Al Reparto di Pediatria del Pugliese-Ciaccio curate malattie genetiche rare

«È giusto, quindi, che si sappia che nell’ospedale della nostra città, senza andare né a Messina né a Milano, i nostri figli possono avere le migliori cure possibili anche se sono affetti da malattie genetiche rare». È la bella testimonianza di Maria Concetta Merante, mamma di tre bambini affetti dall’osteogenesi imperfetta, che sono attualmente seguiti e curati al Reparto di Pediatria del Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.

«Ho avuto modo di ascoltare una intervista televisiva ad alcuni medici che, invocando l’intervento della Regione, lamentavano il fatto che i bambini con malattie genetiche rare sono costretti a lasciare la Calabria. Ad onor del vero, e nel rispetto del grande lavoro svolto con professionalità e competenza dal reparto di Pediatria del “Pugliese-Ciaccio” sento il dovere morale di portare la mia testimonianza – spiega la signora Merante, affiancata dal marito, Ubaldo Miccoli».

«I miei bambini sono affetti da osteogenesi imperfetta: in seguito al manifestarsi dei primi segnali legati alla fragilità delle ossa, grazie al dottore Raiola abbiamo scoperto che si trattava di una malattia genetica di cui anche io sono affetta. Senza mai muoverci da Catanzaro, nel nostro ospedale, siamo stati curati e continuiamo ad essere seguiti senza avere la necessità di spostarci dalla Calabria: in questo reparto abbiamo trovato tutto quello di cui abbiamo bisogno per stare meglio» ha proseguito la signora Merante.

«Sollecitare l’intervento delle istituzioni per migliorare i servizi e attivare progetti è utile per innalzare il livello del diritto alla cura – ha concluso la signora Merante – ma senza mortificare le professionalità esistenti che da decenni si impegnano con passione e sacrificio per una sanità migliore, soprattutto a misura di bambino, e ci danno la possibilità di raccontare le cose buone di una Calabria dal volto umano ed efficiente». (rcz)

Al “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro nascerà una Stroke Unit per le malattie cerebrovascolari

All’Ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro nascerà una Stroke Unit dedicata alle malattie cerebrovascolari. Ciò sarà possibile grazie a un protocollo d’intesa firmato dal commissari delle Aziende ospedaliere di Catanzaro e Cosenza, Francesco Procopio e Isabella Mastrobuono, alla presenza del presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, del commissario ad acta della Sanità, Guido Longo, e dei direttori delle strutture Radiologia diagnostica del “Pugliese Ciaccio” e di Neuroradiologia dell’“Annunziata”, Bernardo Bertucci e William Auteri.

Con il protocollo, si prevede l’attivazione di una Stroke unit di II livello nell’ospedale di Catanzaro, tramite una convenzione specialistica tra l’Unità operativa complessa (Uoc) di Neuroradiologia interventistica dell’“Annunziata” e l’Uoc di Neurologia/stroke Unit e Uoc di Radiologia del “Pugliese Ciaccio”. L’Unità di Cosenza si impegna a collaborare con quella di Catanzaro per la formazione dei radiologi. La partnership, dunque, consentirà al “Pugliese Ciaccio” il trattamento invasivo di pazienti colpiti da ictus cerebrale, i quali, attualmente, vengono sistematicamente trasferiti nell’“Annunziata”.

«È stato un grande piacere essere testimone, su invito del commissario ad acta Guido Longo, della firma di questo importante protocollo. Si tratta – ha dichiarato il presidente f.f. Spirlì – di una unità medica di contrasto per i pazienti colpiti da ictus, una delle tre cause principali di mortalità in Italia e nel mondo. Con l’intesa, si permette la formazione di nuovi operatori e si mette in atto una sorta di rete salvavita che unisce le professionalità cosentine a quelle catanzaresi». (rcz)