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A Parigi l'incontro per la candidatura Unesco dell'Infiorata di Taurianova

A Parigi l’incontro per la candidatura Unesco dell’Infiorata di Taurianova

Per l’Infiorata di Taurianova si avvicina sempre di più il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’Unesco. Una delegazione del Comitato internazionale di arte effimera della Cidae (Coordinadora internacional de entidades de alfombristas de arte efimero) – tra i quali la presidente Vicenta Pallarès, la vicepresidente Valentina Mammana (direttore artistico dell’Infiorata di Taurianova) e dalla responsabile tecnica Unesco Carme Polo, oltre ai rappresentanti Cidae dei 5 Paesi coinvolti nella candidatura Unesco, ossia Spagna (capofila), Belgio, Malta, Italia e Messico – è stata ricevuta da Miquel Iceta, ambasciatore spagnolo all’Unesco, nel giorno della presentazione ufficiale della candidatura de L’arte di creare tappeti con fiori e altri materiali naturali

È stato il governo spagnolo a inviare ufficialmente la candidatura e gli infioratori internazionali hanno voluto esprimere il loro personale ringraziamento per il lavoro svolto dal Ministero della Cultura di Madrid, che in questi anni ha elaborato una candidatura complessa, promossa dal Cidae e condivisa dai cinque Paesi coinvolti. Dal canto suo, l’ambasciatore spagnolo, dopo essersi complimentato con loro per il lavoro svolto, ha annunciato che la candidatura raggiunge i valori che l’Unesco ritiene rilevanti per incorporare un nuovo elemento nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. 

Per gli infioratori internazionali del Cidae, che viaggiano in tutto il mondo per mostrare la qualità delle loro opere, sono stati quattro anni di intenso lavoro e riflessione sui valori che l’arte dei tappeti floreali rappresenta come patrimonio culturale immateriale. Raggiungere l’Unesco significa veder riconoscere la loro perseveranza nel migliorarsi facendo parte di una grande famiglia di infioratori provenienti da 13 Paesi di tre continenti. Per poter però festeggiare ufficialmente, bisognerà aspettare i tempi amministrativi per l’iscrizione della “Tradizione dei tappeti di fiori e di altri materiali naturali” nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, che per come previsto avverrà entro il 2025.

La prima occasione ufficiale per godersi questo prestigioso risultato, per gli infioratori di Taurianova sarà il 25 aprile, quando insieme alle altre associazioni Cidae inserite nella candidatura Unesco, si ritroveranno a Firenze in occasione del “Festival di arti effimere – Unesco Edition 2024”, dove realizzeranno un “Tappeto monumentale” in Piazza del Duomo.

«La validazione della candidatura dei tappeti floreali – ha dichiarato Nello Stranges, presidente della Pro Loco “Taurianova nel cuore” – rappresenta per la nostra Infiorata un traguardo storico che premia la costanza e la passione di tutti noi soci e organizzatori della manifestazione che in questi anni, con umiltà, correttezza, rispetto e profondo sentimento di amore per Taurianova, siamo sempre riusciti, nonostante le tante difficoltà, a portare avanti un grande lavoro di squadra che ha cementificato i nostri rapporti interni di amicizia ed esteso le nostre conoscenze fuori dai confini regionali e nazionali». 

«Essere riusciti in soli otto anni a scrivere questa bellissima pagina di storia con la nostra Infiorata – ha aggiunto – è la più grande soddisfazione per tutti noi, ancora di più, se pensiamo che grazie al nostro impegno lasceremo in eredità alle generazioni future un’opportunità unica, capace di rappresentare un volano di crescita turistica per tutto il territorio. Taurianova capitale del libro e la prossima iscrizione dell’Infiorata nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, dimostrano come questa città abbia finalmente imboccato la strada giusta».

«Questa opportunità – gli ha fatto eco il suo vice Pierluigi Melara – deve farci vivere questo momento non come un traguardo, ma come un punto di partenza, dove ogni cittadino di Taurianova deve sentirsi protagonista di un evento che presto sarà patrimonio immateriale dell’umanità, ma ancor prima è patrimonio della nostra città». (Teresa Cosmano)