Il presidente Tallini: ore cruciali per l’emergenza sanitaria, agire subito

Sono ore cruciali per l’emergenza sanitaria provocata dal ritorno della pandemia da covid: il presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini lancia un allarme perché non si indugi ulteriormente nelle iniziative da prendere per fronteggiare la crescita dei contagi.

«L’emergenza sanitaria che si sta configurando nella nostra regione – ha detto Tallini – rischia di diventare drammatica se si considera che, di fatto, rientriamo già nella fase 4, massimo grado in termine di gravità, indicata nel documento ‘Prevenzione e risposta a Covid 19’, redatto dal Ministero della salute e dall’Istituto Superiore di Sanità. D’altronde, le dichiarazioni dei primari degli ospedali di Catanzaro e Cosenza che annunciano la saturazione dei posti letto per il ricovero nei reparti di malattie infettive e manifestano la grande preoccupazione per i pochi posti rimasti nelle terapie intensive, gli operatori sanitari costretti a turni massacranti con i laboratori talmente ingolfati da processare solo una parte dei tamponi che ricevono ogni giorno, le ambulanze in fila nei pronto soccorso in attesa che si liberi un posto, preannunciano un quadro che diventerà apocalittico appena si manifesteranno le prime sindromi influenzali, la cui sintomatologia, essendo sovrapponibile a quella espressa dal virus Covid 19, porterà i cittadini ad assaltare gli ospedali della nostra regione. Motivi per i quali – prosegue Tallini – chiediamo al Commissario alla sanità e al Dipartimento regionale di non tergiversare più un solo minuto nell’individuazione dei posti letto dove trattare i pazienti Covid che non necessitano di terapie intensive, attivando immediatamente le strutture pubbliche dismesse e se questo comporta tempi non compatibili con la pandemia in corso, utilizzare tutte le strutture pubbliche ex art.20 presenti nella nostra regione ed a seguire, se dovessero necessitare altri posti letto, le strutture private che si rendessero disponibili all’assistenza e alla sorveglianza dei pazienti Covid. Questo permetterebbe di risparmiare i posti letto degli Ospedali pubblici, costretti a rimodulare o chiudere interi reparti per ricoverare, solo per una sorveglianza attiva, i pazienti Covid, impedendo così l’attività ordinaria di ricoveri e terapie come se le altre patologie di colpo dovessero scomparire».

«Predisporre piani di assunzione straordinaria a tempo determinato per tutte le figure necessarie ad affrontare questa fase di grande emergenza, attivando e potenziando le USCA, sempre richiamate ma mai decollate, per una efficace gestione domiciliare dei pazienti a bassa intensità assistenziale. Queste sono ore cruciali – conclude il Presidente del Consiglio regionale – considerando che la curva epidemica continua a salire e che nessuno può stimare quando si arriverà al picco della stessa, per cercare di dare una risposta sanitaria seria, organizzata ed efficace alla popolazione della nostra regione». (rrc)

CONSIGLIO, C’È INTESA SULLE COMMISSIONI
E CALLIPO PENSA DI CONFERMARE L’ADDIO

In attesa di conoscere le decisioni di Pippo Callipo sulle “irrevocabili” dimissioni da consigliere, in Consiglio regionale – convocato per martedì prossimo – si cercherà di trovare un compromesso che metta fine alla spiacevole situazione di stallo provocata dalle elezioni dei vertici delle Commissioni. Non è pace, ma certamente una accettabile tregua che dovrebbe permettere di rimettere in moto l’attività piena del Consiglio e agevolare il lavoro delle Commissioni. Callipo ha raccolto molti inviti a ripensarci, non solo dalla sua parte politica, ma lo stesso presidente Tallini e qualche altro esponente della maggioranza si sono augurati che il cavaliere possa cambiare idea. Persone vicine a Callipo sussurrano che l’imprenditore, molto amareggiato, è sempre più convinto di abbandonare il Consiglio, ma non si può escludere un ripensamento dovuto alle varie sollecitazioni che stanno arrivando da ogni parte politica. Di sicuro non sono previsti prima di martedì anticipazioni o annunci definitivi sulla scelta che l’imprenditore vibonese deciderà di adottare.

All’ordine del giorno di martedì ci sono anche le sue dimissioni: salvo colpi di scena in apertura di Consiglio, l’Assemblea regionale dovrà esprimersi sulle dimissioni presentate da Callipo. Come da prassi, in prima istanza dovrebbero essere respinte dal Consiglio, ma se il capogruppo di Io resto in Calabria dovesse ribadirle, a fronte di un voto contrario dell’Aula, il Consiglio dovrà prendere atto e formalizzare l’addio al Consiglio del capo dell’opposizione. Nel qual caso, sta scaldando i muscoli per l’eventuale subentro l’ingegnere di Palmi Antonio Billari che, però, è in quota Democratici e Progressisti. Quindi, l’equilibro nella minoranza potrebbe avere un ulteriore piccolo scossone, visto che serpeggia qualche malumore tra dem e Dp, soprattutto dopo la decisione di Flora Sculco di non dimettersi dalla vicepresidenza della Commissione Bilancio, alla quale l’ha mandata un voto della maggioranza.

A proposito delle Commissioni, occorre prendere atto degli sforzi del presidente Tallini di evitare di dover azionare «i poteri sostitutivi al fine di garantire il buon funzionamento dell’Assemblea,l’esercizio dei diritti dei consiglieri e la principale  ‘mission’ consiliare, ossia la funzione legislativa». Il presidente Tallini si è augurato che «superate queste frizioni politiche, maggioranza ed opposizione possano contribuire, ciascuna per la propria parte e per la propria responsabilità, a fronteggiare e risolvere i tanti problemi che in questa grave congiuntura economica e sociale stanno angustiando i calabresi».     

La Giunta del Regolamento, riunitasi martedì per la prima volta in questa legislatura, a proposito delle procedure per l’elezione degli Uffici di Presidenza delle Commissioni permanenti  e speciali ha confermato che «sono state adottate nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti», nel corso della seduta consiliare del 12 giugno scorso. Dopo quattro ore di confronto, la Giunta per il Regolamento,  col voto contrario dei consiglieri d’opposizione, ha approvato (hanno votato a favore i consiglieri De Caprio, Pitaro Vito, Crinò, Sainato, Minasi, Paris, mentre alla discussione generale hanno partecipato anche i consiglieri Neri e Pietropaolo),  la determinazione illustrata poi dal presidente Mimmo Tallini: «Alla luce del quesito posto e degli orientamenti prevalentemente emersi nel corso della discussione non si può non concludere che le designazioni disciplinate dall’articolo 27 comma 1 del Regolamento interno non sono da considerarsi necessariamente propedeutiche e vincolanti ai fini dell’elezione degli Uffici di Presidenza delle Commissioni e che le procedure seguite per le relative elezioni tenutesi nel corso della seduta consiliare del 12 giugno sono avvenute nel pieno rispetto delle disposizioni delle Regolamento, della consuetudine e della prassi consolidata nell’Assemblea legislativa calabrese». 

Dopo le osservazioni dei consiglieri d’opposizione (Bevacqua, Notarangelo, Pitaro e Anastasi) che hanno ribadito «lo strappo politico verificatosi quando la maggioranza ha eletto in Consiglio sia i presidenti che i vicepresidenti spettanti all’opposizione», in vista del superamento dell’impasse per consentire alle Commissioni di entrare il più rapidamente possibile in funzione,  si è all’unanimità convenuto che prossimamente  occorrerà elaborare una riforma organica del Regolamento del Consiglio, onde evitare in futuro disguidi, incomprensioni e fraintendimenti. (rp)