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I capigruppo del cdx e il presidente Mancuso replicano al Pd: Occhiuto ha atteggiamento serio

I capigruppo del centrodestra in Consiglio regionale e il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, replicano al Pd in merito alle accuse rivolte al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sottolineando come quest’ultimo «ha l’atteggiamento serio, informato e giusto di chi – per la Calabria ignorata dai governi nazionali e regionali di centrosinistra durante i quali ha accumulato ritardi e visto aggravarsi esponenzialmente i divari col resto del Paese – avverte la responsabilità di ottenere risultati».

«Imbastire, giorno dopo giorno – hanno aggiunto – polemiche sterili e mai, come avviene per l’autonomia differenziata e non solo, di merito e contenuti, non aiuta la Calabria e il Sud».

«L’on. Occhiuto e il centrodestra calabrese  – si legge ancora – condividono la corretta applicazione dell’autonomia differenziata (inserita nella Costituzione dal centrosinistra), non per obblighi di scuderia, ma perché si è convinti che, contemplando la definizione e il finanziamento dei Lep, nonché il fondo prerequativo per i territori con minore capacità fiscale, potrà essere utile al Paese e al Sud. Circa gli illusionismi che Pd e centrosinistra riservano ad ogni problematica (sanità, istruzione, sviluppo) per ingraziarsi l’elettorato di riferimento, siamo sicuri che i cittadini sanno ben valutare la distanza abissale che separa il nullismo progettuale del Pd dalle esigenze reali della società».

«È stupefacente, infine – si legge nella nota – apprendere che politici del Pd che in Calabria hanno governato per intere legislature senza risolvere una sola questione, di colpo si spaccino per tribuni senza macchia e senza paura, armati di slogan generalisti ed evanescenti. Può darsi che lo facciano perché non hanno le competenze necessarie per interpretare le dinamiche economiche e sociali in un contesto di cambiamenti accelerati che richiede studio e analisi ponderate, o semplicemente perché hanno urgenza di farsi accettare nelle schiere di un Pd incanalato in un’irreversibile deriva populista, ma è un imbroglio troppo evidente perché qualcuno possa cascarci». (rrc)