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Aeroporto Tito Minniti di Reggio, il consigliere comunale Ripepi e l’onorevole Sofo uniti nella lotta

Continua la strenua lotta degli Amaranto, il gruppo reggino di pressione e costruzione, per la salvezza dell’Aeroporto del Ponte Sullo Stretto con il consigliere comunale Massimo Ripepi, trovando sempre più consenso, appoggio e partecipazione dalla cittadinanza.

Sabato 08 luglio, Ripepi e gli Amaranto sono tornati al Tito Minniti con un nuovo e partecipatissimo flash-mob continuando la pressione al potere decisionale finalizzata alla costruzione della proposta politica che faccia risorgere Reggio Calabria.

Questa volta in prima fila l’europarlamentare on. Vincenzo Sofo, che ha presentato un’interrogazione al commissario europeo ai trasporti Adina Valean per chiedere una posizione in merito al futuro dell’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria.

Presenti al fianco di Ripepi e degli Amaranto, ancora una volta il cittadino attivista calabrese giunto da Roma Alfredo Iorio, il consigliere comunale storico Emiliano Imbalzano e il consigliere comunale di Gioia Tauro Paolo Albanese.

Il presidente della Commissione Controllo e garanzia, Ripepi, anche questa volta si fa portavoce del gruppo di pressione e costruzione civica formata da reggini coraggiosi, liberi e forti che hanno deciso di lottare per la rinascita di Reggio Calabria a partire dalla salvezza del cuore pulsante della città: lo scalo ribattezzato del “Ponte sullo Stretto”.

«Ringrazio l’on. Vincenzo Sofo che è venuto qui stamattina, indossando la maglietta Amaranto, per spiegare ai cittadini i contenuti della sua importantissima interrogazione al Commissario europeo ai trasporti Adina Valean relativa al nostro scalo. Noi amaranto continueremo la nostra pressione al potere decisionale, non ci arrenderemo, esordisce Ripepi.

«Siamo contenti che, senza aver avuto nessuna interlocuzione diretta, l’on. Sofo abbia fatto sue le ragioni più importanti della nostra battaglia: la classificazione dell’Aeroporto dello Stretto come aeroporto di interesse strategico nazionale, e la società di gestione autonoma, separata dalla Sacal».

Il consigliere comunale continua sottolineando l’importanza di portare anche a Bruxelles le problematiche dello scalo reggino «Elevare e promuovere il dialogo a livello europeo è fondamentale per fortificare le ragioni esistenziali e di sviluppo del nostro scalo che è il perno dell’area mediterranea dello stretto, nella quale ci sono due città metropolitane collegate presto dalla più importante opera ingegneristica e trasportistica del paese: il Ponte sullo Stretto».

«Sapere che il presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria anziché battersi per la difesa dell’aeroporto del proprio territorio, agisce per l’interesse dell’aeroporto internazionale di Lamezia è gravissimo – continua indignato Massimo Ripepi- Sentir dire che qui mancano le competenze e gli imprenditori per gestire correttamente e autonomamente il nostro scalo, rappresenta un’altra dichiarazione di suicidio assistito del nostro territorio, perpetrata dalle sue istituzioni più importanti».

Al flash-mob è, poi, intervento l’on. Vincenzo Sofo che già da molto tempo porta avanti la battaglia per lo sviluppo infrastrutturale calabrese rivendicandone il ruolo nel contesto della rete transeuropea dei trasporti Ten-T. Nello specifico l’europarlamentare ha sollecitato la Commissione europea ad affrontare il problema dello scalo reggino e ha dichiarato «Sono qui per sostenere Massimo Ripepi e voi cittadini in questa battaglia, in cui credo. Sono stato ispirato dalla vostra battaglia e dalle vostre numerose manifestazioni. Credo che sia una battaglia oltre che giusta, necessaria. L’aeroporto di Reggio Calabria si pone oggi come elemento fondamentale per la messa a sistema delle infrastrutture strategiche per la realizzazione in quest’area situata al centro del Mediterraneo di una rete completa, integrata e multimodale tra trasporto terrestre, marittimo e aereo come previsto dal progetto Ten-T».

