Alta velocità Sa-RC, il Mit accelera: Opera strategica

L’alta velocità Salerno-Reggio Calabria è un’opera di grande valore strategico. Per questo il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha messo il piede sull’acceleratore per questa importante infrastruttura.

«Il ministro – si legge in una nota del Mit – la ritiene un’opera rilevante (anche in ottica del futuro Ponte sullo Stretto) e il dicastero è in stretto contatto con i sindaci campani dell’area interessata dalla prima tranche che riguarderà la realizzazione di 33 km tra Battipaglia e Romagnano (Salerno). Valore 2,7 mld, finanziati con i fondi Pnrr».

«La nuova linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria – conclude la nota – è un investimento ad oggi stimato di circa 22 miliardi di euro ed è parte integrante del Corridoio della rete Ten-t “Scandinavia – Mediterraneo” che collega Palermo a Helsinki. L’opera di grande valore strategico consentirà di sviluppare nuovi traffici viaggiatori e merci lungo l’asse nord-sud del Paese». (rrm)

3 miliardi in più anni per la Strada statale 106: l’annuncio del Mit

È previsto un finanziamento pluriennale di 3 miliardi di euro per l’ammodernamento e la messa in sicurezza dell’arteria nel tratto ricadente nella Regione Calabria. È quanto ha annunciato il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato dal ministro Matteo Salvini.

Ma non è finita: previsto, anche, lo stop agli aumenti delle multe e finanziamenti ad hoc anche per la
Torino-Lione.

«Un risultato storico dopo anni di chieste inascoltate» riporta l’Ansa.

Il Mit guidato da Salvini, dunque, sta rispettando gli impegni presi. Lo scorso 9 novembre il ministro aveva incontrato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, per discutere appunto della Statale 106, e aveva ribadito che «la determinazione del ministero è trovare nuovi strumenti normativi e finanziari per prevedere interventi risolutivi e stanziamenti chiari e spalmati su più anni».

Il Governatore, dal canto suo, in una recente intervista a Il Corriere della Calabria, aveva ribadito che «la Strada Statale Jonica è una delle priorità del mio governo regionale. Già dai primi mesi dopo il mio insediamento alla Cittadella ho chiesto all’esecutivo nazionale, allora guidato da Mario Draghi, di accendere un faro su un’arteria di vitale importanza per la nostra Regione e per l’intero Mezzogiorno».

Il governatore nell’intervista ha spiegato che l’obiettivo è «quello di concludere i lavori della Ss 106 in 10-15 anni al massimo: per completare interamente questa infrastruttura ci vorranno più risorse di quelle che verranno stanziate per il Ponte sullo Stretto» e che finanziamenti «dovranno, auspicabilmente, essere scadenzati nel tempo, per evitare la possibilità di disimpegnare queste risorse a causa dei tempi tecnici necessari a costruire l’opera». (rrm)

Il Mit ha approvato il progetto “Lamezia Spazio Generazione 2021”

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha approvato il progetto Lamezia Spazio Generazione 2021, con cui il Comune di Lamezia Terme ha partecipato all’Avviso Pubblico del Mit, e ha programmato e progettato a livello definitivo in BIM (Building Innovation Modelling) con il gruppo di professionisti, tutti i 16 interventi che fanno parte del progetto integrato per oltre 98 milioni di euro.

Grande soddisfazione è stata espressa da Pasquale Luzzo, capogruppo del Rtp Spazio Generazione 2021sottolineando come tale traguardo «è motivo di grandissima soddisfazione e orgoglio, frutto esclusivo di un impegno collettivo orientato al raggiungimento del difficilissimo obiettivo di rigenerazione urbana. È un grande onore aver contribuito a dotare la mia città di un progetto così ambizioso e importante per il rilancio economico-sociale e posizionare Lamezia Terme ai primi posti a livello nazionale».

«È stata scritta – ha aggiunto il professionista – una pagina storica per il Comune di Lamezia Terme che ha ottenuto un risultato straordinario vista la complessità del bando e considerati i tempi ristrettissimi per definire una valida proposta progettuale. Nonostante queste indubbie difficoltà, in soli due mesi e mezzo, e precisamente dal 2 Febbraio 2021 al 15 Aprile 2021, in piena pandemia da Covid-19, sono stati attuati tutti gli incontri con i portatori di interessi locali, individuate e condivise le priorità e le scelte programmatiche e progettuali in coerenza con l’Avviso pubblico e realizzate le progettazioni degli interventi grazie al coinvolgimento di 30 professionisti lametini e calabresi disponibili a cogliere questa importantissima sfida. È stata una scelta coraggiosa, quella di puntare al Progetto Pilota con scadenza il 15 aprile 2021 ma il coraggio è stato supportato dalla ferma volontà di raggiungere un obiettivo storico mai ottenuto in termini finanziari e progettuali.».

