Turismo, Unindustria Calabria accende i riflettori su un comparto nevralgico per la Regione

Unindustria Calabria accende i riflettori sul turismo, un «comparto nevralgico per la regione», nel corso della riunione della sezione Turismo di Unindustria.

 Il tavolo, svoltosi alla presenza del presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, è stato convocato dal presidente di sezione, Demetrio Metallo, e dal suo vice Gianfranco Comito, e ha visto la partecipazione dei direttori Dario Lamanna e Rosario Branda.

La riunione si è concentrata sull’analisi del Piano turistico regionale redatto ed elaborato qualche giorno fa dalla Regione Calabria, ritenuto un documento utile e prezioso per consentire ulteriori approfondimenti in ordine alla declinazione pratica delle azioni e delle misure da attuare per dare impulso al comparto turistico e che si aggiunge ad “Agenda Calabria”, il masterplan presentato mesi fa da Unindustria Calabria, in cui trovavano spazio una serie di azioni e idee strategiche votate al medesimo fine. 

È sentire comune che la Calabria vada intesa secondo il concetto ampio di destinazione turistica. Pertanto, il comparto in questione va considerato asset strategico per lo sviluppo di tutta la regione e come tale deve essere affrontato intervenendo a 360 gradi per migliorare efficacia ed efficienza nei servizi e nell’accoglienza. Ci sono delle criticità di sistema, infatti, che attengono alla vita quotidiana dei calabresi e quindi anche alla capacità della regione di accogliere adeguatamente i turisti: su alcune di esse, come depurazione e sistema dei rifiuti, si stanno delineando degli interventi fondati su una ratio apprezzabile, ma sono altrettanto evidenti e cronici alcuni limiti dell’intero sistema regionale come la carenza infrastrutturale, che limita la mobilità interna e dall’esterno; il sottodimensionamento del trasporto pubblico locale e di quello regionale; le difficoltà da parte dei Comuni di supportare adeguatamente l’offerta turistica dei privati.

Da non sottovalutare, inoltre, anche l’esigenza di una formazione professionale specialistica per gli operatori di settore, magari attraverso politiche attive del lavoro. I numeri della stagione estiva che sta per partire si annunciano incoraggianti, proprio per questo Unindustria Calabria e la sua sezione Turismo ritengono necessario spingere ora sull’acceleratore nell’attuazione degli interventi strutturali affinché l’intero contesto calabrese faccia un salto in avanti nella sua capacità di accogliere il turista in maniera professionale durante tutto l’anno.

Unindustria Calabria, allora, rinnovando la propria disponibilità alla collaborazione, rimane aperta a ogni interlocuzione sul tema con il presidente Roberto Occhiuto, che avendo trattenuto per sé la delega al settore ha ben chiarito quanto il Turismo ricopra un ruolo centrale nelle politiche votate allo sviluppo della Calabria. (rcz)

Caso Sant’Anna Hospital, Unindustria Calabria si appella al Commissario Longo: Intervenire con urgenza

Unindustria Calabria chiede al Commissario ad acta alla Sanità in Calabria, Guido Longo, di intervenire con urgenza sul Sant’Anna Hospital di Catanzaro.

«Sono giorni difficili – si legge in una nota –per i vertici e i circa 300 dipendenti del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, centro di eccellenza nel campo della cardiochirurgia che, per anni, ha scongiurato la migrazione sanitaria, e che oggi si trova ad un passo dal blocco delle attività per una pesante crisi di liquidità determinata dai mancati rimborsi da parte dell’Asp di Catanzaro».

«Questione ancora più grave – continua la nota – interessa i pazienti attualmente ricoverati, e tutti coloro che potranno avere in futuro necessità delle prestazioni sanitarie di alta chirurgia offerte dalla casa di cura, i quali si vedranno, inevitabilmente, costretti ad intraprendere il c.d. iter di migrazione sanitaria».

«Non vogliamo entrare nella vicenda dell’indagine giudiziaria – ha dichiarato il Presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara – e, come sempre, Confindustria, per il massimo rispetto che riserva alle istituzioni ed alla autorità giudiziaria, vuole affrontare esclusivamente la questione, non solo per la negativa ricaduta economica, occupazionale e sociale, ma anche e, soprattutto, perché il diritto alla salute di una comunità territoriale regionale non può essere calpestato ed abbandonato ad un silenzio istituzionale assordante che, certamente, non si comprende in un periodo in cui la popolazione, peraltro, sta vivendo e sta subendo gli effetti di una confusione ed incertezza derivanti dalla gestione di una pandemia non prevista e non  prevedibile».

«Va certamente formulato un plauso al Presidente Spirlì – ha continuato Ferrara – che, con senso di responsabilità, ha dimostrato vicinanza e sensibilità ad una questione che deve essere affrontata con urgenza, senza se e senza ma, rimuovendo le difficoltà e risolvendo i problemi di un polo di eccellenza cardiochirurgico che ha raggiunto, certificato dall’Agenas, il primo posto in Italia».

«Abbiamo l’onore – ha sottolineato Ferrara – di annoverare Sant’Anna Hospital tra gli associati della sezione sanità di Unindustria Calabria,  ed in linea con il nostro ruolo di rappresentanza sindacale abbiamo cercato, nel corso di una recente interlocuzione con i vertici dell’Asp di Catanzaro, di comprendere le motivazioni di tale empasse e devo dire, pur nella consueta disponibilità ed alto senso di responsabilità della dott.ssa Latella, non ci siamo completamente riusciti».

