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Lunedì si presenta il progetto “In Ruins 2023"

SIBARI – Lunedì si presenta il progetto “In Ruins 2023″

Lunedì 11 settembre, al Parco Archeologico Nazionale della Sibaritide, sarà presentato il progetto “In-ruins”un programma di residenza diretto da Maria Luigia Gioffrè e Nicola Guastamacchia con la co-curatela di Nicola Nitido e Roberta Garieri.

L’obiettivo è quello di esplorare potenzialità dell’incontro tra arte contemporanea e archeologia attraverso il transitorio insediamento di artisti, curatori e ricercatori nei pressi di siti monumentali della Calabria.

In-ruins ripensa il territorio attraverso Il suo passato, rende un’rea nota storicamente (non topograficamente) come Sibaritide luoghi di condivisione e porta, nel cuore di territori periferici rispetto ai centri principali di produzione e fruizione artistica, la sperimentazione urgente e attuale di artisti internazionali. Affondando le radici in un pensiero meridiano e mediterraneo, il progetto mira a rileggere non solo il patrimonio archeologico, ma anche mitologie, tradizioni e storie delle comunità stesse che da generazioni lo custodiscono.

La residenza In-ruins è realizzata quest’anno in collaborazione con Fondazione Elpis e tocca per la sua quinta edizione la provincia di Cosenza, presso il Parco Archeologico di Sibari. Quest’area del territorio calabrese, nota topograficamente come Sibaritide, vide il sorgere, lo sviluppo, l’espansione e il declino della grande polis di Sibari; qui furono impiantati, in epoche successive alla distruzione della città greca, sovrapponendosi in parte alle sue rovine, prima il centro di età classica di Thurii e poi quello romano di Copia. Questa stratificazione eccezionale rende Sibari uno dei siti più estesi e importanti del Mediterraneo fino alla piena età romana. Il Parco comprende il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, l’Area Archeologica di Parco del Cavallo e il Museo Archeologico Nazionale di Amendolara. (rcs)