I 500 sindaci della Rete del Recovery Sud, hanno “tranquillizzato” il primo cittadino di Milano, Beppe Sala che, a margine della tappa milanese di Italia domani sul Pnrr, ha dichiarato che «Milano si candida, qualora ci siano realtà locali non in grado di garantire la possibilità di investire nei tempi corretti, di utilizzare i residui che ci saranno», rispondendo che «non ti lasceremo neanche un euro da spendere».
«Ci stiamo mettendo ‘pancia a terra’ – dicono i sindaci del Recovery Sud – per esprimere tutte le progettualità che servono per porre fine, una volta per tutte, al divario Nord-Sud. Anche se abbiamo macchine amministrative inadeguate, impoverite dai meccanismi perversi del federalismo fiscale, che non ha mai portato all’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni, che non garantisce oggi servizi e diritti uguali su tutto il territorio nazionale, nonostante questo, noi stiamo tirando fuori tutte le nostre energie per farcela».
«È successo tante volte, purtroppo – hanno detto – che i fondi destinati al Sud siano stati dirottati altrove. Ora non succederà. Caro Beppe, anziché auspicare un nostro insuccesso – hanno concluso –, ti diamo un suggerimento: la tua città è piena di meridionali. Incontrali, ascoltali, e fatti suggerire da loro come proprio la capitale economica della nostra nazione, anziché sollecitare altre migrazioni, può aiutare il Sud a diventare la nuova locomotiva di una Italia finalmente unita».
A rafforzare il concetto espresso dalla rete dei Sindaci Recovery Sud, la Prima Cittadina di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, impegnata in prima linea in questa battaglia: «Ho sempre creduto che la vera forza del Sud sia il suo valore umano».
«Un capitale che, per troppo tempo – ha spiegato – abbiamo visto andar via, facendo in molti casi la fortuna delle realtà oggi maggiormente sviluppate. Ma abbiamo anche tante professionalità e competenze sui nostri Territori, e le metteremo in campo tutte se necessario per cogliere al meglio questa sfida».
«La distribuzione di queste risorse – ha concluso – ha allargato ulteriormente la frattura tra nord e sud. Non manderemo indietro nulla, non rinunceremo ad un solo centesimo che spetta a questi territori. La partita per il rilancio del Sud è appena cominciata». (rrm)