«A questo punto – ha aggiunto – non ci sono più alibi. Dopo le grottesche vicende che hanno interessato la sanità calabrese con le dimissioni di Saverio Cotticelli e tutto il seguito che ne è derivato, finalmente è arrivato un Commissario alla Sanità, il dott. Longo, il quale, tra le diverse ed importanti problematiche, dovrà affrontare la vicenda del Sant’Anna Hospital con determinazione, priorità ed emergenza».

«Lo ribadiamo a scanso di equivoci – ha evidenziato anche il Presidente della sezione Sanità di Unindustria Calabria,  Alfredo Citrigno, l’indagine giudiziaria in essere è una questione, a sé stante, che farà il suo naturale corso, che non riguarda le problematiche che stiamo portando all’attenzione in quanto si tratta di risolvere questioni non controverse che rischiano, se non affrontate, di distruggere un patrimonio sanitario e scientifico che ha rappresentato negli anni un modello idoneo ad attrarre pazienti da tutta Italia. Infatti, l’insieme delle competenze e delle tecnologie non possono e non devono essere disperse».

«Ed è per questo – ha concluso il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara – che invitiamo il commissario Longo a rimuovere ogni lentezza ed ogni ritardo accumulato prima che Lui arrivasse, al fine di impedire che la messa in pericolo della continuità aziendale, in presenza, peraltro, dell’attuale contesto pandemico, possa determinare un aggravio dei costi della sanità calabrese ed una moltitudine di disagi per i tanti cittadini costretti a migrare. Siamo pronti, come Unindustria Calabria, a fornire il nostro contributo ed a partecipare attivamente per affrontare questa complessa vicenda». (rrm) 

 

Ferrara (Unindustria Calabria): banda ultra larga priorità per il sistema industriale

Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, ribadisce l’importanza – se non la presenza fondamentale – della banda ultra larga per il sistema industriale e si è dichiarato favorevole alle dichiarazioni di Luigi Gubitosi, Ceo di Tim in relazione all’esigenza di accelerare la diffusione della banda ultra larga in tutta Italia e, in particolare, nei distretti industriali.

«Per i distretti industriali – ha evidenziato il presidente Ferrara – avere la banda ultra larga è una priorità assoluta. La questione riveste carattere d’urgenza per cui non possiamo che apprezzare la sensibilità di Tim nel raccogliere le esigenze del tessuto industriale. Per il nostro Paese è  fondamentale investire nelle infrastrutture digitali che sono sempre più strategiche e indispensabili per continuare ad operare e per rendere l’intero sistema industriale competitivo».

«Le Aree industriali – ha concluso Ferrara –  possono costituire un fattore strategico per un concreto reshoring solo se dotate di infrastrutture efficaci per modernizzare i processi produttivi, funzionali alle esigenze delle imprese che guardano sempre più ad un futuro caratterizzato da intelligenza artificiale e digitalizzazione».

Anche Fortunato Amarelli, presidente di Unindustria Cosenza, ha accolto con favore le dichiarazioni del Ceo di Tim, ribadendo, anche lui, la necessità della banda larga e sollecitando «tempi celeri e certi».

«Sono proprio le aree più marginali ed in ritardo di sviluppo, infatti – ha concluso il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli – quelle che più di altre hanno necessità della urgente disponibilità di queste infrastrutture servono per la coesione sociale, servono alle imprese indirizzate verso la cosiddetta industria 4.0, servono alla Pubblica Amministrazione per garantire livelli di servizi efficaci ed efficienti ai cittadini, servono a costituire la base di possibili disegni di politica industriale per il rilancio dell’economia e la crescita complessiva, equilibrata ed armonica di tutto il Paese». (rrm)

 

 

COSENZA – I giovani imprenditori di Unindustria donano mascherine agli ospedali della Regione

Giovani Imprenditori di Unidistria Calabria hanno donato 5mila mascherine agli ospedali calabresi. A renderlo noto, Marella Burza, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori, che, insieme ai presidenti dei comitati territoriali, Antonia Abramo per Catanzaro, Umberto Barreca per Reggio Calabria, Glenda Giglio per Crotone, Fortunato Rizzo per Vibo Valentia e Roberto Rugna per Cosenza, dà concretezza ad una iniziativa di solidarietà che ha visto tanti imprenditori contribuire direttamente per affrontare l’emergenza sanitaria che il territorio sta vivendo da settimane.

«È stato particolarmente laborioso – ha dichiarato la presidente Burza – far arrivare in Calabria queste mascherine, nonostante ci fossimo messi in moto da diverse settimane siamo stati costretti ad attendere fino ad ora prima di poterle ricevere e distribuire a chi continua ad averne necessario bisogno. Siamo davvero felici di poter offrire un contributo utile ai sanitari impegnati costantemente in prima fila a tutela della salute dei cittadini. Le 5mila mascherine che abbiamo acquistato, della tipologia ffp2, sono infatti specifiche per i reparti ospedalieri che stanno fronteggiando l’epidemia».

«Siamo orgogliosi – ha proseguito la presidente Burza – di come i giovani imprenditori aderenti ad Unindustria Calabria si siano dimostrati da subito pronti a contribuire per aiutare i presidi sanitari dei territori, sia con questa iniziativa specifica che in tante altre di raccolta fondi o di donazione di beni e prodotti, perché da sempre riteniamo che il nostro non sia solo un ruolo economico ma anche sociale e che sia un nostro preciso dovere contribuire fattivamente in ogni modo possibile a sostegno della società. Ogni territorio ha offerto il suo contributo come sa fare una squadra affiatata, impegnata nell’affermazione del bene comune. Uno spirito che ci guida e che connota la nostra testimonianza di cultura di impresa attenta alla crescita sociale quanto a quella economica». (rcs)

In copertina, da sinistra Rugna, Barreca, Giglio, Burza, Rizzo e Abramo