Domani sera, a Drapia, alle 20.30, al Complesso Monumentale Galluppi, s’inaugura la mostra Il poro e la Preistoria nelle riproduzioni di argilla di Cosmo Rombolà, artigiano e ricercatore drapiese da sempre impegnato nel campo dell’archeologia assieme ai componenti dell’Associazione culturale Paolo Orsi e a cura dell’archeologa Maria Teresa Iannelli.
L’evento rientra nell’ambito delle iniziative estive organizzate dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco.
La peculiarità dell’opera di Cosmo consiste nel fatto che gli oggetti in ceramica sono fedeli riproduzioni di quelli rinvenuti durante le ricerche e gli scavi archeologici effettuati sull’altopiano del Monte Poro; si tratta di materiali protostorici a partire dall’età del Bronzo (2.300-925 a.C.), fino alla prima età del Ferro (925-725 a. C. Vi è dunque in queste sue preziose riproduzioni, un’importante ricerca archeologica, storica, dei materiali e delle tecniche di realizzazione e di cottura non comuni tra gli esperti.
«Nella realizzazione delle ceramiche – scrive la dott.ssa Maria Teresa Iannelli, – la maggiore fonte di ispirazione di “mastru Cocimu”, è la documentazione dello scavo effettuato nella località Torre Galli del comune di Drapia negli anni 1922 e 1923, dal grande archeologo Paolo Orsi, che rinvenne una necropoli di circa 280 tombe della prima età del Ferro. Il corredo delle sepolture era costituito oltreché dalle armi in ferro e bronzo (punte di lancia, spade, lance e armature) in quelle maschili e da vari oggetti di lavoro e di ornamento in quelle femminili, anche da vasi di vario genere e forme che Rombolà riproduce fedelmente».
«Il metodo utilizzato dall’artigiano – ha spiegato ancora – è quello antico delle popolazioni indigene che abitarono questo territorio prima dell’arrivo dei Greci (fine VIII sec. a.C.), ricostruito dagli archeologi attraverso l’interpretazione delle testimonianze materiali rinvenute negli scavi effettuati in Calabria e non solo».
Dopo l’inaugurazione, è previsto un seminario sul tema Il Poro e la preistoria, che racconterà inoltre le ipotesi e la struttura del nascente Museo presso lo stesso Complesso Monumentale. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli, del direttore del Museo Civico, Emilio Minasi e del presidente della Pro Loco Drapia, Antonio Furchì, seguirà un dialogo con la dott.ssa Maria Teresa Iannelli, archeologa; il prof Saverio di Bella, storico; Vinncenzo Calzona architetto ed esperto di progettazione museale; Michelangelo Pugliese, architetto che ha redatto il progetto di allestimento del Castello Galluppi e del nascente Museo. S
Sarà presente l’autore della mostra, Cosmo Rombolà, assieme a Francesco Rombolà in rappresentanza dell’associazione Paolo Orsi. (rvv)