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Una "Passeggiata in Rosa" per tutto ottobre a Tortora e Praia con l'Associazione Sanità è Vita

Una “Passeggiata in Rosa” per tutto ottobre a Tortora e Praia con l’Associazione Sanità è Vita

di GIUSEPPE SPINELLINoi provetti e no, con tutti i nostri limiti, ricercatori di notizie e portavoce dell’informazione, ogni tanto e specialmente per certi argomenti, vorremmo dare novità positive a chi gratifica il nostro lavoro/passione con la lettura, ahimè, anche questa volta non sarà positivo quello che state per scoprire e conoscete, naturalmente dal mio punto di vista, sicuramente opinabile.

Anticipatamente ringrazio le testate che vorranno pubblicare questo piccolo contributo per dare merito a chi fa volontariato, a una terra la Calabria, la quale dovrebbe interessare di più chi ci governa in sede nazionale e a cascata a livello Regionale e, a un ambito la Sanità sempre più depauperata nelle fondamenta strutturali.

Qualche mese fa, ma già da tempo seguivo, ho avuto il piacere di intervistare il presidente dell’Associazione Sanità è Vita l’avv. Alessandra Cozza, volontaria dotata di un’eccezionale dinamismo in sinergia con tutti i suoi collaboratori della stessa organizzazione operante e molto attiva nell’Alto Tirreno Cosentino, in merito ai problemi della Sanità dell’area Ospedaliera del territorio di Praia a Mare -Tortora (CS), con ramificazioni in diversi Comuni confinanti e consorziata con altre associazioni anche a livello regionale, nazionale e internazionale, elemento dato dal forte legame con Susan G. Komen, struttura nata negli Usa nel 1982 con lo scopo di migliorare la ricerca sul Tumore al Seno partendo da una Cultura della Prevenzione.

L’ intervista di oggi, con ospite la segretaria dell’Associazione Sanità è Vita Giovanna Pedullà insieme a una componente la Dott.ssa Maria Cirillo, vuole fare il punto dello stato attuale dei “problemi” che investe l’ambito, questo quasi in concomitanza alla notizia (Ansa), della nomina del sub-commissario ad acta Ing. Iole Fantozzi, per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario nella Regione Calabria, esperta nel settore, perché già dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute.

Parliamo con chi è presente. Segretaria Giovanna Pedullà, la Calabria è da sempre emarginata in tutto, sensazione personale naturalmente, dimostrato da tante criticità, la più importante per ovvi motivi, la Sanità, argomento atavico e solo per questo lo Stato centrale dovrebbe farlo diventare un caso nazionale perché.

-Siamo figli di un Dio minore?

La Calabria è emarginata purtroppo, nella quasi totalità dei suoi percorsi, malattia cronica da tempo, nella Sanità raggiungiamo il culmine; infatti, i LEA (livelli essenziali di assistenza) sono i peggiori in Italia, parametri che garantiscono l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini.

Gli stessi hanno dei punteggi, i quali indicano per ogni Regione italiana il valore del servizio espresso, la Tabella indicativa numerica massima è 300, il punteggio della Calabria si attesta sempre tra 125 e i 160 punti, da questo dato può farsi un’idea dello stato attuale del sistema, è molto grave. Territorio, Ospedali e Prevenzione, non lo diciamo noi come Associazione ma la Corte dei conti che periodicamente consiglia di migliorare l’organizzazione, criticità nel tempo sempre più involutiva, iniziando dai 1000 posti letto mancanti, seguita da carenze in ogni segmento del comparto.

-Le faccio una domanda secca e diretta, con l’avvento della nuova Presidenza Occhiuto (dal suo insediamento Commissario della Sanità calabrese), il territorio ha visto qualche segnale di miglioramento?

Dai dati attuali sotto gli occhi di tutti, non si vede nessun tipo di evoluzione del sistema, come organizzazione tentiamo di rendere le coscienze sempre più consapevoli del dramma che ci sta colpendo sempre in modo maggiore.

