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Il Censis incorona l’Unical: È il miglior Ateneo d’Italia

Il miglior Ateneo d’Italia si trova in Calabria, ed è l’Università della Calabria. Parola di Censis che, nella sua classifica indica l’Università calabrese in prima posizione, superando con un punteggio finale di 92,2 le Università di Padova (89,5) e Perugia (87,7).

Un traguardo prestigioso, considerando che per due anni consecutivi l’Unical è stata in terza posizione tra le grandi università, ovvero quelle con un numero di iscritti compreso tra 20.000 e 40.000. Poi la svolta: l’Ateneo ha ottenuto il punteggio generale più alto in assoluto, consolidando non solo il primato per servizi, ma anche conquistando il gradino più alto del podio anche per le borse di studio offerte ai propri studenti, con 110 punti su 110, piazzandosi davanti anche ai mega atenei (sopra i 40.000 iscritti) come Padova, Bologna, La Sapienza di Roma.

Il primato nella categoria “borse” è stato raggiunto grazie alla ottima collaborazione con la Regione Calabria, intervenuta nel finanziamento di cui hanno beneficiato anche gli altri atenei calabresi, ben posizionati in questo parametro: Università Mediterranea di Reggio Calabria (110) e Università Magna Graecia di Catanzaro (108).

La categoria “servizi”, sul primo gradino del podio, tiene conto, invece, dei pasti erogati, dei posti e dei contributi per l’alloggio degli studenti.

Un’università, quindi, a misura di studente che garantisce posto alloggio, borse di studio, servizio mensa, contributi per favorire la mobilità internazionale, rassegne culturali, momenti di aggregazione e socialità, cinema, attività sportive negli impianti del CUS. Ne è prova anche il dato ottenuto per le “strutture”, il cui punteggio è aumentato anche nella classifica 2024, passando da 83 a 86.

La performance dell’Unical, dopo il risultato molto positivo già emerso nel recente Rapporto Almalaurea, registra un miglioramento anche sul dato occupabilità, che passa dai 70 punti del 2023 ai 75 del 2024. Il tasso di occupazione dei laureati Unical cresce, infatti, in controtendenza rispetto al dato nazionale e l’ateneo conferma la sua funzione di ascensore sociale: 3 su 4 sono i primi laureati in famiglia e la maggior parte, già ad un anno dal conseguimento del titolo, trova lavoro al Sud.

Stabile il punteggio mantenuto per l’internazionalizzazione che conferma la crescita dello scorso anno (78), mentre la voce “comunicazione e servizi digitali” fa registrare una valutazione di 94 punti.

Per il Rettore, Nicola Leone, «la posizione di vertice è frutto dell’aggiornamento continuo dell’offerta didattica, delle metodologie innovative e della ricerca scientifica di qualità, rafforzata grazie a collaborazioni internazionali e all’arrivo di studiosi di alto profilo dall’Italia e dall’estero».

«Censis riconosce, inoltre, i progressi compiuti in infrastrutture e sostenibilità – ha aggiunto – che hanno reso il campus più green, migliorato gli spazi per la didattica, le biblioteche e i laboratori. Significativo il risultato sul tasso di occupazione dei laureati, nonostante le limitazioni del contesto territoriale: strategici, in tal senso, gli investimenti in hub di innovazione e incubatori di startup. Apprezzabile anche il posizionamento nell’internazionalizzazione, promossa attraverso programmi di mobilità, che arricchiscono l’ambiente culturale del campus, e accordi per il rilascio congiunto di titoli internazionali».

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha evidenziato come «il primato conquistato dall’Unical nella classifica Censis sul sistema universitario italiano certifica l’indiscutibile qualità di una realtà accademica divenuta ormai un punto di riferimento nella formazione delle giovani generazioni, avanguardia in molte discipline nel panorama nazionale e internazionale e strumento di crescita per l’intera Calabria».

«Siamo orgogliosi di questo grande risultato raggiunto dall’Unical – ha proseguito – così come dei piazzamenti delle altre due università calabresi, ed esprimiamo le nostre congratulazioni ai tre magnifici Rettori per l’ottimo lavoro svolto fino ad oggi: Nicola Leone dell’Unical; Giuseppe Zimbalatti della Mediterranea di Reggio Calabria, e Giovanni Cuda della Magna Graecia di Catanzaro. La soddisfazione è ancora maggiore guardando nel dettaglio i parametri analizzati e premiati dal Censis».

«Il primato nella categoria ‘borse’ – ha spiegato – è stato raggiunto grazie all’ottima collaborazione instaurata con la Regione Calabria, intervenuta nel finanziamento di cui hanno beneficiato anche gli altri Atenei calabresi, ben posizionati in questo parametro: Università Mediterranea di Reggio Calabria (110) e Università Magna Graecia di Catanzaro (108)».

«Passo dopo passo, con determinazione e impegno – ha concluso – stiamo costruendo una Calabria che non è più rappresentata quale fanalino di coda nelle classifiche nazionali. Ho sempre pensato che la nostra Regione, nonostante tanti problemi, abbia anche enormi potenzialità, e finalmente stiamo imparando a sfruttarle, a valorizzarle e a raccontarle al Paese».

Soddisfazione è stata espressa, anche, dal sindaco Franz Caruso, sottolineando come l’importante traguardo raggiunto «che è sintomatico dell’ottimo stato di salute dell’Unical che, grazie all’impulso ricevuto in questi ultimi anni, ha fatto registrare questo sorprendente risultato che ne rafforza la leadership e il valore su scala nazionale».

«L’Unical – ha detto Franz Caruso – merita ampiamente questa posizione di vertice che ha costruito negli anni, potenziando la sua offerta accademica, attivando nuovi corsi di laurea al passo coi tempi e mettendo a disposizione una serie di servizi di eccellenza che hanno premiato la sua notevole potenzialità ricettiva nei confronti degli studenti».

«Siamo orgogliosi, come città capoluogo – ha concluso – di questo significativo risultato che consolida le posizioni, già di tutto rispetto, occupate in passato dall’Unical e che rafforza ancor di più la sinergia che abbiamo da tempo avviato con il nostro ateneo da quando ne abbiamo incoraggiato l’arrivo nel nostro centro storico, con l’attivazione dei corsi di infermieristica, segnando un momento epocale favorito dalla lungimiranza del Rettore Nicola Leone al quale, in questo momento di particolare soddisfazione, indirizzo le mie più vive congratulazioni». (rcs)