«Ringrazio tutti i colleghi professionisti – ha proseguito – che hanno accettato tale sfida, lasciando ognuno i propri impegni  professionali per dedicarsi e lavorare giorno e notte sui progetti da realizzare, il sindaco Paolo Mascaro che da subito ha supportato tale importante iniziativa partecipando alle numerose riunioni con tutti gli attori locali, i Commissari prefettizi che hanno favorito l’approvazione del progetto da parte del Comune di Lamezia Terme, il Rup  e i tecnici comunali che hanno seguito tutti i passaggi burocratici per la presentazione del progetto, l’on. Domenico Furgiuele che ha supportato fattivamente l’intero progetto, e tutti i cittadini e i partner locali portatori di interesse che hanno aderito a questa iniziativa attraverso preziosi contributi. Ringraziamento anche a chi conoscendo la realtà dei fatti ha difeso e sostenuto sui media, le attività e i meriti del gruppo di progettazione».

«È, comunque, necessario precisare la realtà dei fatti – ha proseguito – l’aggancio della proposta progettuale al Piano Strategico “Lamezia Terme città Aperta e del Mediterraneo” del 2009 è stato marginale e ha interessato solo le linee strategiche generali e in particolare parte della Linea Strategica A “Città delle Qualità”. Nessuno dei 9 progetti previsti nel Piano Strategico approvato dal Comune di Lamezia Terme con Dgc n. 11 del 18.2.2009 è stato inserito all’interno del Progetto Integrato in quanto non coerenti con le finalità e gli obiettivi dell’Avviso pubblico».

«È indubbio – ha detto ancora – che tutta questa attività di programmazione e progettazione e la straordinaria valenza finanziaria del progetto integrato, del quale se ne rivendica integralmente la proprietà intellettuale, ha di fatto contribuito a realizzare una significativa parte del nuovo Piano Strategico della Città, più moderno e innovativo, maggiormente orientato al futuro e alla soluzione dei problemi attuali della città, in un’ottica di centralità territoriale che Lamezia Terme ha e dovrà avere per l’intero comprensorio. Il successo a carattere nazionale ottenuto della proposta progettuale “Lamezia Spazio-Generazione 2021”, che ricordo si è classificata al 5° posto su 271 proposte pervenute, è stato un merito collettivo a dimostrazione che laddove c’è sinergia e unione di intenti, ognuno per la propria parte, i risultati importanti arrivano. Si è dimostrato anche che le eccellenze tecniche e culturali sono presenti nella nostra città e non hanno nulla da imparare o da invidiare da professionisti o professori con nomi altisonanti provenienti da altre parti del Paese».

Il dott. Luzzo ha concluso annunciando che «a breve sarà realizzata una pubblicazione specifica per far conoscere questa incredibile e forse unica esperienza entro il 2021 e nel 2022 saranno organizzati convegni\seminari tematici itineranti di presentazione delle proposte progettuali pilota finanziate in Italia». (rcz)

 

REGGIO – Incontro con il Mit per il Decreto Calabria

Il Comune di Reggio Calabria si è incontrato, in via telematica, con i vertici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per fare il punto sulle prospettive e delle opportunità di sviluppo legate al Decreto Reggio.