La nostra esperienza come associazione è indicativa, siamo nati in relazione al tentativo di chiudere definitivamente l’Ospedale di Praia, con questo aspetto facciamo i conti tramite il nostro impegno quotidiano, praticamente è una guerra contro i mulini a vento.

Provvedimenti governativi che si succedono e si rincorrono, con un unico scopo quello di tagliare i servizi, lasciatemi passare il termine, i diritti minimi sanciti dalla Costituzione.

Alcuni passaggi il Presidente Occhiuto li ha fatti, tento di fare un po’ la storia.

Il percorso più significativo parte dalla Sentenza n° 2576/2014 del Consiglio di Stato, l’unico Commissario ad acta che ottemperò alla stessa con il Decreto n° 2678 del 18/8/2017 fu il Dott. Eugenio Sciabica, però anch’esso rimase nel mondo del “Virtuale”, perché aveva un piccolo ma grande problema, era vincolato al Decreto il n° 64 del 5 Luglio 2016, dell’ex Commissario alla Sanità Dott. Massimo Scura, lo stesso trattava la Riorganizzazione della rete assistenziale – Modifica ed integrazione Dca n° 30 del 3/03/2016, sostanzialmente “declassava” la struttura a una semplice presidio territoriale o Capt nonostante avesse avuto assegnato nel 2018 il codice Ospedaliero, ulteriore contraddizioni, classificato Ospedale ma vincolato da un Provvedimento che non gli consentiva di esserlo.

Il Commissario Occhiuto (Presidente della Giunta Regionale e Commissario) interviene diverse volte su quest’aspetto legislativo, tra maggio 2022 e con l’ultimo Provvedimento n° 198 del luglio 2023 da dignità alla struttura, trasformando realmente il famigerato Decreto n° 64 da Capt a Pronto Soccorso operativo, ahimè, di fatto d’allora ad oggi è tutto rimasto fermo, la definizione reale della Sanità calabrese: “tutto sulla carta ed è molto bella”.

-Possiamo dire che la realtà attuale dell’Ospedale di Praia a Mare – Tortora, territorio tra l’atro meraviglioso con un’affluenza in certi periodi dell’anno di turisti molto elevata, vive una realtà Sanitaria Virtuale?

Assolutamente sì, ribadisco scritta ma non praticata.

-E il resto della Calabria? 

Ancora peggio, le spiego in breve.

Di solito nelle Aziende (in tutte), esistono i bilanci, essi consentono la programmazione del lavoro, nelle nostre aziende Ospedaliere questi hanno un ruolo non rilevante per scelta assurda, da tempo succede questo ecco perché in Calabria non si risolve mai il problema, perché non si vuole capire questo aspetto fondamentale, si sperava in questo esecutivo per un cambio di passo, forse è presto, però le prime avvisaglie non sono confortanti.

Il governo attuale con gli ultimi provvedimenti in merito, non ha preso il toro per le corna, ha fatto il solito intervento, ha allungato ancora una volta e in continuità con le azioni precedenti i tempi di presentazione dei citati bilanci, per risolvere il problema, come se lo stesso si sconfessasse nelle regole primarie, infatti nel Decreto-legge il n° 51 maggio 2023, l’art.12 bis delinea quanto segue: Fonte Gazzetta Ufficiale, (si invitano i gentili lettori a leggere, per capire come si vuole posticipare la risoluzione) Art. 12-bis (Disposizioni in materia di enti territoriali). (1.  In considerazione delle attività in corso ai sensi dell’articolo 16-septies, comma 2, lettere  b)c)f)  e  g),  del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2021, n.  215,  inerenti  alle procedure di cartolarizzazione obbligatoria dei fornitori, al monitoraggio e alla gestione del contenzioso nonché’ alle procedure di controllo, di liquidazione e di pagamento delle fatture, gli enti del servizio sanitario della regione Calabria, a partire dalle informazioni contabili aziendali e da quelle depositate nel Nuovo sistema informativo sanitario, oltre che dalle risultanze della già menzionata circolarizzazione obbligatoria, adottano, entro il 30 giugno 2023, il bilancio di esercizio 2022 e sono autorizzati a deliberare i bilanci aziendali pregressi, ove non ancora adottati, entro il 31 dicembre 2024.

