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A Badolato il documentario di Aleo e Mottola co-prodotto dall’Accademia di Belle Arti di CZ

Domani sera, a Badolato, alle 21, a Piazza San Nicola, sarà proiettato, in anteprima il documentario dal titolo Le voci dentro, realizzato dagli studenti Antonio Aleo e Maurizio Gallella Mottola e co-prodotto dall’Accademia.

Oltre ai registi e al direttore Piccari, l’incontro vedrà la partecipazione di Amelia Lasaponara, coordinatrice del Dipartimento di Didattica dell’Arte dell’Accademia, e del sindaco di Badolato, Giuseppe Nicola Parretta.

«L’Accademia è entusiasta del lavoro di Aleo e Gallella Mottola. Quando, poco più di un anno fa, abbiamo scelto Badolato per la nostra Summer School, lo abbiamo fatto con l’intento di costruire un dialogo serrato con il territorio che portasse a riflessioni e quindi ad azioni votate a contribuire allo sviluppo del paese. Il documentario dei due studenti dell’Accademia è esattamente ciò che ci aspettavamo di realizzare, ciò per cui abbiamo avviato il percorso di apertura dell’Aba all’esterno, al mondo che la circonda. È proprio questo tipo di azioni quello a cui ci riferiamo quando parliamo di “Spop-art”, arte contro lo spopolamento dei centri storici», ha spiegato Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia catanzarese. 

Il reportage, che è un’analisi demo-etno-antropologica su Badolato, sullo spirito di accoglienza che ne pervade i vicoli e sulla tenacia nel resistere e contrastare le migrazioni che generano lo spopolamento delle aree interne, sarà proiettato per la sezione cinema “Ciak, si beve!” del progetto di residenze artistiche “MigraMenti” curato dal Teatro del Carro “Pino Michienzi”, che organizza lo SPAc Festival.

«Teatro del Carro condivide in pieno lo spirito che è alla base della riflessione “Spop – art” – ha spiegato Luca Michienzi, direttore artistico della Compagnia –. Siamo infatti convinti che attraverso l’arte sia possibile preservare in modo creativo e innovativo l’identità e la vitalità dei nostri centri storici in cittadine e paesi periferici, utilizzando l’arte come strumento di riqualificazione e attrazione culturale. Operazione che con la residenza artistica MigraMenti realizziamo dal lontano 2012. Ben vengano pertanto collaborazioni come questa con l’Accademia delle Belle arti di Catanzaro che possano contribuire a riportare la vita e l’energia in questi luoghi meravigliosi che hanno ancora tanto da dirci, creando nuove opportunità per la comunità locale». (rcz)