Caos Sanità a Reggio, la denuncia al viceministro Sileri di Rubens Curia

Il portavoce della Comunità Competente, Rubens Curia ha inviato una denuncia al viceministro della Salute Pierpaolo Sileri per evidenziare il caos sanità in cui si torva Reggio Calabria.

«Presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, sciolta per infiltrazioni mafiose – si legge nella lettera-denuncia –, tutto è fermo con gravi danni per i malati e le loro famiglie; ti chiedo un intervento su alcuni punti che hanno le coperture finanziarie:
A) Il Laboratorio di Patologia Clinica di via Willermin che processa i tamponi Covid 19, essendo andati in pensione 2 operatori sanitari è allo stremo (lavorano 16 ore al giorno), da tempo chiediamo di fare scorrere le graduatorie ma nulla si muove, nemmeno l’ipotesi di attrezzare il Laboratorio del Presidio Ospedaliero di Locri dove gli operatori sanitari hanno dato la loro disponibilità;
B) 1.450 ore di specialistica ambulatoriale interna non sono bandite con liste d’attesa infinite;
C) le Cure Domiciliari sono ferme dal maggio 2019 e i malati sono stati costretti a fare una denuncia alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio pur essendoci la copertura finanziaria;
D) i fondi Covid 19 per i nuovi posti letto di Terapia Intensiva, Semiintensiva, per il restyling dei Pronto Soccorsi dell’ASP e per l’assunzione del personale sono utilizzati con una lentezza esasperante.
Mi fermo qui perché potrei continuare con la Gastroenterologia di Locri e tanto altro.
A nome di Comunità Competente, che raggruppa oltre 40 Associazioni, Fondazioni, Ordini professionali e semplici cittadini, chiedo un tuo intervento perché i cittadini si sentono abbandonati». Curia conclude dicendo a Sileri: «So bene che la terna commissariale è stata nominata dal Ministero degli Interni, ma la tutela della salute deve essere garantita anche da questo organismo statale in collaborazione con i rappresentanti del Ministero della salute». (rrc)