Presenti al tavolo convocato con il Ministero, l’assessore ai Lavori Pubblici, Grandi Opere e Politiche Comunitarie del Comune, Giovanni Muraca che ha ringraziato la parte tecnica «per la proficua interlocuzione avviata», l’assessore alle Manutenzioni Rocco Albanese, l’assessore all’Urbanistica e ai Trasporti Mariangela Cama e il consigliere Giuseppe Marino, oltre ai tecnici, dirigenti e funzionari dell’Amministrazione reggina.
«La costruttiva interlocuzione che ormai da anni abbiamo avviato con i centri decisionali romani – ha commentato al termine dell’incontro il sindaco Giuseppe Falcomatà – ci ha consentito il riavvio di due delle quattro linee di finanziamento previste, imprimendo una spinta notevole ad alcune opere strategiche per la crescita della nostra città, basti pensare al Parco Lineare Sud, al Centro Civico di Archi, al campo di Ciccarello, al nuovo Parco urbano di Vito o a quello, più recente, in zona aeroporto».
“Ora lo sguardo dell’amministrazione comunale è rivolto alle nuove prospettive connesse a queste importanti risorse «con l’obiettivo di fare ancora di più – ha aggiunto il primo cittadino – e in questo contesto si inseriscono questi momenti di ascolto e confronto tecnico operativo con i vertici ministeriali di concerto con dirigenti e tecnici comunali. Ringrazio in tal senso il ministro Paola De Micheli e il sottosegretario Salvatore Margiotta per la preziosa opera di raccordo tra il nostro territorio e il Mit».
«Adesso – ha spiegato ancora il sindaco – è di fondamentale importanza sbloccare le altre due linee di finanziamento al cui interno ci sono altri interventi strategici e perfettamente coerenti con la visione di sviluppo della città. Pensiamo, solo per fare un esempio, alle aste del Calopinace. La strada è ancora lunga, ma abbiamo definito in modo molto chiaro il percorso da seguire. Un modus operandi che ci consentirà di monitorare la situazione da vicino, opera per opera, e di avere la cassa necessaria per poter riavviare o avviare progetti e interventi, concluderli e quindi consegnarli alla città».
«I nostri tecnici – ha concluso – sono impegnati attivamente su questo fronte e con il Mit abbiamo già fissato un nuovo incontro da tenersi a breve per fare un nuovo punto di tipo politico sullo stato dell’arte circa questo decisivo strumento di sviluppo». (rrc)

La Catalfamo al Mit: il progetto del ponte esiste già, cantierato non cantierabile, non si perda tempo

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, ha partecipato questa mattina al gruppo di lavoro del ministero delle Infrastrutture che dovrà valutare le proposte progettuali per la realizzazione di un attraversamento stabile dello Stretto di Messina e ha ribadito che «un progetto dell’attraversamento sullo Stretto già esiste ed è un progetto cantierato, non cantierabile».

La riunione, svoltasi in videoconferenza e coordinata da Giuseppe Catalano, presidente della struttura tecnica di di missione del Mit, è servita per ascoltare le proposte e le osservazioni delle Regioni Sicilia e Calabria e dei Comuni di Messina e Reggio Calabria sugli aspetti tecnici e, in particolare, sulle esigenze di connessione alle reti di trasporto locali della nuova infrastruttura.

«Si è trattato – ha spiegato l’assessore Catalfamo – di un aggiornamento tecnico rispetto a un’audizione del gruppo di lavoro che si è tenuta nei giorni scorsi. Dall’interlocuzione odierna, la Regione Calabria ha sicuramente tenuto un’impostazione molto simile a quella della Regione Sicilia. È stato, infatti, evidenziato, in modo deciso, che la metodologia fin qui seguita dal Mit ci può riportare indietro rispetto a percorsi che, invece, davamo per conclusi. Abbiamo ribadito che un progetto dell’attraversamento sullo Stretto già esiste ed è un progetto cantierato, non cantierabile.».

«Questo  – ha aggiunto – l’abbiamo messo più volte in evidenza. L’attuale impostazione del Mit parla ancora di analisi benefici-costi o costi-utilità, riprendendo e riapprofondendo alcuni aspetti inerenti alla mobilità e agli aspetti urbanistici. Pensiamo di avere fornito ogni elemento, in totale sintonia con la Regione Sicilia, per chiarire quella che è la nostra posizione».

«Allo stesso tempo – ha proseguito l’assessore – abbiamo ritenuto di non sottrarci a una prosecuzione di questo tipo di interlocuzione, inviando al Mit una scheda di sintesi, convinti che le nostre posizioni potranno essere ulteriormente più incisive rispetto al percorso già intrapreso dal Governo».

«Tra le varie tematiche – ha concluso Catalfamo – abbiamo ribadito, in maniera determinata, che tutto il ragionamento sul progetto del collegamento sullo Stretto non può fare a meno dello studio di fattibilità sull’alta velocità e alta capacità, rispetto ai quali il ministro, qualche mese fa, aveva garantito che sarebbero stati presentati entro i primi mesi dell’anno. Studio di fattibilità che non può prescindere dall’attraversamento dello Stretto, che è parte integrante del corridoio 5 europeo». (rrm)