-In pratica la politica attuale continua a fare quello che finora ha fatto chi li ha preceduti, posticipano il problema senza risolverlo, sicuramente l’anomalia è comprensibile a tutti. Bisogna dire anche un’altra cosa, il Governo ha trovato una situazione disastrosa, come si dice in gergo non ha “la bacchetta magica”, ma continuare a non trovare una soluzione immediata a questo tipo di criticità per dare un primo segnale evidente, è molto grave, si parla della salute della gente. Possibile tutto ciò? Sono anni che si vive questo, oppure trattasi di altro a noi umani sconosciuto? A questa domanda lasciamo rispondere l’opinione pubblica in privato o pubblicamente, è ora di passare dalle parole ai fatti, serve forse più partecipazione, intanto, si spera che il lavoro del neonominato sub-commissario Ing. Iole Fantozzi possa avere da subito, risultati evidenti. È passata molta acqua sotto i ponti, molti proclami e favole anche scritte ma finora disattese, come il cittadino può continuare a credere nella politica. Segretaria Pedullà, non vedo all’orizzonte miglioramenti lo ribadisco, non solo Praia per parlare di Cosenza, ma in tutto il resto della Regione, lo “smantellamento “è continuo.

Siamo tutte allo stesso livello, in alcune zone abbiamo più problemi, partiamo da un dato, in Italia ci sono state 7 Aziende Ospedaliere sciolte per Mafia, di cui 5 in Calabria: 3 volte Reggio Calabria, 1 Catanzaro e 1 volta Vibo Valentia, le ultime due nel 2019, questo fa capire la complessità del problema.

Tante volte mi chiedo quando ne usciremo dallo stallo in cui versiamo, è drammatico.

La Corte dei conti nell’Udienza del 1 dicembre 2022, ha toccato vari aspetti dove la Sanità calabrese merita di essere attenzionata, se i cittadini volessero farsi un aggiornamento reale e ufficiale, possono dare un’occhiata al documento citato cliccando sul link proposto https://www.corteconti.it/Download?id=074d8c3e-b37b-4a11-ac13-ebdf7aba298e&fbclid=IwAR0ndp9dGWkfWmQH_MAsCml-TYtyI9MOpcreru9Vnxeh3VqmKmKP7-j0gpk 

Nello stesso un esempio su tutti a proposito delle Risonanze (pag. 28 e 29) della relazione, la Corte si chiede, del perché su 50 di esse, 36 venivano fatte presso le strutture private e solo il rimante negli ospedali statali, il motivo? Le apparecchiature o non erano efficienti, oppure richieste ma non arrivano con tempi di attesa biblici dall’acquisto al collaudo. 

-Mi chiedo, come si può non dare dei segnali concreti dopo tanti proclami? Il Governo attuale anche se da solo un anno in carica, poteva e doveva fare di più, prorogare i bilanci non ha giustificazioni, perché fa rimanere le cose allo stesso modo, dov’è il cambiamento? Posso soltanto augurarmi da calabrese, che le Associazioni come la vostra insieme a tante altre, continuino a farsi sentire da questa politica distratta, siete l’unica speranza. Passiamo all’evento programmato dall’organizzazione che rappresentate, ne parliamo con l’altra referente dell’Associazione, la Dott.ssa Maria Cirillo, alla quale diamo il benvenuto e l’augurio di buon lavoro, perché come componente della Croce Rossa Italiana in questo periodo è in servizio sull’isola di Lampedusa, Intanto ci dica come vanno le cose in queste ore.

In questi ultimi giorni la situazione è tranquilla gli sbarchi sono diminuiti causa le condizioni del mare avverse, stiamo respirando a differenza di momenti appena passati molto lavorati.

-Che tipo di soccorso date? Mi permetto da curioso di capire un po’ in più prima di passare all’argomento dedicato all’evento che ci presenterà.

