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Tirocinanti Calabria, Orsomarso: a settembre tavolo tematico in Cittadella

Finalmente, dopo i tanti appelli lanciati dai 7 mila tirocinanti calabresi per sapere del loro futuro, è intervenuto l’assessore regionale al Lavoro, Fausto Orsomarso, che ha annunciato che ha convocato, per il 7 settembre, un tavolo sulla questione che riguardano i tirocinanti e il precariato con le principali sigle sindacali.

Orsomarso, dunque, è ben consapevole del problema che, tuttavia, «viene da  lontano, e in particolare da quando il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, nel 2016 blocca la mobilità in deroga e prevede la migrazione del bacino verso le politiche attive con risorse delle Regioni», in cui «l’ipotesi di una formazione finalizzata al reinserimento lavorativo non è accompagnata però dalla previsione di procedure concorsuali nelle quali poter spendere questi titoli formativi».

«Un errore a monte nell’accordo tra Governo centrale e Regioni – ha aggiunto l’assessore Orsomarso – che per la Calabria ad esempio ha comportato una spesa di 100 milioni in politiche attive negli ultimi 4 anni, senza una previsione di effettivi sbocchi occupazionali e senza una norma che consentisse di rinnovare le politiche attive per gli stessi lavoratori».

«Per questo, riflettendo con una rappresentanza di lavoratori – ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro – ho espresso l’opinione che, se fin dall’inizio si fosse pensato di attivare i tirocini nel settore privato, oggi molti avrebbero un lavoro e una retribuzione dignitosa, e non un rimborso del tutto inadeguato all’attività effettivamente svolta negli uffici pubblici, che in molti casi appare una forma di sfruttamento legalizzato. Se ci sono state promesse non mantenute, non sono certo addebitabili a questo Governo regionale, che ha affrontato il problema con attenzione e serietà».

«Appena insediato, in piena emergenza covid – ha proseguito – ho attivato da subito una misura straordinaria di supporto al reddito per dare un sostegno ai lavoratori completamente dimenticati dal Governo nazionale, riuscendo ad erogare un sussidio di 500 euro una tantum utilizzando insieme al collega al Welfare Gianluca Gallo un fondo di politiche sociali. Anche per quanto riguarda i tirocinanti impegnati nei comuni, la struttura che abbiamo messo in campo non ha accumulato neppure un minuto di ritardo nell’invio dei dati all’Inps. È evidente che, sul tema dei tirocinanti così come su quello del precariato storico, la parte decisiva deva farla il Governo nazionale».

L’assessore, inoltre, ha annunciato che, in una conference call con il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo – che dovrebbe essere in Calabria a fine settembre – «abbiamo ipotizzato un percorso che possa dare la possibilità ai tirocinanti della Giustizia di riconoscere un titolo da far valere nei nuovi concorsi del ministero, considerato che dal confronto tra Regione, Corti d’Appello e Ministero è emersa l’impossibilità di proseguire i tirocini».

«Ho suggerito, anche – ha aggiunto Orsomarso – la possibilità di utilizzare risorse del recovery fund per potenziare l’organico pubblico prevedendo una riserva nei concorsi per chi ha svolto i percorsi formativi».

«Bisogna che il Governo nazionale – ha concluso l’assessore – confrontandosi con le regioni e le organizzazioni sindacali, indichi una soluzione per il vasto bacino dei tirocinanti, e costruisce politiche attive finalizzate a creare lavoro vero e dare opportunità concrete anche i giovani disoccupati». (rrm)