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A Roma il convegno sullo Stretto di Messina

A Roma il convegno su Stretto e Mediterraneo

Venerdì mattina 15 aprile, alle 11, a Roma, in programma a Palazzo San Macuto il convegno dal titolo Lo Stretto di Messina «omphalos» della civilità mediterranea verso una dimensione internazionale. Progettualità e proposte per una Biennale dello Stretto.

Introduce Vittorio Sgarbi, che ospita l’evento, mentre il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, porterà i saluti istituzionali. Seguiranno gli interventi di Alfonso Femia, che ha ideato e sviluppato il progetto Mediterranei Invisibili, Francesca Moraci, ordinario all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Carmelo Malacrino, direttore del Museo Archeologico di Reggio Calabria, Maria Fedele, assessore alla Cultura del Comune di Taurianova e co-fondatrice «Network Mediterraneo», Patrizia Giancotti, docente dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Modererà i lavori Francesca Agostino, collaboratrice di Eurocomunicazione e ideatrice di «Network Mediterraneo».

Mediterranei Invisibili è una ricerca sul Mediterraneo italiano, con una focalizzazione per step successivi, sui differenti territori. Lo Stretto, paradigmatico, quasi archetipo di molti altri luoghi del Mediterraneo, è la prima tappa dell’indagine, in corso dal 2018. L’approccio di Mediterranei invisibili è unico: ogni anno, un team di architetti, giornalisti, artisti, fotografi, coordinato da Alfonso Femia, esplora i luoghi e gli aspetti più invisibili. Il dialogo con le persone che li abitano è propedeutico all’individuazione del percorso per un rilancio bottom up, fuori dall’inquadramento stereotipato della “questione meridionale”.

Attraverso le direttrici geografiche, individuate per ogni viaggio, si costruisce una mappa con riferimenti essenziali – infrastrutture, paesaggio, ambiente urbanizzato, funzioni sociali pubbliche – con l’ulteriore obiettivo di orientare le risorse e sviluppare in termini progettuali l’innesto degli interventi.

La mappatura rende leggibili bisogni e carenze, punti deboli e punti di forza del territorio e pone le basi per la loro trasformazione. (rrm)