Di Prima Emergenza, si valutano le condizioni fisiche e psicologiche di chi sbarca, per poi essere trasferiti, per i casi importanti, in delle strutture Sanitarie.

-Veniamo all’argomento più leggero e bello di questa chiacchierata, l’evento incombe, la sesta edizione della Passeggiata in Rosa in Collaborazione con la storica Associazione Susan G. Komen – Italia, il loro motto: “La nostra visione è un mondo senza cancro al seno”.

Noi collaboriamo con Komen Italia da circa dieci anni, prima di questa manifestazione abbiamo iniziato il nostro percorso a fare cultura di prevenzione sul territorio, con tavole rotonde e screening sul tumore del seno, mammografie gratuite, questo è stato possibile grazie a Komen Italia, la quale per tre anni ci ha fatto partecipare a bandi che hanno consentito alla nostra associazione di trasferirli sul territorio per effettuare diagnostica precoce.

-Come risponde l’opinione pubblica a queste vostre sollecitazioni che guardano e mirano alla cultura della prevenzione?

È stato fatto un grosso lavoro di sensibilizzazione e preparazione per scardinare certi tabù, la grande battaglia la facciamo con la paura di tante donne nell’approcciarsi alla prevenzione, meglio non sapere il pensiero che li perseguita.

Diventa questo il cuore del nostro lavoro, fare capire che un tumore scoperto in una fase precoce è più facile vincerlo con terapie meno invasive.

Il Tumore alla mammella è quello più diffuso, l’unica vera arma è la prevenzione, non ci stancheremo mai di ripeterlo, prima si conosce, prima si circoscrive, prima si distrugge, purtroppo lo stato attuale della Sanità in Calabria in questo è in una situazione della quale è già ampiamente sotto i riflettori.

La prevenzione come ha sottolineato, parte anche dall’informazione, infatti un percorso molto dinamico della nostra organizzazione è andare nelle scuole e parlare di cosa mangiare, elemento fondamentale per una corretta prevenzione, abituare i bambini e le famiglie a una corretta alimentazione, allo sport o a una regolata attività fisica diventano elementi fondamentali per una qualità di vita migliore.

-Come si svolgerà la manifestazione?

Quest’anno come anticipato, trattasi della sesta edizione, divisa su due giornate, sabato 7 con un taglio più formale, un Convegno dove parteciperà Komen Italia e le Istituzioni, li ci daremo un programma da seguire per il prossimo futuro con obbiettivi raggiungibili. 

Novità importante, quest’anno daremo spazio alla psico-oncologia, in questa prima giornata nel pomeriggio alle ore 16,00a Praia a Mare, dedicato alle pazienti con una storia di tumore al seno, sarà possibile partecipare gratuitamente ad un incontro di gruppo di sostegno con la Psico-Terapeuta Dott.ssa Laudonia Mammì.

Il gruppo è aperto a un massimo di 15 persone, per prenotazioni telefonare al numero: 3331164386, passate parola.

Giorno 8 domenica, la mattina dedicata ancora alla prevenzione attraverso il villaggio della salute, dove offriremo consulenze e Screening senologico e di prevenzione anche attraverso la dieta Mediterranea, inoltre, continuerà ad essere presente una componente psicologica per un consulto. Mentre il pomeriggio si svolgerà la Passeggiata in Rosa, il percorso si snoderà tra Praia a Mare (CS) e Tortora (CS), coinvolgendo i due Comuni più vicini a noi, un modo per ringraziarli per il loro sostegno alle nostre attività, non mancheranno i momenti di svago per i più piccoli e non solo.

Questo evento diventerà sicuramente un ulteriore tassello del vostro impegno a favore di tutti i cittadini attuali e futuri, l’unica cosa che mi lascia non totalmente soddisfatto di questa trasmissione, è stata la mancanza del Sub-Commissario ad Acta Ing. Iole Fantozzi in rappresentanza della Regione Calabria.

Sarà mio impegno affinché la stessa insieme all’Associazione Sanità è Vita, possa avere l’opportunità di replicare, se ce ne fosse bisogno, a un nuovo incontro da organizzare nel prossimo futuro. (gs)