Sofo ha sottolineato «In questi anni lo scalo reggino è stato oggetto di un costante e progressivo depotenziamento, trattato dalle istituzioni nazionali e locali come uno scalo secondario di riferimento per la sola provincia di Reggio Calabria. Lo scalo reggino necessita di una gestione societaria autonoma che consenta di progettarne il rilancio e lo sviluppo nel quadro del piano infrastrutturale portato avanti da Bruxelles».

«L’aeroporto di Reggio Calabria è un presidio sociale per lo sviluppo del territorio. Vi ricordo che uno dei PNRR che è stato ripreso da quelle che sono le priorità politiche dell’Europa è la coesione sociale territoriale. Coesione territoriale che oggi avviene tramite i mezzi di trasporto e oggi, non possiamo non pensare che gli aeroporti siano il cuore pulsante di ogni sistema di trasporto continentale e nazionale in Europa», ha continuato l’onorevole.

Ha poi rincarato Sofo «Grazie alle vostre manifestazioni, ho scoperto che l’aeroporto di Reggio Calabria fa parte del progetto della rete europea dei trasporti. La Commissione Europea ha incluso l’aeroporto perché rappresenta uno snodo centrale per il sud Italia, collegando la Scandinavia alla Sicilia. Questo progetto mira a costruire una rete di trasporti intermodale, interoperabile e completa, che comprenda tutti i mezzi di trasporto. Attualmente, la Calabria dispone di un porto, un’autostrada e una ferrovia con caratteristiche simili all’alta velocità. Tuttavia, mancano gli aerei per avere una rete di trasporti completa. La Commissione Europea ci chiede di potenziare l’aeroporto di Reggio Calabria per completare questo progetto, poiché è fondamentale per attirare turismo e investimenti. Non possiamo permettere che il nostro aeroporto venga compromesso, perché questa battaglia è cruciale per lo sviluppo della regione».

Nel corso dell’evento sono intervenuti anche l’attivista calabrese giunto da Roma Alfredo Iorio, il consigliere comunale storico Emiliano Imbalzano e il consigliere comunale di Gioia Tauro Paolo Albanese.

Iorio ha dichiarato «Qui si tratta di far volare la speranza che qui sembra morire e noi porteremo la speranza di una Calabria risorta a Roma. Tutti i reggini a Roma, appoggiano Massimo Ripepi perché richiamano il sangue delle loro radici».

«Sono onorato di essere qui presente per questa lotta di identificazione – ha affermato Emiliano Imbalzano a sostegno di Ripepi e degli Amaranto – La sensibilità di Massimo Ripepi porta a captare quali sono realmente i bisogni della nostra città; è stato lui a riconoscere per primo l’aeroporto come strategico per tutto ciò che potrà svilupparsi a Reggio».

Ha mostrato il suo appoggio anche il consigliere comunale di Gioia Tauro Paolo Albanese «Credo in queste battaglie e per questo ringrazio Massimo Ripepi. Bisogna lottare per il nostro territorio».

Ripepi conclude il suo intervento ribadendo l’importanza della lotta identitaria degli Amaranto, nella speranza di una Reggio splendente, giusta e solidale, e invitando sempre più cittadini a partecipare al gruppo di pressione civica formata da reggini coraggiosi e liberi.

«Svestirsi delle logiche dei partiti per mettersi il vestito dell’interesse del territorio è, oggi, la chiave di volta più importante per costruire le basi per una politica più giusta e solidale, dove l’equità territoriale è il perno di ogni giustizia sociale. Come abbiamo detto, sin dal principio, combatteremo contro tutti coloro che per interessi personali, di poltrona o di partito, assumeranno posizioni contro la nostra città».

«Ringrazio i numerosi reggini che desiderano indossare la maglia amaranto per difendere la nostra città e che mi hanno contattato, chiedendomi di continuare e non arrendersi. Reggio ha bisogno di risorgere e l’aeroporto rappresenta il punto di partenza da cui iniziare la faticosa ricostruzione. Ci vuole un’identificazione al territorio forte per portare avanti le nostre battaglie. Non ci fermeremo, andremo a Roma, al Ministero e ovunque sarà necessario. Terremo la fiaccola accesa, non perderemo la speranza, lotteremo per vedere la nostra città risorta!».

Infine, Massimo Ripepi ha invitato l’on. Sofo ad approfondire sulla questione del Porto di Gioia Tauro e della Zes, essendo questa connessa strettamente allo sviluppo dell’intero territorio reggino e calabrese. (rrc)