VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Lo spettacolo “I d.i.d. – Uno spettacolo trashinante”

In scena domani sera, a Villa San Giovanni, alle 21, al Teatro Primo, lo spettacolo I d.i.d. – Uno spettacolo trashinante di Giusi ArimateaDomenico Loddo e la regia di Christian Maria Parisi.

Lo spettacolo, in replica il 22, 23 e 24 ottobre alle 21.15, apre la stagione teatrale dell’Associazione Teatro Primo, che è composta da tre appuntamenti.

Sul palco, Tino Calabrò, Stefano Cutrupi, Silvana Luppino, Cinzia Muscolino.

Un omicidio, quattro potenziali colpevoli. A teatro, però, l’esito probatorio può trasformarsi in esito metafisico, parimenti rilevante, non meno nodale: chi è la vittima? Siamo del resto tutti colpevoli di qualcosa e innocenti per qualcos’altro. Perché chi ci ha sopravanzato nella fila, chi ci ha fregato il parcheggio, chi ci ha rubato la borsa o la moglie o la vita potrebbe essere chiunque, sebbene l’indiziato più probabile resti il nostro peggior nemico, quello che ogni mattina ci guarda da dentro la cornice dello specchio con tutta la ferocia di cui è capace, ponendoci sempre la stessa domanda: “io chi sono?”. (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – “Mi abbatto e sono felice”

Questa sera, alle 21.00, al Teatro Primo di Villa San Giovanni, in scena  Mi abbatto e sono felice di Daniele Ronco.

Lo spettacolo, un monologo eco-sostenibile di e con Daniele Ronco e con la regia di Marco Cavicchioli, rientra nell’ambito della rassegna teatrale Entra e Sogna! organizzato dall’Associazione Culturale Teatro Primo.

Disagio, crisi, scarsa produttività, povertà, inquinamento, surriscaldamento globale, etc.. Ma come, nell’era del benessere ci sono tutti questi problemi?! La felicità dell’uomo occidentale pare essere direttamente proporzionale a quanto produce e quanto consuma: producendo si ottiene denaro e più denaro si possiede, più si consuma e ci si sente felici.

Siamo certi di questa affermazione? Molti di noi avrebbero la risposta pronta, ma a parole siamo bravi tutti. Sono i fatti quelli che contano. Pensiamo per un attimo alla tensione che scorre all’ora di punta nei centri delle città, quando basta un clacson per far scoppiare una rissa.

Lo spettacolo sarà replicato domani pomeriggio, domenica 16 febbraio, alle 18.15. (rrc)

SAN GIOVANNI (RC) – Al Teatro Primo “Risonanze magnetiche”

Questa sera, al Teatro Primo di Villa San Giovanni, alle 21.00, in prima nazionale, lo spettacolo Risonanze magnetiche di e con Rita Fuoco Salonia.

Lo spettacolo, una produzione della Compagnia Teatrale “La Bottega del Pane”, rientra nell’ambito della rassegna teatrale Entra e sogna organizzata dall’Associazione Teatro Primo.

Risonanze magnetiche è il racconto dell’inizio della fine del sogno di un futuro possibile e vivibile, dove i personaggi, tutti antieroi reali, diventano loro malgrado figure poetiche e quasi mitologiche, mentre la poesia di strada che, fa da controcanto al racconto offre lo spunto per un’analisi impietosa del tempo oscuro che stiamo vivendo, all’interno di un gioco letterario dove l’incubo del reale e quello del sogno, si fondono senza soluzione di continuità.

Un piccolo viaggio, dove alle volte si ride per non piangere tra le stagioni di una vita sognata, senza ritorno.

Lo spettacolo sarà replicato domani pomeriggio, domenica 26 gennaio, alle 18.15. (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Lo spettacolo “oumicch'”

Questa sera, al Teatro Primo di Villa San Giovanni, alle 21.00, in scena lo spettacolo Ouminicch’.

Lo spettacolo, con testo e regia di Rosario Palazzolo e con Salvatore Nocera e Rosario Palazzolo, è una produzione ACTI Torino.

Due uomini, una bara. E una decisione da prendere: chi vive, chi muore. Si può riassumere così lo spettacolo Ouminicch’. Trentasetti e Trentaquattru non hanno scampo, sin dal principio, costretti come sono a giocarsi il tutto per tutto. Due uomini che sanno di morire e che per questo si affidano ad una spiritualità fatta di santini, di segni rivelatori che non rivelano, che restano silenziosi come una coscienza collettiva.

