Si arricchisce la proposta culturale del Parco Archeologico di Sibari

La proposta culturale del Parco Archeologico di Sibari si arricchisce, con uno spazio multimediale stabile e di una mostra temporanea, che integra e  dialoga col nuovo allestimento, anch’esso temporaneo, del Museo nazionale Archeologico della Sibaritide.

Con la mostra Invocazioni, il passato incontra il presente nei disegni dell’artista Giorgia Catapano: «In  qualche modo mi piace pensare di avere invocato il tempo più fiorente della città e  della bellezza perché ci aiutasse a indirizzarci nel caos contemporaneo, creando una  sorta di dialogo tra tempi storici», spiega l’artista di origini tarantine a proposito della  genesi della sua produzione pittorica, concepita come una sorta di rito liberatorio  dall’incertezza scaturita dalla pandemia.

Attraverso la riproduzione di reperti archeologici, conservati in musei italiani e stranieri, su pagine di quotidiani nazionali e internazionali, Catapano ricolloca forme dell’arte antica nella contemporaneità. Tra i  soggetti scelti per la realizzazione di alcuni disegni della serie, compaiono anche  reperti della collezione del Museo sibarita. Da qui, l’interesse del Parco di Sibari nel  promuovere la mostra, rendendola un’opportunità per valorizzare le proprie collezioni  e un’occasione per interpretare l’archeologia attraverso la lente dell’arte contemporanea. In uno scambio continuo fra il “dentro” e il “fuori”, nella convinzione che un  museo non debba solo custodire dei reperti, dei manufatti antichi, ma anche andare  incontro all’anima delle comunità del territorio. 

Dall’8 dicembre sono aperte al pubblico anche le sale multimediali nel cosiddetto Modulo Ippodameo (dal nome di Ippodamo da Mileto, celebre architetto greco che  tracciò il piano urbanistico ortogonale dell’insediamento di Turi), un edificio costruito  nel 2016, in aggiunta agli spazi espositivi del Museo, in seguito ad un finanziamento  del Fondo europeo di sviluppo regionale. Le nuove sale offrono un interessante  percorso multimediale, progettato con la direzione scientifica del direttore del Parco archeologico di Sibari, Filippo Demma, e la collaborazione di grandi nomi dell’archeologia italiana. I visitatori potranno assistere a videoinstallazioni su Sibari e Turi  (colonia greca fondata dopo la distruzione della prima), vestire i panni di un archeologo attraverso esperienze di gaming, ripercorrere la storia del territorio della Sibaritide  (che si estende dal Pollino alla Sila) grazie a raffinate animazioni impreziosite dalla  voce dell’attore Giuseppe Cederna e manipolare virtualmente reperti del Museo in  3D, tra cui il celebre Toro cozzante. 

L’interazione fra elementi, persone, territorio, presente e passato, ha ispirato anche la nuova identità visiva del Parco archeologico di Sibari, a cominciare dal logo, risulta to della stilizzazione del moto ondoso che è stato geometrizzato, trasformato in un  segno grafico vettoriale, attraverso le proporzioni della sezione aurea.

A rendere  visibile lo stretto rapporto che lega acqua, terra e uomo in questo territorio caratterizzato dal fenomeno della subsidenza, l’abbassamento progressivo di porzioni di terre no, con periodici allagamenti e continui interventi di manutenzione. (rcs)

Il Mibact stanzia 3 milioni per valorizzare il Parco e Museo Archeologico di Sibari

Sono 3 milioni di euro la cifra che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali destina, con il piano strategici Grandi progetti beni culturali, per il rilancio del Parco e il Museo Archeologico di Sibari.

A renderlo noto, la sottosegretaria per la Cultura del Movimento 5 StelleAnna Laura Orrico, che ha sottolineato che si tratta di una «grande occasione per il Parco Archeologico, per l’area di Sibari e per tutta la Calabria».

«Con questi 3 milioni – ha scritto su Facebook la sottosegretaria –sarà possibile potenziare i sistemi di drenaggio del sito, tutelare e valorizzare i reperti attualmente depositati all’esterno del museo, avviare altri interventi di conservazione e restauro, completare le recinzioni esterne, migliorare l’accessibilità e l’illuminazione, installare un adeguato impianto di videosorveglianza, creare aree dedicate alla didattica. Insomma, si potrà finalmente intervenire su una serie di criticità che in questi anni non hanno permesso al sito di essere valorizzato per come merita».

Soddisfatta la deputata del Movimento 5 StelleElisa Scutellà, che ha ribadito che si tratta di «un risultato notevole quello dalla collega e amica Orrico che apporterà nuova linfa ad una realtà storica e culturale della Sibaritide».

«Grazie al Piano Grandi progetti beni culturali – ha aggiunto – il Mibact finanzierà con 103 milioni di euro per il triennio 2020-2022 interventi a favore del patrimonio culturale dell’intero territorio nazionale. Nel solco di tale progetto il Parco archeologico di Sibari, dopo l’acquisita autonomia speciale avvenuta nemmeno un anno fa, potrà contare su cospicue risorse permettendo così di porre in essere indispensabili e fondamentali interventi che andranno a valorizzare e migliorare la sua area pregna di storia e della memoria di una delle più ricche e importanti città della Magna Grecia».

«Tutelare, salvaguardare e promuovere l’area archeologica di Sibari – ha concluso la parlamentare – significa permettere ad un patrimonio con una storia millenaria di poter essere custodito e preservato e far inoltre in modo che lo stesso possa essere conosciuto da chi ancora non ha avuto tale privilegio. I fondi destinati al Parco sono il frutto di un impegno concreto portato avanti dal sottosegretario Orrico con cui ho condiviso la natura prioritaria ed impellente per restituire l’antico splendore ad un patrimonio incommensurabile della nostra regione».

Anche Francesco Forciniti, portavoce alla Camera dei Deputati del Movimento 5 Stelle, è soddisfatto del risultato raggiunto: «il governo conferma, così, dopo il riconoscimento dell’autonomia economica e gestionale del Parco archeologico di Sibari, la sua massima attenzione per uno dei più importanti simboli culturali del sud Italia».

«Quasi una settimana fa, ancora – ha aggiunto – la Regione Calabria accoglieva con favore la proposta del Sindaco di Cassano di candidare Sibari a patrimonio Unesco. Ora le Istituzioni facciano un ulteriore e importante passo in avanti: un piano interregionale di valorizzazione del patrimonio culturale – turistico della Magna Grecia».

«Il recupero del parco archeologico di Sibari – ha concluso il deputato Forciniti – deve essere lo strumento attraverso cui realizzare un indotto economico, che vede il parco contenuto culturale per eccellenza». (rrm)