Domani mattina, davanti alla Prefettura di Catanzaro, si terrà la manifestazione dei tirocinanti calabresi, organizzata da Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uil Temp e Usb Fds, per dare un forte segnale affinché la vertenza che coinvolge circa 4.200 lavoratori sia posta al centro dell’attenzione della politica, delle istituzioni e dell’opinione pubblica.
Le sigle sindacali hanno chiesto di poter incontrare il Prefetto di Catanzaro per rappresentare compiutamente le preoccupazioni e prospettare le azioni da mettere in campo per la risoluzione positiva della vicenda.
L’Azione sinergica dei sindacati, nei mesi scorsi, si è concretizzata nell’approvazione di un emendamento al Milleproroghe che prevede la possibilità di una contrattualizzazione per 18 mesi a 18 ore. Inoltre, una definizione tecnica parziale ha escluso dalle procedure circa 500 lavoratori. La medesima norma, però, rimanda a una dotazione finanziaria di soli 5 milioni di euro del tutto insufficiente a fronte di un fabbisogno di circa 70 milioni di euro annui.
La contrattualizzazione, pertanto, risulta al momento una possibilità solo teorica, stante la situazione di cronico deficit finanziario in cui versano gli Enti locali calabresi, ed il rischio concreto è che quanto conquistato con le lotte sindacali rimanga lettera morta. I fondi necessari per la contrattualizzazione di questa larga fetta di precariato calabrese, però, potrebbero essere reperiti nei mesi di maggio e giugno prossimi quando in Parlamento sarà avviata la discussione dell’assestamento di bilancio, oltre a emendare la definizione tecnica degli enti che possono contrattualizzare e così recuperare i lavoratori esclusi. (rcz)