È una storia che ha la pretesa di farsi metafora comune di un luogo, il nostro, che ha smesso di appartenerci, che è divenuto di colpo un altro luogo, non più nostro. Perché è una specie di bivio, Ouminicch’, con nessuna uscita. Il tutto, in un registro drammaturgico intriso di silenzi estenuanti e guizzi improvvisi, una lingua secca, carica d’umor nero, mista a un dialetto, quello palermitano, che gioca con la sintassi. (rrc)

CROTONE – In scena “Anna Cappelli”

In scena questa sera, a Crotone, alle 21.30, al Teatro della Maruca, lo spettacolo Anna Cappelli con Silvana Luppino.

Lo spettacolo, di Annibale Ruccello e la regia di Christian Maria Parisi, è una produzione del Teatro Primo.

Anna Cappelli è un’impiegata che, nell’Italia degli anni ’60, vive ai margini della società, tra camere con uso di cucine in comune, uffici grigi e polverosi ed il sogno di una casa tutta sua e di un uomo che la prenda in sposa. La sua risposta alla solitudine, dopo l’ennesimo abbandono, sarà violentissima ed insieme teneramente straziante.

Un monologo ironico e tagliente sviluppato attraverso una messinscena teatrale strutturata in sette quadri che coinvolgono e divertono lo spettatore guidandolo sin dentro la psiche del personaggio. (rkr)

VILLA SAN GIOVANNI – Al Teatro Primo “Anna Cappelli”

In scena questo pomeriggio, a Villa San Giovanni, alle 18.30, presso il Teatro Primo, lo spettacolo teatrale Anna Cappelli con Silvana Luppino.

Lo spettacolo, di Annibale Ruccello, è una produzione del Teatro Primo, narra la vicenda di una giovane impiegata che cerca la realizzazione sociale ed esistenziale attraverso il possesso di una bella casa e di un uomo tutto suo.Una donna semplice che insegue la felicita’ concentrandosi su “avere” piuttosto che su “l’essere”. (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI – Appunti di (dis)educazione sentimentale

Questa sera, alle 21.00, al Teatro Primo di Villa San Giovanni, in scena lo spettacolo Appunti di (dis)educazione sentimentale di e con Stefania PecoraMariapia Rizzo.

Lo spettacolo, con la regia di Domenico Cucinotta, e con la partecipazione straordinaria di Alessandra Mammoliti, Matteo Soraci, Milena Bartolone, Elvira Ghirlanda e Varvara Izotova, è una storia di sentimenti maleducati, che preferiscono nascondersi e non svelarsi. Che preferiscono scegliere la solitudine pur di non rischiare. Sentimenti che parlano nella notte e si prendono gioco di se stessi con ironia, senza nemmeno troppa pietà verso se stessi.

Lo spettacolo, una produzione Teatro dei Naviganti, andrà in replica domani pomeriggio alle 18.30, sempre al Teatro Primo. (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI – In scena “Spartacu Strit Viù”

In scena questa sera, a Villa San Giovanni, alle 18.00, presso il Teatro Primo, lo spettacolo Spartacu Strit Viù con Francesco Gallelli.

Lo spettacolo, con la regia di Luca Maria Michienzi, è un racconto drammaturgico dove non esistono personaggi, ma sono storie universali, storie che accomunano i giovani e gli anziani, i classici e i moderni, il passato e il futuro. La vita e la morte, sulla strada. (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI – Oggi in replica CA/1000

2 dicembre 2018 – In scena stasera in replica, a Villa San Giovanni, presso il Teatro Primo, lo spettacolo teatrale CA/1000 di Enrico Manzo e con Noemi Francesca.

Lo spettacolo, dedicato alla vita di Camille Claudel, vuole raccontare la storia di un’anima, rappresentando i momenti salienti della vita di Camille, artista di fine ‘800, dall’arrivo in manicomio a Monfavet fino alla sua uscita vittoriosamente perdente.

La regia è di Luisa Corcione. (rrc)

 

VILLA SAN GIOVANNI: IN SCENA STORIE DI ORDINARIA MATERNITÀ

3 agosto – In scena stasera, a Villa San Giovanni, alle 21.40, presso il Teatro primo, lo spettacolo teatrale “Storie di ordinaria maternità” con Carmela De Marte e Emanuela Filippelli.
Lo spettacolo ha la drammaturgia di Carmela De Marte, Miriam Guinea e Maddalena Vantaggi, ed è una produzione di MalaUmbra teatro.
La struttura drammaturgica si compone di scene dalle strutture indipendente che scandiscono il trascorrere del tempo: dalla scoperta di aspettare un bambino al momento in cui si ritorna a casa dopo il parto con l’inserimento di frammenti di umanità evocati dal racconto e materializzati sulla scena.
Il racconto si sviluppa attraverso un punto di vista femminile che inizialmente tende a conformarsi nella figura stereotipata della mamma, ma verso la quale, sin da subito, mostra segni di ribellione che cresceranno durante lo spettacolo fino a sfociare nel finale nel completo rifiuto per affermare che “non esistono regole. Che ognuna è madre a suo modo.” (rrc)