Tavolo socio-sanitario, Princi: Al lavoro per servizi che tutelino diritti dei calabresi

«Stiamo procedendo a tamburo battente, per garantire quell’importante raccordo tra sanità e sociale, tra cura e riabilitazione, assicurando i presupposti di accompagnamento delle persone più fragili, attraverso un progetto di vita che miri all’autonomia dei calabresi con maggiori difficoltà». È quanto ha dichiarato la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, spiegando che questa è l’ottica con cui «lavora questo tavolo tecnico permanente, ponendo le basi per una grande rete socio-sanitaria mai realizzata prima, garante di quei diritti che per troppo tempo sono stati negati ai cittadini calabresi più fragili».

Alla seconda riunione del tavolo, tenutasi negli uffici della vicepresidenza in Cittadella regionale a Catanzaro, hanno preso parte: Emma Staine, assessore regionale alle Politiche sociali e ai Trasporti, Roberto Cosentino, dirigente generale del dipartimento Lavoro e Welfare, Ernesto Esposito, subcommissario alla Sanità, Saveria Cristiano, dirigente del settore Programmazione ed erogazione dei Lea sociosanitaria, Luciano Squillaci, portavoce del Forum regionale del Terzo settore, Antonino Ferraiolo, responsabile dell’Ambito territoriale di Catanzaro, Giorgio Marcello, ricercatore e docente di Sociologia generale del dipartimento di Scienze Politiche sociali dell’UniCal, Giovanni Latella, funzionario del settore Welfare, e Mario Gatto, assistenza tecnica Welfare. In collegamento Maria Bernardi, dirigente del settore Programmazione dell’offerta ospedaliera e Sistema delle emergenze, e Lucia Di Furia, commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria.

«Mettere a sistema la conoscenza e l’analisi dei bisogni socio-sanitari espressi dal territorio è la base di un’efficace co-progettazione dei servizi ed una migliore allocazione delle risorse umane e finanziarie. È stato questo il leitmotiv di questa seconda riunione del tavolo socio-sanitario – ha spiegato Giusi Princi – durante la quale abbiamo condiviso il regolamento, predisposto dagli uffici del dipartimento regionale Salute e Welfare, da adottare rispetto alla composizione dell’Unità di valutazione muldimensionale (Uvm), strumento che disciplina ruoli e ambiti e fondamentale per ciascun distretto, andando ad inquadrare in maniera più approfondita i disturbi, autorizzandone l’accesso ai benefici economici erogati dalla Regione Calabria».

«E proprio in quest’ottica – ha aggiunto – per scongiurare i grossi ritardi accumulati in passato, il tavolo ha deciso di approfondire la ricerca sul territorio per fotografare nel dettaglio la situazione delle Uvm. Obiettivo infatti che ci si è dati è il rilevamento del numero di Uvm presenti nei territori, delle professionalità utilizzate e dei conseguenti fabbisogni. Questa ricognizione sarà fondamentale per dare seguito alla razionalizzazione delle risorse già esistenti ed alla valutazione del reclutamento di ulteriori. Verranno altresì attivati dei tavoli decentrati a livello territoriale coordinati dal tavolo regionale. Finalizzare in modo mirato le risorse, accompagnando i soggetti più fragili».

«Per rendere più efficace tale ricognizione – ha proseguito Giusi Princi – è stato poi deliberato un questionario da destinare a tutti gli oltre 400 comuni della Calabria, per verificare i punti unici di accesso (pua) distribuiti sui territori, vale a dire sportelli di rilevazione dei bisogni. Sarà somministrato mediante gli Ambiti territoriali sociali (Ats), per censire i servizi ed i bisogni dei cittadini, rilevare i dati già esistenti sul territorio, capire dove eventualmente creare nuovi pua».

