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Riapre per questo weekend la mostra "Corajisime"

SAN FLORO (CZ) – Riapre per questo weekend la mostra “Corajisime”

Oggi e domani, sabato 23 aprile, a partire dalle 18, sarà possibile visitare la mostra Paese che vai, corajisima che trovi a cura di Andrea Bressi, ospitata all’interno di Palazzo Pugliese.

Inaugurata il giorno della Domenica delle Palme, l’esposizione è una singolare collezione di oltre quaranta pupattole quaresimali di varie località calabresi e di altre regioni del Sud Italia e di pannelli fotografici che ritraggono alcune delle ultime custodi di questa affascinante usanza dalle origini remote.

È molto facile infatti,  ancora oggi, in alcuni borghi calabresi,  imbattersi, dai giorni successivi al carnevale in delle bamboline di pezza sospese ad un filo e penzolanti alle finestre o ai balconi,  utilizzate un tempo come calendario per scandire il trascorre delle settimane fino alla Pasqua. Questa funzione di datario era affidata a sette penne, incastonate in una arancia o una patata posta molto spesso ai piedi di questi fantocci magico rituali le cui origini si perdono nella notte dei tempi.

Ogni settimana si estirpa una penna, l’ultima che solitamente è di colore differente decreta la fine delle restrizioni quaresimali e annuncia la Pasqua di Resurrezione.

Andrea Bressi,  cantastorie, polistrumentista tradizionale e libero ricercatore catanzarese, referente per la Calabria della Rete Nazionale Bambole Quaresima, ha condotto una approfondita ricerca etnografica sulle corajisime in Calabria.

La sua ricerca è partita proprio dalla cittadina di San Floro grazie all’avvistamento di una rudimentale pupa di pezza che  penzolava ad una finestrella verde su Corso Umberto I.   Si trattava  della corajisima di Francesca Pilò, una delle ultime custodi sanfloresi di questa tradizione.  La pupattola di Francesca non passava inosservata a nessuno, anzi è stata per anni, attrattiva di giornalisti e fotografi provenienti da tutta la regione.

Dopo quel prezioso “incontro” Andrea ha cominciato a inseguire queste pupattole in tutta la Calabria. Ne è venuta fuori una importante ricerca che ha fatto emergere una particolarità:  “Paese che vai. Corajisima che trovi”  proprio così in ogni località questi fantocci sono caratterizzati da proprie peculiarità, simboli, addobbi, dimensioni e colori differenti. (rcz)