Il Movimento No Ponte si è riunito a Villa San Giovanni per discutere delle implicazioni della recente sentenza del Tribunale delle Imprese di Roma, che ha dichiarato inammissibile l’azione inibitoria collettiva promossa da 104 cittadine e cittadini contro il progetto del Ponte sullo Stretto.
«Una decisione che lascia sgomenti – si legge nella nota – non solo per l’esito, ma soprattutto per la spropositata condanna alle spese inflitta dal tribunale: 340mila euro a favore della società Stretto di Messina».
«Una cifra enorme e priva di trasparenza sui criteri di calcolo, sui parametri adottati o sulle attività legali rimborsabili – continua la nota –. Questo macigno economico produce inevitabilmente l’effetto di intimidire non solo chi ha intrapreso questa battaglia legale, ma tutte e tutti coloro che si oppongono a un’opera inutile, dannosa e priva di un progetto esecutivo credibile».
«Nonostante il colpo subito – ha detto il Movimento – ribadiamo con forza la nostra determinazione a proseguire nella lotta contro il progetto del Ponte sullo Stretto».
«Ci opporremo alla condanna alle spese – viene sottolineato dal Movimento No Ponte – promuovendo la partecipazione attiva e l’opposizione al Ponte, sia attraverso le azioni legali sia con le iniziative di piazza che il Decreto Sicurezza tenta di limitare. E lo faremo contando sul sostegno dell’opinione pubblica, che negli anni ha dimostrato di essere ampiamente contraria a questo scellerato spreco di risorse pubbliche, soldi nostri che potremmo invece utilizzare per scuole, ospedali, strade, reti idriche e altre opere realmente necessarie per i nostri territori».
«Per continuare a difendere lo Stretto e i suoi abitanti – prosegue la nota – insieme a tutte le realtà No Ponte, lanceremo a breve una campagna di raccolta fondi. L’obiettivo è sostenere non solo le spese legali legate a questa vicenda, ma anche tutte le future azioni volte a bloccare il progetto del Ponte e a denunciare la devastazione ambientale, sociale ed economica che comporterebbe».
«Siamo certi – conclude la nota –che questa iniziativa sarà una straordinaria pagina di solidarietà, non solo per i 104 promotori dell’azione legale, ma per tutti quelli che hanno a cuore il futuro della propria terra e non vogliono cedere a speculazioni di ogni sorta. Insieme, con il contributo di tutte e tutti, continueremo a lottare ancora più forti e determinati». (rrc)