ESCLUSIVA: LO STUDIO COMMISSIONATO DA CALABRIA.LIVE SUI DATI STORICI (NON SU INTENZIONI DI VOTO);
Previsioni di ferragosto sul voto regionale del 3 ottobre 2021

VOTO, PREVISIONI INCORONANO OCCHIUTO
SORPRENDENTE EXPLOIT DI DE MAGISTRIS

ESCLUSIVA – Nuovo significativo studio di Calabria.Live sugli scenari del voto regionale del 3-4 ottobre: non si tratta di un un sondaggio sulle intenzioni di voto (ci sono società specializzate che fanno benissimo questo lavoro), bensì l’elaborazione del flusso dei dati storici incrociati con la composizione delle liste e altri valori statistici. È uno studio – affidato a professionisti indipendenti – già sperimentato lo scorso autunno per le elezioni comunali di Reggio che ha visto confermare ampiamente le nostre previsioni,  validando la bontà del metodo matematico utilizzato. Del resto, le nostre previsioni elaborate e presentate in questa pagina il 15 giugno scorso sono state – a distanza di circa due mesi – in gran parte confermate dalle indagini demoscopiche sulle intenzioni di voto realizzate da SWG e EMG, due autorevoli istituti specializzati in sondaggi elettorali.

Il risultato a poco meno di due mesi dalla consultazione elettorale ci dice che il vantaggio di Roberto Occhiuto è di 18 punti in percentuale, mentre si profila un sorprendente exploit personale di De Magistris (20%). L’eventuale scesa in campo di Oliverio non porterebbe sostanziali mutamenti nello scenario che lo studio di Calabria.Live indica. C’è, ovviamente, da considerare che ancora non sono stati definiti il numero dei candidati a presidente e la composizione delle liste collegate. Quindi è una stima prudenziale quella che viene presentata, utile a indicare il trend del voto, salvo colpi di scena in grado di produrre scostamenti anche significativi: in fondo mancano ancora tre settimane alla presentazione delle liste e tutto può succedere…

La frantumazione del fronte centrosinistra/progressista assegna un vantaggio netto, nettissimo al candidato del centrodestra Roberto Occhiuto, avanti di 18 punti sulla candidata PD/5Stelle Amalia Bruni. Ma la vera sorpresa è la probabile performance del sindaco di Napoli Luigi De Magistris che supererebbe di slancio la soglia del 20% al punto che l’unico motivo di interesse delle prossime elezioni regionali potrebbe essere il “derby” per l’assegnazione del secondo posto. Un’eventuale discesa  in campo solitaria  dell’ex presidente Mario Oliverio non muterebbe di molto lo scenario, poiché la sua lista ( o le sue liste) non supererebbero il 4%, lontane dallo sbarramento dell’8% utile per ottenere consiglieri eletti.

Questi in sintesi gli esiti dell’aggiornamento dello studio dei flussi elettorali già pubblicato il 15 giugno scorso da Calabria.Live e che ha trovato autorevole conferma nei recenti sondaggi SWG ed EMG. Un metodo di studio che si applica con un buon margine di attendibilità al sistema elettorale calabrese che esclude il voto disgiunto presidente/candidato.

L’aggiornamento ha tenuto conto sia dello scenario principale, con tre soli candidati alla presidenza (Occhiuto, Bruni, De Magistris), sia dello scenario con la candidatura solitaria dell’ex presidente Mario Oliverio.

Secondo questi esiti – scaturiti, è bene ricordarlo, non da sondaggi, ma da studi sui flussi elettorali e da altri elementi quali la quantità e il peso delle singole liste – il candidato del centrodestra Roberto Occhiuto e il suo schieramento nell’ipotesi principale viaggerebbero in una forbice tra il 46 e il 48%, con un vantaggio minimo di 18 punti, sulla candidata PD/5Stelle Amalia Bruni che si fermerebbe in una forbice tra il 29 e 31%.

Discorso a parte, e solo parzialmente sorprendente, è la previsione che riguarda Luigi De Magistris, sindaco di Napoli e già magistrato in servizio a Catanzaro. L’ex pm supererebbe di slancio la soglia del 20% e si collocherebbe in una forbice tra il 21 e il 23%, a soli 7 punti dalla Bruni. Tale esito si avrebbe per un clamoroso effetto personale di De Magistris che andrebbe molto più in alto delle sue liste (prevedibilmente ferme ad un 12-14%), ottenendo decine di migliaia di voti “secchi”. C’è da ricordare, come detto in precedenza, che in Calabria non c’è il voto disgiunto, ma esiste la possibilità di votare il presidente senza preferenza ad un candidato. In passato tale fenomeno è stato molto limitato, ma la forte penetrazione mediatica di De Magistris, oltre ad una campagna condotta capillarmente sul territorio, potrebbe portare a tale sorprendente esito.

Ricapitolando, nello scenario con tre candidati:

ROBERTO OCCHIUTO 46-48 %

AMALIA BRUNI               29-31 %

LUIGI DE MAGISTRIS   21-23 %

Scenario a quattro:

Con la discesa in campo di Oliverio, lo scenario non muta, anzi la radicalizzazione dello scontro – e quindi della ricerca al voto utile – porterebbe paradossalmente acqua al mulino di Occhiuto che crescerebbe di un ulteriore punto. L’ex governatore si attesterebbe sul 4%, sottraendoli a Bruni e De Magistris.

ROBERTO OCCHIUTO   47-49 %

AMALIA BRUNI                27-29 %

LUIGI DE MAGISTRIS   18-20 %

MARIO OLIVERIO           4 %

La valutazione sulle liste

Nel centrodestra, testa a testa fra Fratelli d’Italia e Forza Italia per il primo posto (si collocherebbero tra il 10 e il 12%), mentre la Lega accuserebbe una discreta flessione, scendendo al 7-8%. Buona le performance della lista del presidente e dell’Udc che si attesterebbero tra il 5 e il 6%.

Nel centrosinistra, conferma di una discreta tenuta del PD (intorno al 12%), mentre il Movimento Cinquestelle resta una nebulosa, sospesa tra l’effetto Giuseppe Conte e l’attrazione del suo elettorale per De Magistris, a cui si accoppia l’azione dei parlamentari dissidenti calabresi pro De Magistris. I pentastellati dovrebbero attestarsi sull’8%.

Perde parte del suo peso elettorale il movimento di Carlo Tansi (si collocherebbe tra 1,5 e il 2,5%), il cui elettorato sarebbe parzialmente attratto da De Magistris e non avrebbe tollerato l’accordo con il PD.

Tutte queste indicazioni, visto che non sono ancora definiti il numero delle candidature a presidente e la composizione delle liste collegate, vanno prese con le classiche pinze e non la prudenza del caso. Mancano ancora 50 giorni al voto e tutto può ancora accadere, per cui non sarebbero da escludere scostamenti, anche significativi. (rrm)