
PER LA DIFFERENZIATA CRESCITA SCARSA

dalla REDAZIONE ROMANA – I dati relativi alla produzione dei rifiuti urbani e della loro raccolta, diffusi da Arpacal (l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) nel suo rapporto 2021 e relativo all’anno 2020, indicano un comportamento virtuoso della Calabria con un calo nella produzione, ma non sono entusiasmanti quelli per la raccolta differenziata. Secondo quando si rileva nel Rapporto 2021, la produzione dei rifiuti urbani in Calabria, è scesa, leggermente, nel 2020 (da 767,270 tonnellate nel 2019 a  715,975) registrando un  aumento della raccolta differenziata che dal 47,23 % (2019)  passa a 47,83%. Il trend positivo riguarda in particolar modo i  Comuni di Vibo Valentia e Catanzaro.

Il direttore generale dell’Arpacal, Mimmo Pappaterra, valuta positivamente i dati: «Prosegue gradualmente – ha dichiarato Pappaterra – il percorso di diffusione della raccolta differenziata in Calabria, con ottime performance su alcuni territori provinciali e criticità sedimentate in altri. E’ la fotografia dello scenario della raccolta dei rifiuti in Calabria, che abbiamo inviato alle Istituzioni competenti e rendiamo nota all’opinione pubblica, che sarà utile per le programmazioni future».

I dati derivano da una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione curata dalla Sezione Regionale Catasto Rifiuti istituita presso la Direzione Scientifica dell’Arpacal, in attuazione di uno specifico compito istituzionale. Dal prossimo anno – stato fatto rilevare dal Responsabile della Sezione Regionale Catasto Rifiuti, Clemente Migliorino, e dal funzionario Fabrizio Trapuzzano, sono previste alcune novità nel collecting dei dati che permetteranno di superare i limiti determinati dalla raccolta dati, basata sull’invio di una scheda da compilare ad opera dei Comuni. Dal maggio 2021, infatti, è operativa la piattaforma MySIR che permette un aggiornamento costante dei dati di ciascun comune, sulla produzione dei rifiuti. Attraverso questa nuova metodologia, l’Arpacal potrà costantemente monitorare i dati incrociandoli con quelli dei gestori degli impianti di trattamento, elaborando report più puntuali rispetto alla vecchia metodologia sinora applicata.

Il direttore scientifico dell’Arpaca, Michelangelo Iannone, nel commentare il report ha voluto evidenziare l’importanza di accelerare per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile: «Attraverso un efficace e completo sistema conoscitivo sui rifiuti, grazie al registro dinamico introdotto nel maggio scorso, Arpacal è in grado di fornire al decisore pubblico un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e utile per orientare politiche e interventi adeguati, introducendo, se necessario, eventuali misure correttive».

I valori della raccolta differenziata, come detto prima, non sono brillanti, ma segnalano l’impegno di comuni come Catanzaro e Vibo Valentia che hanno registrato performance in incremento rispetto al passato e soprattutto a fronte dei risultati poco ragguardevoli di molti comuni calabresi. Le tabelle si commentano da sole:

Infatti, Catanzaro registra un 70,27% rispetto al 66,97% dell’annualità precedente, e Vibo Valentia il 63,10% rispetto al 47,83% rispetto all’anno precedente, un dato che registra  un salto percentuale molto importante del +15,27%. Il buon andamento si riflette sulle province di riferimento di Catanzaro (60,03%) e Vibo Valentia (53,79%). Altro discorso per la città di Cosenza (59,85%) e, quindi, la sua provincia (56,05%) che registrano un lieve calo rispetto alle annualità precedenti. Importanti criticità vanno registrate nell’area metropolitana di Reggio Calabria (37,45% la città e 32,30% l’area provinciale) e nella città e provincia di Crotone (11,98% città e 27,01% provincia); in questi casi continuano ad incidere i problemi all’impiantistica a supporto della gestione dei rifiuti.

Nel complesso regionale, la top 5 dei comuni più virtuosi vede confermato al primo posto Frascineto (85,06%), in provincia di Cosenza, seguito dalle “new entry” Gimigliano (85,04%) e Tiriolo (84,84%) della provincia di Catanzaro. Al quarto posto Carolei (83,41%) e al quinto Cerisano (83,14%) , in provincia di Cosenza.

In base alla regolamentazione attualmente in vigore, approvata con D.G.R. n. 226 del 29 maggio 2017, entro 30 giorni, i Comuni inadempienti, cioè che non hanno trasmesso alcun dato, e quelli che hanno trasmesso, ma che intendono migliorare, potranno fornire dati ed osservazioni integrative. (rrm)