«Come termine ultimo per l’acquisizione di questi dati ci si è dati il 10 luglio – ha concluso – quando saranno restituiti con le risposte necessarie ad imbastire un’azione più diretta e mirata. Stiamo portando avanti un complesso percorso verso l’integrazione socio-sanitaria, fortemente voluto dal presidente e commissario ad acta della sanità, Roberto Occhiuto, e da tutti i componenti del tavolo, andando ad intervenire su tutti quelli che sono gli argomenti di interesse comune, che fino ad ora hanno seguito strade parallele ma differenti». (rcz)

La Regione istituisce il tavolo tecnico per l’integrazione socio-sanitaria

La Regione Calabria, per la prima volta, si è dotata di un tavolo tecnico per l’integrazione socio-sanitaria. Lo ha reso noto la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, a cui è stato affidato il ruolo di coordinamento.

Con apposito Decreto n.74 del 3/3/23 a firma del Commissario e del Subcommissario, Ernesto Esposito, è stato formalmente istituito il tavolo tecnico per l’approfondimento e l’attuazione delle politiche regionali in tema di integrazione socio-sanitaria.

Quali componenti sono stati designati:  il Vicepresidente della Giunta (quale coordinatore);  l’Assessore al Welfare;  il Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Socio-Sanitari;  il Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro e Welfare;  il Dirigente del Settore Programmazione Erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza Socio-Sanitaria Servizi Socio-Assistenziali del Dipartimento Tutela della Salute, Servizi Sociali e Socio-Sanitari;  un Commissario straordinario in rappresentanza delle Asp;  un referente in rappresentanza degli Ambiti territoriali;  due rappresentanti del Terzo Settore;  i dirigenti dei vari dipartimenti regionali competenti per le materie che di volta in volta verranno trattate;  un Funzionario regionale in qualità di segretario.

Al Tavolo tecnico sono attribuiti i compiti di: favorire la collaborazione attiva, partecipata e condivisa tra tutti gli attori pubblici e del privato sociale, per la programmazione, l’organizzazione, il coordinamento di tutte le attività essenziali alla realizzazione del sistema integrato degli interventi di natura sociale e sanitaria; delineare una mappatura delle aree regionali più carenti di servizi, della popolazione maggiormente a rischio socio-sanitario, dei nuclei in condizioni di fragilità sociale e sanitaria, per cercare di individuare le cause strutturali che rendono inadeguati e/o insufficienti i percorsi di presa in carico; concorrere alla definizione di Protocolli Operativi, Accordi di Programma, Intese, finalizzati a definire funzioni, ruoli e competenze per il miglioramento dei servizi e delle attività, nonché per la rimozione delle cause che ostacolano la fruibilità per l’utenza finale degli interventi e delle prestazioni di natura socio sanitaria; analizzare i diversi modelli di reti di assistenza sanitaria e socio assistenziale, i loro punti di forza e di debolezza, le possibili proposte di miglioramento, le migliori pratiche di riferimento pro-tempore nelle filiere assistenziali.

«Ringrazio il Presidente e Commissario ad acta, Roberto Occhiuto, per la fiducia accordatami rispetto a questo nuovo organismo – ha aggiunto Giusi Princi – che sarà fondamentale nel riconoscere la giusta centralità della persona, a cui verrà assicurata la continuità tra le azioni di cura e quelle di riabilitazione».

«Non era mai accaduto – ha spiegato – che si creasse in Calabria un organismo unitario che coordinasse attività finora frammentate, che in passato hanno pregiudicato le prestazioni e la continuità assistenziale, a scapito dei servizi erogati al cittadino. Abbracciando e raccordando le sfere del sanitario e del sociale, che si esprimono in contesti organizzativo-strutturali molto diversi, quali l’ospedale e il territorio, questo tavolo tecnico assume rilevante importanza non solo in merito alla fusione tra competenze differenti, ma anche tra servizi diversi che soddisferà i bisogni di cura e assistenza, nel breve e nel lungo periodo».

«Sarà mia cura insediare al più presto il tavolo per iniziare a pianificare sin da subito azioni strategiche – ha concluso – aprendo anche a momenti di confronto con i vari stakeholder». (rcz)