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Workart Catanzaro

A Catanzaro ha aperto e sue porte il “Workart”, il primo coworking delle arti

A catanzaro ha aperto Workart, il primo coworking delle arti gestito dal Teatro Comunale diretto da Francesco Passafaro.

Un progetto innovativo, che è stato messo in campo grazie alla passione del “Teatro Incanto” e del “Cine Teatro Comunale”, che mettono a disposizione delle associazioni culturali, teatrali, musicali e artistiche spazi attrezzati in cui poter esercitare le proprie attività e creatività nel campo delle arti, dal teatro alla danza passando alla pittura.

Gli spazi di via Poerio 100 – nel centro del centro storico a Catanzaro, a poche decine di metri dal Teatro Comunale – diventano, quindi, un luogo condivisione di idee e progetti a quella di spazi per innescare un circolo virtuoso capace di diventare opportunità di sviluppo personale e professionale e dare valore aggiunto al territorio.

“Workart” – che al momento ospita i laboratori di TeatroLab oltre che le attività di un coro di 25 voci, una scuola di pittura, corsi di voce artistica e anche di yoga – è stato aperto per la prima volta al pubblico in occasione della presentazione della stagione 20-21 del “Teatro Incanto”.

Come ha avuto già modo di mettere in evidenza, Passafaro, questi spazi diventano «un vero e proprio “distretto creativo” dove condividere idee, progetti ed emozioni per mettere in circolo la positività della cultura che muove il bello e il buono che vive in ognuno di noi, per tirarlo fuori e invadere la città per liberarla dal grigio della rassegnazione e colorarla di tutte le tonalità della speranza».

Spazi che erano occupati da un market sono stati ristrutturati e sistemati per accogliere tutte quelle associazioni che, soprattutto in seguito alla pandemia, non hanno più un luogo fisico dove ritrovarsi; scuole di danza che non possono più sopportare i costi di un fitto, o attività di volontariato che si dedicano ai più deboli per regalare momenti di svago e socializzazione attraverso il linguaggio della pittura.

«Abbiamo deciso di ristrutturare questo locale e metterlo a disposizione di quelle associazioni culturali, artistiche, musicali che non hanno più un luogo fisico dove esprimersi con tanto di attrezzature che vanno dalle casse al wi fi – ha spiegato ancora Passafaro –. Mettiamo a disposizione questi spazi da condividere per attività e azioni che riguardano il benessere della persona non solo dal punto di vista fisico o economico, ma anche dal punto di vista emotivo».

«Questo posto è a disposizione di tutte le associazioni. Noi non ci vogliamo guadagnare niente – ha evidenziato Passafaro – semplicemente sulla base delle possibilità economiche delle associazioni che decidono di fruire di questo spazio, ciascuna darà un contributo per come può, proprio per valorizzare il valore sociale che questi spazi hanno, e l’importanza di condividerli». (rcz)